Quest'anno troposfera e stratosfera non hanno ancora comunicato molto e non abbiamo avuto grandi avvenimenti stratosferici tali da riuscire a condizionare l'inverno boreale. Ed anche il tanto temuto "stratcooling", tra l'altro appena sotto soglia, non avendo beneficiato di un coupling tropo-stratosferico (la troposfera è rimasta a guardare, soprattutto perché alle prese con HP termici continentali di tutto rispetto), non è riuscito a dettare legge sull'inverno.
Inverno che, almeno fin qui, è stato alimentato da un anticiclone termico euro-asiatico (o russo-siberiano) di entità notevole, come da ormai diverso tempo non si faceva più vedere.
Nel periodo tra il Natale e l'Epifania in Russia sono stati raggiunti valori record, e nella stessa capitale erano 120 anni che non si registravano temperature prossime ai -30 così a lungo in quel periodo dell'inverno.
Ora finalmente, proprio nella fase invernale che normalmente (secondo la climatologia) vede il passaggio del timone dell'inverno dalle mani degli HP termici continentali e le loro retroazioni fredde orientali, a quelle degli HP di blocco dinamici, con conseguenti scambi meridiani (ma non solo) , sembrerebbero voler arrivare i rinforzi della cavalleria stratosferica, grazie al poderoso MMW (in gran parte già avvenuto) che andrebbe a mettere in serie difficoltà il VP.


Fino a pochi gg fa tale azione sembrava essere orientata prevalentemente ad un effetto di tipo displacement, quindi una danza poco proficua tra HP stratosferico e VPS, l'uno schiacciato da un lato dall'altro, ma le ultime carte indicherebbero buone possibilità che l'effetto dello Stratwarming, tutt'ora in atto, possa esplicitarsi in un'azione più profonda ed incisiva, andando ad innescare una bilobazione con un possibile split (eventualità che dipenderà dalla potenza del riscaldamento stesso e quindi dall'entità dell'HP polare, che costruirebbe un ponte di alta pressione tra le due onde dinamiche, quella aleutinica e quella atlantica).
Ci sono un paio di carte che ancora non mi convincono completamente, soprattutto a causa di un GFS che vede il nucleo siberiano affondare verso la siberia centrale, con un moto tutt'altro che antizonale, mentre ECMWF vedrebbe l'innesco della rotazione oraria della circolazione emisferica, con conseguente moto di avvicinamento del lobo polare dalla Russia verso l'Europa. Il dubbio è (pur essendo assolutamente troppo presto per abbozzare una seria riflessione) che il modello americano stia esprimendo, in termini prognostici, il basso accoppiamento tra alta stratosfera e media stratosfera, che vede la prima orientata verso un displacement, mentre la seconda, la medio-bassa stratosfera, sarebbe interessata dalla scissione del Vortice Polare (lo split). Oppure, semplicemente, il modello americano potrebbe avere ancora delle difficoltà a fiutare un evento anomalo come quello di una circolazione antizonale, mentre l'europeo potrebbe essere più performante in questo.

Le carte migliori sono sicuramente quelle che vanno dai 30HPa in giù (50, 70, 100), in cui si esplicita la divisione del VP in 2 lobi, di cui uno sulla vicina Russia, in possibile retrogressione verso l'Europa.
Ma di questa possibilità bisognerà eventualmente riparlarne più avanti, con dati più concreti su cui "speculare"...


Staremo a vedere!
Per ora vi saluto.

A presto.
Marvel