29 maggio ore 07.00 utc M 5.9
EPICENTRO MIRANDOLA - CAVEZZO
repliche maggiori:
29 maggio ore 10.55 utc M 5.4
29 maggio ore 11.00 utc M 5.2
29 maggio ore 11.07 utc M 4.1
L'evento di stamattina è stato avvertito in moltissime zone dell'Italia centro settentrionale, fino a Pescara, Foggia, Roma.
Il sisma si è originato a circa 9 km di profondità nel segmento occidentale del sistema tettonico già interessato dalla sequenza inziata il 20 maggio scorso e che fino ad oggi, nonostante l'alta sismicità, non aveva registrato eventi con magnitudo superiore a 5.
L'analisi sismogenetica odierna, mostra anche per questo evento un meccanismo di tipo compressivo, uguale ai precedenti. Il sovrascorrimento dello slab appenninico è dimpostrato da un "thrust" immerso a sud e con incidenza (slip) quasi verticale. La mappa della sequenza è sempre più conformata all'andamento arcuato est-ovest della ormai nota piega tettonica denominata "dorsale ferrarese". La distribuzione degli eventi maggiori e di tutta la sismicità successiva indicano la presumibile presenza di più sistemi, ovvero segmenti della faglia principale, attivatisi in tempi diversi dal 20 maggio, ma con modalità quasi identiche.
Come non lo era fino ai ieri 28 maggio, non lo si può dire oggi che la sequenza sismica sia finita. La fase parossistica è in piena evoluzione e nell prossime ore e giorni il verificarsi di eventi di forte intensità, anche =/> M 5, è altamente possibile e probabile. La grandezza dell'area interessata, la tipologia compressiva, il succedersi degli eventi ci danno ragionevole certezza che l'energia in gioco sia ancora molto elevata.
IESN
