Un illustre testimone del 1956...


Titolo: Un illustre testimone del 1956...
Ebbene si, al di là di quello che finora abbiamo potuto vivere direttamente in Umbria, questo evento meteorologico ha assunto proporzioni tali da guadagnarsi un confronto con annate storiche.
Molto ancora dovrà succedere per permettergli un'eventuale scalata alle prime posizioni, ma già i meteorologi più esperti non hanno dubbi sul poterlo affiancare ad eventi di alto calibro.

Iniziamo da un bellissimo racconto del Col. Mario Giuliacci sul mitico 1956.
Buona lettura.


06 febbraio 2012 09:00
L'eccezionale febbraio del 1956
I ricordi di un altro inverno storico

su www.meteogiuliacci.it

Oramai è chiaro: in Italia quella che stiamo vivendo è davvero una delle ondate di gelo e neve più intense degli ultimi 100 anni. Come in questi giorni ripetuto da più parti l’attuale periodo gelido e nevoso è difatti paragonabile a quelli storici degli inverni del 1929, del 1956 e del 1985. In un altro articolo vi ho già descritto le rigide condizioni atmosferiche che hanno reso il gennaio del 1985 memorabile, ma c’è un’altra eccezionale ondata di aspro tempo invernale che ho vissuto in prima persona e che ricordo nitidamente: il febbraio del 1956.
In quel periodo mi trovavo a Città della Pieve, in un collegio presso il quale frequentavo il liceo classico, e ricordo quell'inverno come tremendamente gelido: ai tempi il riscaldamento era un lusso per pochi e ricordo che nei freddissimi bagni del collegio la mattina l’acqua che fuoriusciva dal lavabo gelava a terra nell'arco di pochi minuti. Del resto quello del febbraio 1956 è considerato un episodio di maltempo davvero straordinario, tanto che all'epoca nel nostro Paese il lungo periodo nevoso venne addirittura definito come “la nevicata del secolo”.
L’inverno si scatenò a partire dalla fine di gennaio, quando correnti gelide di origine artica cominciarono a scivolare verso sud, investendo dapprima la Penisola Scandinava per poi sparpagliarsi velocemente attraverso il cuore dell’Europa. In Italia le prime nevicate arrivarono agli inizi di febbraio, e in breve gran parte delle regioni settentrionali vennero imbiancate da uno spesso manto nevoso, con la neve che, fra le tante città, raggiunse anche Roma. Ma la fase più aspra di quella lunga ondata di gelo iniziò intorno al 7 febbraio, quando un nucleo di aria incredibilmente gelida si propagò attraverso tutta la Penisola, scatenando violente tormente soprattutto sulle regioni centrali e meridionali, mentre al Nord, in gran parte risparmiato dalle nevicate, la colonnina di mercurio dei termometri precipitò fino a segnare valori da freddo record.
Le correnti polari continuarono rimescolarsi sulla nostra Penisola anche nei giorni successivi, stringendo d’assedio l’intero Paese fino al 20 febbraio: come confermato dall’immagine, ricostruita grazie ai dati rielaborati dal Earth System Laboratory della NOAA, nelle due settimane centrali di febbraio le correnti gelide (tonalità del viola) scavarono proprio sul cuore dell’Europa un profondo solco nel quale continuò a in vorticarsi per giorni.

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Le punte di gelo raggiunsero i picchi più intensi a Torino, dove nella settimana tra il 12 e il 18 febbraio le temperature notturne scesero sempre di almeno 20 gradi sotto lo zero con punte anche di 22 gradi sotto zero.
Ma quell’aspro e rigidissimo inverno lasciò comunque un segno profondo in tutta la Penisola: a Roma la neve fece la sua comparsa per ben otto volte e circa 400 persone si infortunarono per le cadute sui marciapiedi ghiacciati; a Trieste la Bora superò in più occasioni i 150 chilometri orari, lasciando attonita anche questa città da sempre abituata a venti violenti; in più di 180 comuni italiani, rimasti isolati per oltre 10 giorni, viveri e medicinali vennero paracadutati dall'alto; attraverso l’intero Paese le temperature rigidissime fecero gelare gran parte dei corsi d’acqua e dei bacini lacustri, compresi l'Arno, il Lago Trasimeno, la foce del Po e il tratto finale dell'Adige; anche Palermo, imbiancata in più occasioni dalla neve, fu costretta a sopportare temperature che scesero fino a 0 gradi.

:inchino: :inchino: :inchino:

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Titolo: Re: Un illustre testimone del 1956...
Aggiungo una nota che ho selezionato da un altro articolo in cui il colonnello parla delle temperature minime di questi giorni:

"Insomma, dopo il record di Torino della notte scorsa (con una minima di 14 gradi sotto zero è stata toccata la temperatura più bassa dell’ultimo mezzo secolo, ancor più bassa dei 13 gradi sotto zero del 1985), nelle prossime ore c’è rischio di sperimentare altre punte di gelo eccezionale."

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Titolo: Re: Un Illustre Testimone Del 1956...
per i feriti da scivoloni e ruzzoloni a Roma per questa ondata 2012 ad oggi siamo già a 358 infortunati :oops:

http://www.ilmessaggero.it/articolo...&npl=&desc_sez=

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Titolo: Re: Un Illustre Testimone Del 1956...
Reperto, stazione di Gualdo Tadino;

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E non era ancora metà Febbraio...

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Titolo: Re: Un Illustre Testimone Del 1956...
Mia nonna di Nocera all'epoca aveva 20 anni e ha etto che quella è l'unica nevicata di cui ricorda con nitidezza le date, da quanta neve cadde.
Ai lati della Flaminia superava un autobus in altezza ed alla stazione di Gaifana il treno rimase intrappolato per settimane.
Ricorda anche che in una scuola-collegio a Bagnara ben 500 bambini rimasero intrappolati senza viveri e solo una spedizione dell'esercito, che si scavò a mano la rotta, riuscì a rifornirli.

Domani le chiederò se ha altri aneddoti, ma mia nonna per la nevicata del '56 è un archivio ambulante :D

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Titolo: Re: Un Illustre Testimone Del 1956...
GiagiMeteo ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Mia nonna di Nocera all'epoca aveva 20 anni e ha etto che quella è l'unica nevicata di cui ricorda con nitidezza le date, da quanta neve cadde.
Ai lati della Flaminia superava un autobus in altezza ed alla stazione di Gaifana il treno rimase intrappolato per settimane.
Ricorda anche che in una scuola-collegio a Bagnara ben 500 bambini rimasero intrappolati senza viveri e solo una spedizione dell'esercito, che si scavò a mano la rotta, riuscì a rifornirli.

Domani le chiederò se ha altri aneddoti, ma mia nonna per la nevicata del '56 è un archivio ambulante :D


Pensa che in una frazione pedemontana del comune di Fossato, una slavina abbatté due abitazioni, a 500 m s.l.m...
Persero la vita dei miei parenti i cui familiari, oltre che i miei, mi raccontarono i dettagli.

Mia nonna mi diceva sempre che la neve arrivava fino si tetti delle case in alcuni punti del paese.

Ultima modifica di il fosso il Mer 17 Giu, 2020 01:41, modificato 1 volta in totale
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Titolo: Re: Un Illustre Testimone Del 1956...
il fosso ha scritto: [Visualizza Messaggio]
GiagiMeteo ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Mia nonna di Nocera all'epoca aveva 20 anni e ha etto che quella è l'unica nevicata di cui ricorda con nitidezza le date, da quanta neve cadde.
Ai lati della Flaminia superava un autobus in altezza ed alla stazione di Gaifana il treno rimase intrappolato per settimane.
Ricorda anche che in una scuola-collegio a Bagnara ben 500 bambini rimasero intrappolati senza viveri e solo una spedizione dell'esercito, che si scavò a mano la rotta, riuscì a rifornirli.

Domani le chiederò se ha altri aneddoti, ma mia nonna per la nevicata del '56 è un archivio ambulante :D


Pensa che in una frazione pedemontana del comune di Fossato, una slavina abbatté due abitazioni, a 500 m s.l.m...
Persero la vita dei miei parenti i cui familiari, oltre che i miei, mi raccontarono i dettagli.

Mia nonna mi diceva sempre che la neve arrivava fino si tetti delle case in alcuni punti del paese.

Mio Dio, per esserci una slavina vuol dire che c'era una tale quantità di neve :eek:
Un'altra cosa che mia nonna mi ha detto è che le scuole nei comuni di Nocera e Gualdo (ma presumo in tutti quelli della pedemontana) furono chiusi per tutto febbraio, proprio dall'1 al 28 del mese.
Ha detto che, a memoria sua, non ricorda, nei suoi 35 anni di servizio, che la scuola sia mai stata chiusa per neve, nemmeno un giorno. Solo quell'anno.
Impressionante, soprattutto se paragonato ad oggi.

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Titolo: Re: Un Illustre Testimone Del 1956...
Mio nonno raccontò del nevone storico del '56, per uscire di casa dovevano costruire delle gallerie per passare in mezzo alla neve.. e la neve a terra perdurò fino a primavera inoltrata

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Titolo: Re: Un Illustre Testimone Del 1956...
Ogni volta che parlo di neve con mia nonna mi racconta sempre della nevicata del 56...la cosa che mi è rimasta più impressa dei sui racconti è che per 2/3 giorni entrava ed usciva di casa dal balcone...per la quantità di neve

Questa è la foto di un paese qui vicino

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Titolo: Re: Un Illustre Testimone Del 1956...
a Foligno avrà fatto si e no 10cm :lol:

Titolo: Re: Un Illustre Testimone Del 1956...
Fili ha scritto: [Visualizza Messaggio]
a Foligno avrà fatto si e no 10cm :lol:


:lol: :lol: :lol:

Penso che contro quella roba incredibile non ha potuto nulla nemmeno la resilienza alla neve della valle umbra :lol:

Comunque non finì con Febbraio; ci fu un’altra ondata storica pure a Marzo... non viene mai citata ma nevico per altri 10 giorni da ste parti, altri 2 metri di neve... e con episodi storici in tutta Italia. Roba che nemmeno durante la Peg era frequente... impressionante, quell’inverno ha pochissimi paragoni, “solo” ‘29 e ‘63 nell’ultimo secolo.

Ultima modifica di il fosso il Mer 17 Giu, 2020 12:55, modificato 1 volta in totale
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Titolo: Re: Un Illustre Testimone Del 1956...
Io ho foto di mia nonna con almeno 1 metro di neve a Spoleto, zona bassa poi. Quindi credo che anche a Foligno saremo stati su quelle misure...

Titolo: Re: Un Illustre Testimone Del 1956...
Fili ha scritto: [Visualizza Messaggio]
a Foligno avrà fatto si e no 10cm :lol:


Non mi sorprenderebbe se a Bastia ce ne fossero solo 5 :lol:

Non sapevo praticamente nulla di questa nevicata (Roma e Napoli a parte) davvero stupendo leggervi :inchino:

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Titolo: Re: Un Illustre Testimone Del 1956...
Lo sapeva anche Mia Martini :D . Scherzo, Salva ;)

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Titolo: Re: Un Illustre Testimone Del 1956...
il fosso ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Fili ha scritto: [Visualizza Messaggio]
a Foligno avrà fatto si e no 10cm :lol:


:lol: :lol: :lol:

Penso che contro quella roba incredibile non ha potuto nulla nemmeno la resilienza alla neve della valle umbra :lol:

Comunque non finì con Febbraio; ci fu un’altra ondata storica pure a Marzo... non viene mai citata ma nevico per altri 10 giorni da ste parti, altri 2 metri di neve... e con episodi storici in tutta Italia. Roba che nemmeno durante la Peg era frequente... impressionante, quell’inverno ha pochissimi paragoni, “solo” ‘29 e ‘63 nell’ultimo secolo.

L'11 di marzo nevicò a Roma e rinviarono il derby della capitale se non sbaglio.
Quindi dev'essere stata roba seria :D

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