#16 Fili Mar 13 Mag, 2008 15:34
Purtroppo, sebbene questo tipo di eventi non possono essere paragonati facilmente viste le diverse conformazioni del territorio in cui accadono, nemmeno qui credo si sarebbe potuta evitare la tragedia. Un terremoto del genere lascia in piedi davvero poco, per non dire nulla.
Tra l'altro, secondo i sismologi dell'Ingv, sembrerebbe che la valutazione dell'intensità di questo sisma sia più alta rispetto alle fonti ufficiali cinesi. In base alla loro rete strumentale infatti, la scossa avrebbe avuto una magnitudo tra 8 e 8,1, invece di 7,8. E in questio casi anche 2 decimi fanno la differenza...
Se non erro, e qui lascio spazio agli amici geologi di correggermi, la scala Richter è di tipo logartimico ed esattamente come
quella dei Decibel e tra un un valore intero e l'altro corre un fattore 10x.
Cioè un terremoto di grado 2 è dieci volte più intenso di uno di grado 1 e così via....
a me pare di aver sentito dire da numerosi esperti che il sisma in Irpinia 1980 (6.8 Richter) fosse migliaia di volte più potente che quello Umbro-marchigiano del 1997 (5.9 la scossa più forte). Ovverosia non soltanto 10 volte più forte. pero boh...non sono un esperto :mah:
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#17 andrea75 Mar 13 Mag, 2008 16:10
Se non erro, e qui lascio spazio agli amici geologi di correggermi, la scala Richter è di tipo logartimico ed esattamente come
quella dei Decibel e tra un un valore intero e l'altro corre un fattore 10x.
Cioè un terremoto di grado 2 è dieci volte più intenso di uno di grado 1 e così via....
Sì, la scala Richter presenta un incremento di tipo esponenziale per cui ogni unità di magnitudo corrisponde a un valore di energia liberata di 30 volte superiore. Poi gli esperti mi correggano pure se l'ho detta grossa. ;)
Ho anche trovato questa tabella che riassume meglio il tutto in termini numerici:
Magnitudo Energia Intensità
(Joule)
< 3.5 < 1.6 x 10E7 I
3.5 1.6 x 10E7 II
4.2 7.5 x 10E8 III
4.5 4.0 x 10E9 IV
4.8 2.1 x 10E10 V
5.4 5.7 x 10E11 VI
6.1 2.8 x 10E13 VII
6.5 2.5 x 10E14 VIII
6.9 2.3 x 10E15 IX
7.3 2.1 x 10E16 X
8.1 1.7 x 10E18 XI
> 8.1 > 1.7 x 10E18 XII
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#18 DragonIce Mar 13 Mag, 2008 16:18
Immagini impressionanti:
Le prossime immagini, molto forti, sono nascoste per evitare di urtare la sensibilità dei lettori. Aprite il messaggio solo se siete abbastanza forti di spirito.
Sembrano quasi quelle dei film..a volte la realtà supera l'immaginazione..
secondo me si supereranno le 25.000 vittime.. è una tragedia.. :(
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#19 icchese Mar 13 Mag, 2008 16:43
Fenomeni di questa violenza non sono possibili in Umbria-Marche poichè le energie e i meccanismi in gioco sono totalmente diverse e i nostri monumenti più antichi che sono li da più di 1000 anni lo confermano.
Il terremoto cinese in quell'area è un fenomeno noto che già in passato ha provocato numerosi lutti.
L'enorme spinta generata dall'India che circa 75 milioni di anni fa ha iniziato a scontrasi con la placca cinese sollevando l'Himalaya non è ancora esaurita e non si esaurirà a breve. L'energie in gioco sono enormi.
E' sbagliato pensare che non esistano costruzioni in grado di resistere a terremoti di magnitudo 7.8. Le tecnologie ci sono, ma sono costose e non alla portata di tutti. In aree come quella devastata dal terremoto di ieri non ha alcun senso costruire edifici di 8 - 10 piani, tanto più che l'area è situata in una piana alluvionale ai piedi delle montagne che amplifica l'onda sismica. Un primo accorgimento sarebbe quello di costruire edifici bassi e capire bene su quale tipo di terreno si costruiscono (microzonazione sismica). Tutto ciò ha bisogno di tempo e pianificazione. Il giappone ci convive tranquillamente, ma ha impiegato decenni e tante risorse per arrivare al punto in cui è oggi.
La scala mercalli- cancani- sioberg (mcs) misura gli effetti dei terremoti sui manufatti e sul territorio ed è nata per dare un grado ai terremoti storici di cui si conoscevano soprattutto le descrizioni dei danni, non è legata dunque all'energia.
Due terremoti di uguale intensità uno in un area deserta e l'altro in un area popolata per la Mercalli hanno un grado diverso.
La scala Richter si basa sull'enegia emessa, si calcola direttamente dal sismogramma ed è in scala logaritmica. :bye:
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#20 andrea75 Mar 13 Mag, 2008 17:24
Infatti Stefano, parlando di inconfrontabilità degli eventi, proprio per la diversa conformazione dei territori, ho detto che poco qui si sarebbe salvato se avessimo avuto un sisma di tale entità. Ovvio che con questo non volevo dire che non ci sono edifici capaci di resistere. ;)
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#21 Ominobianc81 Mar 13 Mag, 2008 17:35
E' sbagliato pensare che non esistano costruzioni in grado di resistere a terremoti di magnitudo 7.8. Le tecnologie ci sono, ma sono costose e non alla portata di tutti. In aree come quella devastata dal terremoto di ieri non ha alcun senso costruire edifici di 8 - 10 piani, tanto più che l'area è situata in una piana alluvionale ai piedi delle montagne che amplifica l'onda sismica. Un primo accorgimento sarebbe quello di costruire edifici bassi e capire bene su quale tipo di terreno si costruiscono (microzonazione sismica). Tutto ciò ha bisogno di tempo e pianificazione. Il giappone ci convive tranquillamente, ma ha impiegato decenni e tante risorse per arrivare al punto in cui è oggi.
Temo che un sisma di 7.8 richter sia una bomba che farebbe molte vittime (magari non 20.000 come in cina) anche in paesi che hanno una lunga tradizione in campo delle costruzioni in zona sismica(Giappone, Nuova Zelanda, California, etc..).
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#22 Poranese457 Mar 13 Mag, 2008 18:02
Fenomeni di questa violenza non sono possibili in Umbria-Marche poichè le energie e i meccanismi in gioco sono totalmente diverse e i nostri monumenti più antichi che sono li da più di 1000 anni lo confermano.
Il terremoto cinese in quell'area è un fenomeno noto che già in passato ha provocato numerosi lutti.
L'enorme spinta generata dall'India che circa 75 milioni di anni fa ha iniziato a scontrasi con la placca cinese sollevando l'Himalaya non è ancora esaurita e non si esaurirà a breve. L'energie in gioco sono enormi.
E' sbagliato pensare che non esistano costruzioni in grado di resistere a terremoti di magnitudo 7.8. Le tecnologie ci sono, ma sono costose e non alla portata di tutti. In aree come quella devastata dal terremoto di ieri non ha alcun senso costruire edifici di 8 - 10 piani, tanto più che l'area è situata in una piana alluvionale ai piedi delle montagne che amplifica l'onda sismica. Un primo accorgimento sarebbe quello di costruire edifici bassi e capire bene su quale tipo di terreno si costruiscono (microzonazione sismica). Tutto ciò ha bisogno di tempo e pianificazione. Il giappone ci convive tranquillamente, ma ha impiegato decenni e tante risorse per arrivare al punto in cui è oggi.
La scala mercalli- cancani- sioberg (mcs) misura gli effetti dei terremoti sui manufatti e sul territorio ed è nata per dare un grado ai terremoti storici di cui si conoscevano soprattutto le descrizioni dei danni, non è legata dunque all'energia.
Due terremoti di uguale intensità uno in un area deserta e l'altro in un area popolata per la Mercalli hanno un grado diverso.
La scala Richter si basa sull'enegia emessa, si calcola direttamente dal sismogramma ed è in scala logaritmica. :bye:
Ci avevo preso, scala logaritmica!
Cmq grazie delle precisazioni Stefano, si vede che sai fare il tuo lavoro :ok:
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#23 icchese Mar 13 Mag, 2008 18:35
Comunque in Giappone sono molto avanti con la ricerca e la pianificazione.
In Giappone, la maggior parte dei terremoti, anche quelli di intensità medio-forte, non provocano danni o, al limite, danni molto limitati.
Il paese è all'avanguardia per le misure anti-sismiche che le permettono di superare indenne la maggior parte dei terremoti; le nuove costruzioni devono superare rigidissimi controlli di resistenza alle onde sismiche ed inoltre spesso la popolazione è chiamata a partecipare ad esercitazioni mirate ad insegnare alla gente il giusto comportamento da seguire in caso di terremoto di notevole intensità.
In più hanno la memoria lunga ed imparano dai loro errori. Per fare un esempio:
1923 Yokohama magnitudo 7.0 200.000 morti
1995 Kobe magnitudo 7.3 6.500 morti
2003 Hokkaido magnitudo 8.0 (epicentro in mare a 90 km dalla costa) 246 feriti
2004 Niigata magnitudo 6.8 35 morti
2005 Miyagi magnitudo 7.2 56 feriti
2006 Niigata magnitudo 6.8 9 morti. :bye:
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#24 Ominobianc81 Mar 13 Mag, 2008 19:41
Comunque in Giappone sono molto avanti con la ricerca e la pianificazione.
In Giappone, la maggior parte dei terremoti, anche quelli di intensità medio-forte, non provocano danni o, al limite, danni molto limitati.
Il paese è all'avanguardia per le misure anti-sismiche che le permettono di superare indenne la maggior parte dei terremoti; le nuove costruzioni devono superare rigidissimi controlli di resistenza alle onde sismiche ed inoltre spesso la popolazione è chiamata a partecipare ad esercitazioni mirate ad insegnare alla gente il giusto comportamento da seguire in caso di terremoto di notevole intensità.
In più hanno la memoria lunga ed imparano dai loro errori. Per fare un esempio:
1923 Yokohama magnitudo 7.0 200.000 morti
1995 Kobe magnitudo 7.3 6.500 morti
2003 Hokkaido magnitudo 8.0 (epicentro in mare a 90 km dalla costa) 246 feriti
2004 Niigata magnitudo 6.8 35 morti
2005 Miyagi magnitudo 7.2 56 feriti
2006 Niigata magnitudo 6.8 9 morti. :bye:
E' verissimo: sono molto avanti sia come ricerca che come applicazione pratica.
Noi Italiani invece siamo messi benino come ricerca (ad es:l' Univ. Perugia e l'Univ. della Basilicata sono piuttoste note per la loro ricerca sui sistemi di isolamento sismico), mentre come applicazione sul campo siamo piuttosto disastrosi, basti solo pensare che la prima vera normativa antisismica è stata resa obbligatoria solo lo scorso 5 marzo... :bye:
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#25 icchese Mer 14 Mag, 2008 12:15
E' impressionante vedere come l'allineamento degli epicentri dei 37 terremoti fin'ora registrati dopo l'evento principale, delinei in maniera netta la faglia che si è attivata. (vedi mappa) Si tratta di una frattura ben conosciuta che si è attivata per una lunghezza di circa 300 km. E' una faglia inversa (compressiva) che si estenda da nord-est verso sud-ovest e borda verso nord-ovest il bacino di Chengdu. :bye:
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#26 DragonIce Ven 16 Mag, 2008 10:20
fonte TGCOM
Citazione:
Inchiesta sul crollo delle scuole
Il ministero cinese dell'Edilizia ha ordinato alle autorità locali di aprire indagini sul crollo di così tante scuole: delle circa 216 mila strutture crollate nel Sichuan, ben 6.898 erano scuole. Più di 2mila studenti sono rimasti sepolti sotto le macerie di quattro scuole rase al suolo.
e nn dico altro.. :(
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