Iniziamo con l'impennata termica che, tra venerdì e domenica, interesserà l'Italia, specialmente le zone maggiormente sottoposte ai venti di caduta da SW: torinese, cuneese, alessandrino, piacentino, pedemontana emiliano-romagnola. In queste zone la compressione dell'aria, ed il seguente riscaldamento, porterà le temperature massime a sfiorare i 23/25°, una replica di quanto accadde nell'assurdo 19 gennaio 2007, quando a Cuneo si sfiorarono i 30°!!

Geopotenziali impressionanti, da HP pienamente estivo


In Umbria non mi aspetto valori eclatanti, anche se in presenza di sole si potrà salire ben oltre i 15°


Altrettanto scalpore SEMBRA destare, a stasera, il successivo tracollo termico, indotto da un cedimento della struttura altopressoria sul proprio fianco orientale. Cedimento in cui si tufferebbe un rapido impulso perturbato nord-atlantico, che andrebbe poi a richiamare aria fredda da nord-est. Stasera GFS18 vede addirittura la -6° andare ad interessare il versante adriatico e l'Appennino umbro-marchigiano ed abruzzese.

Avremmo ovviamente precipitazioni a carattere frontale, da nord, associate a violente raffiche di vento, temporali, grandine e neve tonda. Le precipitazioni nevose, con questa dinamica, conquisterebbero quote di bassa collina, localmente pianura. Favorite ovviamente le zone appenniniche ed orientali umbre, oltre che tutto il versante adriatico.
Una dinamica tipica della fine di Marzo, quando più frequenti sono i contrasti tra i primi tepori primaverili e gli ultimi freddi invernali

Si tratta comunque di una situazione "sul filo del rasoio", essendo tutta la struttura molto suscettibile di spostamenti verso i Balcani, come già accaduto a S.Stefano 2014.
Situazione comunque interessante da seguire
