Il peggioramento sembra ormai ben inquadrato. 
Avremo prima il fronte freddo iniziale; ha ragione chi sostiene che questa non è una tempesta equinoziale, ma una classica rottura del caldo, benchè posticipata. Nuvole e piogge sono date inizialmente dall'irruzione fredda dovuta alla flessione del getto polare. Probabilmente, i valori della velocità verticale prevista, piuttosto debole, non tengono conto del contrasto termico; tutto dipenderà dalla velocità dell'irruzione. Questa iniziale, prevista per stanotte, sarà la fase più democratica in termini precipitativi. 
La seconda fase è la ritornante prevista per la notte successiva, con caratteristiche di occlusione (evidenziate dalla contemporaneità dei parametri precipitativi sia alle medie che alle alte quote). 
Purtroppo, la barriera appenninica può sempre riservare pessime sorprese; almeno fin quando regge la direzione nord-occidentale del vento, penso che qualcosa vedremo anche qui, almeno fino alla Valle del Tevere. Begli accumuli per Marche ed Appennino, ottima cosa per le falde acquifere. 
 
