Che detta così fa pensare alle famose promesse elettorali alla qualunquemente...
Ma in realtà, almeno questa volta, mi ha convinto.
Vediamo di che si tratta:
questi ricercatori avrebbero fatto la scoperta dell'acqua calda ma, in tempi in cui la confusione in materia di clima e di "cambiamento climatico" impera, anche queste scoperte fanno un po' di chiarezza.
Quante volte siamo stati a commentare come la corrente di pensiero imperante (perché di tale cosa si tratta) riconduca ormai qualsiasi fenomeno "estremo", ma anche non estremo, all'effetto serra o global warming che dir si voglia?
Che faccia caldo o freddo, che piova poco o che ci siano piogge monsoniche, senza neve o nel bel mezzo di una miniglaciazione, la risposta è sempre stata la stessa: è perché fa più caldo.
E in particolare il discorso si è spesso concentrato su una maggiore occorrenza dei fenomeni intensi, come ad esempio tempeste, cicloni extratropicali e quant'altro.
La realtà, e in pochi siamo stati a sottolinearlo, è che la fisica ci ha sempre spiegato che i fenomeni più intensi sono provocati da differenze maggiori tra le masse d'aria in contatto, quindi se è vero che l'aumento delle temperature è maggiore alle alte latitudini, questo dovrebbe significare un minore divario termico tra le stesse... che si dovrebbe tradurre in fenomeni più deboli e meno intensi, ivi comprese le correnti dominanti (westerlies) che nel nostri emisfero testimoniano la zona di convergenza tra le masse di aria fredde di origine settentrionale e le masse di aria calda di origine sub tropicale.
Ebbene, sembra che effettivamente sia così (e i dati lo dimostrano, con un calo di eventi estremi negli ultimi decenni, al di là dei sensazionalismi che spesso non fanno altro che confondere e allontanare dalla vera causa delle tragiche conseguenze di piogge intense, che risiedono sempre nell'incuria e nell'irresponsabilità di costruttori e politici... ma questo è un altro discorso).
Quindi anche in un futuro prossimo e lontano, c'è da aspettarsi un indebolimento del vortice polare, una ridotta capacità della circolazione prevalente occidentale e la generazione e crescita di masse d'aria particolarmente fredde in inverno e calde in estate. Tradotto in parole semplici per noi: più anticiclone africano in estate e più anticiclone russo e/o irruzioni settentrionali in inverno.
Per l'estate oserei anche pensare ad un maggiore rischio di estati compromesse causate da "un'anomala" meridianizzazione degli scambi (dovuta sempre al rallentamento delle correnti occidentali), vedi 2014, alternate ad estati afose.
Insomma, a tutta AO- e NAO-.
Chi vivrà vedrà. ;)
Vedi anche:
http://www.climatemonitor.it/?p=39857
http://www.nature.com/articles/srep17491
http://www.sciencedaily.com/releases/2015/12/151211130107.htm
:bye:
Nuovo studio: più caldo in estate e più freddo in inverno...
Titolo: Nuovo studio: più caldo in estate e più freddo in inverno...
Ultima modifica di marvel il Mar 15 Dic, 2015 16:18, modificato 2 volte in totale
Ultima modifica di marvel il Mar 15 Dic, 2015 16:18, modificato 2 volte in totale
Titolo: Re: Nuovo Studio: Più Caldo In Estate E Più Freddo In Inverno...
Ultima modifica di Archimede il Mar 15 Dic, 2015 17:22, modificato 1 volta in totale
Avevo letto un articolo un pò di tempo fa che parlava di questi studi ma non riuscivano a capire neanche loro se il tutto era dovuto a cambiamenti climatici di CO2 o semplice variazione climatica.
Ma il problema rimane, perchè le onde atmosferiche continuano a bloccarsi e fanno la differenza.
Tutte le anomalie che si verificano sono frutto della situazione creatasi nella trasformazione di energia in
atmosfera causando le anomalie climatiche.
Si parla di un grande aumento di caldo ma dobbiamo pensare anche alle improvvise ondate di freddo e gelo che possono accadere.
Quindi si c'è un riscaldamento, c'è un global warming ma ci saranno a mio avviso anche inverni con episodi ancora più gelidi e cruenti.
Ma il problema rimane, perchè le onde atmosferiche continuano a bloccarsi e fanno la differenza.
Tutte le anomalie che si verificano sono frutto della situazione creatasi nella trasformazione di energia in
atmosfera causando le anomalie climatiche.
Si parla di un grande aumento di caldo ma dobbiamo pensare anche alle improvvise ondate di freddo e gelo che possono accadere.
Quindi si c'è un riscaldamento, c'è un global warming ma ci saranno a mio avviso anche inverni con episodi ancora più gelidi e cruenti.
Ultima modifica di Archimede il Mar 15 Dic, 2015 17:22, modificato 1 volta in totale
Titolo: Re: Nuovo studio: più caldo in estate e più freddo in inverno...
Intanto ci becchiamo westerlies sparate e HP africano e dicembre :D per quello russo prego ripassare nel 2068 :ohno:
Titolo: Re: Nuovo Studio: Più Caldo In Estate E Più Freddo In Inverno...
Detta male però parlavo dell'effetto serra.
Titolo: Re: Nuovo Studio: Più Caldo In Estate E Più Freddo In Inverno...
Che le "onde atmosferiche" si blocchino è normale e meno male che lo fanno. E dato che lo fanno da sempre non ci è ancora dato di sapere se le "anomalie" siano indotte da interferenze di origine CO2-centrica o no.
Queste certezze non ci sono, ci sono solo ipotesi e teorie, fatto sta che il riscaldamento avvenuto durante lo scorso secolo (dalla fine della PEG) ha prodotto una diminuzione della divergenza termica tra polo ed equatore (diciamo tra zone artiche e fascia tropicale-equatoriale, che è più corretto).
Se tale gap termico continuerà a ridursi, ma forse anche soltanto se si manterrà tale, secondo questa ricerca dovremmo aspettarci una minore irruenza delle correnti occidentali che, tradotto in soldoni, si manifesterebbe con un rallentamento del getto polare e una sua maggiore frammentazione-meridianizzazione. In pratica più risalite calde (HP di blocco, anche subtropicali) e maggiori discese fredde, anche da anticicloni continentali o settentrionali (termici e dinamici).
Poi è chiaro che si parla di tendenza sui grandi numeri, non certo sugli eventi singoli o di poche stagioni.
Archimede ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Che le "onde atmosferiche" si blocchino è normale e meno male che lo fanno. E dato che lo fanno da sempre non ci è ancora dato di sapere se le "anomalie" siano indotte da interferenze di origine CO2-centrica o no.
Queste certezze non ci sono, ci sono solo ipotesi e teorie, fatto sta che il riscaldamento avvenuto durante lo scorso secolo (dalla fine della PEG) ha prodotto una diminuzione della divergenza termica tra polo ed equatore (diciamo tra zone artiche e fascia tropicale-equatoriale, che è più corretto).
Se tale gap termico continuerà a ridursi, ma forse anche soltanto se si manterrà tale, secondo questa ricerca dovremmo aspettarci una minore irruenza delle correnti occidentali che, tradotto in soldoni, si manifesterebbe con un rallentamento del getto polare e una sua maggiore frammentazione-meridianizzazione. In pratica più risalite calde (HP di blocco, anche subtropicali) e maggiori discese fredde, anche da anticicloni continentali o settentrionali (termici e dinamici).
Poi è chiaro che si parla di tendenza sui grandi numeri, non certo sugli eventi singoli o di poche stagioni.
Titolo: Re: Nuovo Studio: Più Caldo In Estate E Più Freddo In Inverno...
E' giustissimo quello che dici, infatti io appoggio a pieno la ricerca che hai postato.
Ho fatto soltanto presente che anche anni indietro facevano già teorie su questi episodi.
Ho fatto soltanto presente che anche anni indietro facevano già teorie su questi episodi.
Pagina 1 di 1
Non puoi inserire nuovi ArgomentiNon puoi rispondere ai Messaggi
Non puoi modificare i tuoi Messaggi
Non puoi cancellare i tuoi Messaggi
Non puoi votare nei Sondaggi
Non puoi allegare files
Puoi scaricare gli allegati
Non puoi inserire eventi calendario
Questa visualizzazione "Lo-Fi" è semplificata. Per avere la versione completa di formattazioni ed immagini clicca su questo link.
Powered by Icy Phoenix based on phpBB
Design by DiDiDaDo
Tempo Generazione: 0.1328s (PHP: -47% SQL: 147%)
SQL queries: 12 - Debug On - GZIP Abilitato