Grazie andrè! Non voglio commentare perchè l'hanno fatto molto bene sia alessandro( zerogradi) che massimiliano(marvel). Sinceramente non conoscevo tale forum e chi ne fosse il principale esponente!!
Devo ad onor del vero dire che anche lì qualcuno ha cercato di calmare Baronero sulla democrazia del pensiero!!
Definire caldofili zerogradi e marvel e anche in un certo senso tutta lineameteo mi sembra esagerato!!

Bhè, credo che sia chiaro a
tutti che remiamo
tutti nella stessa direzione e che a
tutti noi piacciano
tutti i fenomeni atmosferici, ivi compresi quelli invernali di rara bellezza e fascino.
La neve sotto casa, il freddo, una bufera che imbianchi tutto il paesaggio, e perfino una bella coltre spessa che possa resistere anche per più giorni, è il sogno di tutti gli appassionati di meteorologia (credo persino di chi predilige caldo e bel tempo... che poi non credo esista una tipologia di appassionato meteofilo veramente caldofilo).
Ma a me, ad esempio, piacciono tutte le stagioni e anche il caldo estivo in un certo senso mi intriga.
Essere oggettivi e distaccati nel fare previsioni è una prerogativa essenziale per un buon previsore, questo naturalmente non ha niente a che fare con le preferenze climatiche.
Poi anche se ci fosse qualcuno che preferisce il caldo al freddo, bhè personalmente non mi infastidierebbe, ciò che mi infastidisce è solo l'esagerata faziosità quando si parla di una scienza come la meteorologia.
La natura fa il suo corso e noi non possiamo che osservarla e cercare di prevederne le mosse, qualsiasi preferenza e nostro desiderio, ahimè, passerà comunque inosservato.
I modelli, sulla cui affidabilità si è lungamente discusso nei giorni scorsi, sono solo dei mega-algoritmi che cercano di capire quali saranno le mosse delle masse d'aria, ma quello che disegnano oltre i 3-5 giorni è ancora più fallace di quanto possa intuire un bravo ed esperto previsore.
Come diceva giustamente Marco (Ternano), in situazioni perturbate e complesse (e le irruzioni fredde rientrano in questa categoria) la previsione è particolarmente difficile per tutti, modelli e meteorologi.
I modelli ci consentono di prendere visione di possibilità sul medio-lungo periodo che altrimenti non avremmo potuto scorgere, ma restano pur sempre delle possibilità con elevata percentuale di errore.
Per questo motivo il previsore deve analizzarle con il massimo distacco e senso critico, senza cadere in facili tentazioni di cedere e credere completamente a quanto prospettato dalle mappe, è proprio l'oggettività unitamente all'esperienza a fare la differenza.