Messaggi: 6448 Località: Valmarino - Corciano (260 m.s.l.m) - Fratta Todina (215 m.s.l.m.) - PG
Mer 14 Ott, 2020 08:37
Chiarissimo, Mat. In linea di massima andiamo sul quasi certo (=quasi nulla) se vediamo correnti tese e sparate W-E. In casi "obliqui" se ne può parlare.
Ma, come Fili sopra, anche in caso di W-E teso l'ombra/favonizzazione ha un campo di dominio così esteso? Quelle correnti, una volta superata la zona d'ombra (più estesa) non trovano modo di riumidificarsi e ri-flussare come un getto compatto (al netto dell'attrito, chiaramente)?
E se abbiamo una massa d'aria ben più spessa dell'ostacolo?
L'inizio della curiosità dell'effetto di questa isola mi venne in una data ed ora ben precisa...17 dicembre 2010 ore 13:05 mentre uscivo per andare a pranzo dopo lezione :mrgreen: basta vedere l'archivio delle osservazioni meteo per capire fino al pomeriggio cosa successe da noi.
Più che i venti proprio al suolo (con fronte freddo di solito c'è richiamo da S-SW più o meno intenso), credo che la differenza vera e decisiva la facciano i venti ad 850 hPA ed il moto delle correnti fino a 500 hPa che guida fronti e masse d'aria...la zona che si becca ad E la parte del fronte che ha impattato sulla Corsica in modo più o meno ortogonale, seguendo il moto alle alte quote e con venti sostenuti, per me è normale che vada in ombra pluviometrica.
Ecco le carte di quelle giornata, dove da noi restò in pratica asciutto o con "microcazzettini" fino alla sera quando cambiò la disposizione barica e dei venti. Sempre non romperà i maroni per le precipitazioni e su questo siamo d'accordo, ma quel giorno rovinò i sogni nevosi di quasi tutti i centrali umbri tirrenici.
Ore 6
Ore 12
