A parte gli scherzi e lontano da ogni polemica verso chiunque trovo le ipotesi che spiegano il colore neoro di pluviometro ed anemometro verosimili ma poco probabili almeno nell'efficacia.
Per mio interesse ho visto un sacco di foto di stazioni antartiche e pensate davvero che se realizzare un anemometro di colore nero potesse anche solo minimamente garantire delle condizioni di non congelamento o almeno ritardarlo anche solo di poco, non ne avrebbero messo almeno uno di quel colore soprattutto considerando che per lunghi periodi non fa mai notte e da quelle parti "bufa" un po' più che altrove?
Il pluvio nero e le microcorrenti....puo darsi....perchè no?
ma allora qualunque altro schermo passivo (dove per passivo è ovvio che si intenda non ventilato attivamente) privo di tale accorgimento ovvero TUTTI gli altri, sarebbe da considerare meno performante ed affidabile con ristagni d'aria al suo interno..... volendo a tutti i costi trascurare il particolare che mentre è vero che l'aria calda sale verso l'alto per convezione il calore passa da un corpo più caldo ad uno più freddo per conduzione (c'entrano qualcosa i primi due principi della termodinamica?) ed essendo il pluvio nero attaccato allo schermo..... boh?
Evidentemente il tutto è ininfluente visto che come ripeto alla davis sono gente seria, ma porsi tali interrogativi così come avere dei dubbi che un po' di vernice "scoppolata" sul primo piatto del mio schermo possa inficiare la misurazione della temperatura, porsi degli interrogativi anche sottoforma di battuta, non equivale a diffondere stupidaggini...forse a non avere le idee molto chiare si!
E se il nero fosse invece una sola scelta di mercato? Una sorta di marchio di fabbrica per riconoscere uno strumento Davis fra tanti (come i grandi tele Canon professionali che sono bianchi)???
Love and Peace!