Acquisita (anche da GFS) la prima irruzione di aria fredda diretta essenzialmente sui Balcani, da noi solo un po' di neve lungo l'Appennino ed un drastico calo termico, ora gli occi di tutti i meteorologi e meteofili sono puntati su quanto potrà accadere in europa ed in Italia fra una settimana.
L'innesco di una possibile fase molto fredda e nevosa per le regioni adriatiche e l'Appennino sarà un impulso perturbato che dal mar di Norvegia si tufferà verso sud appoggiandosi alla sponda concessa dall'HP atlantico, praticamente in 24 ore raggiungerà l'area mediterranea.
A questo punto tutto sarà deciso dal posizionamento dell'HP atlantica e dal suo asse in naturale rotazione oraria. Se l'asse, come prospettato da Reading, sarà sufficientemente disposto lungo i meridiani l'impulso perturbato entrerà sul Mediterraneo attraverso il Rodano con libera ed ulteriore rotazione oraria dell'HP e conseguente corposo richiamo d'aria fredda dall'est Europa sull'Italia. In caso contrario, con l'asse dell'HP più vicino ai paralleli piuttosto ch ai meridiani (ipotesi GFS) l'impulso perturbato avrebbe come obiettivo l'Adriatico ed i Balcani e ciò complicherebbe un po' le cose per una eventuae retrogressione.


Secondo il mio modesto parere potrebbe essere determinante un rinforzo del VP con conseguente accelerazione delle corenti artiche ed una spinta a maggiore rotazione oraria dell'HP atlantico, anche se poi ci sarebbe il rischio di compromettere il seguito. Comunque l'ipotesi Reading sembra attualmente la più lineare.
Se poi volessimo spingerci oltre, presa per buona l'ipotesi reading, dopo metà mese si aprirebbe la stada ai contributi atlantici, secondo me più meridionali dello scorso anno ed anche più "favorevoli" al centro Italia.

Infine un pensierino per Natale, ad intuito sembra ci siano le possibilità per un altra ghiotta occasione.
