#1111 zeppelin Ven 21 Dic, 2018 00:11
Giaime però poi se ti dico che sei prevenuto sul tema non offenderti eh
Rispiego: la parte di articolo quotata da Cyborg non nega in alcun modo il riscaldamento globale o le sue cause.
Ma infatti 
L'articolo fa un gran minestrone e alla fine relativizza tutto a mio parere. E se si legge bene le cause del GW le nega eccome rispetto all'opinione largamente prevalente nella comunitá scientifica, negando in pratica nero su bianco che sia l'uomo il principale responsabile del cambiamento climatico. Questa é un'opinione rispettabilissima ma in contrasto con quello che pensano il 95% dei climatologi e in generale degli scienziati che si occupano del clima. Io son fatto così, se ho il mal di pancia e 19 medici su 20 mi dicono che ho l'appendicite e bisogna operare tendo a credere a quei 19. Ma magari ha ragione anche quello che dice che basta un brodino vegetale e torno sano come un pesce.  Chi lo sa... di sicuro la pancia fa male e ogni anno che passa fa più male del precedente. Comunque la si pensi il problema c'é e la correlazione lineare tra Co2 e temperature é molto precisa, sará il caso di operare anche se forse é troppo tardi o basta un bel brodino?
____________ - Il NOAA usa la media 1981-2010, il 'clino' pre-GW per la WMO è ancora la 1961-90, noialtri usiamo ognuno la sua, i dati son giusti, son diverse solo le medie di riferimento
- Il concetto di 'normalità' del clima in senso letterale non esiste, si considera 'normale' in climatologia una determinata media solo come riferimento statistico.
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#1112 Cyborg Ven 21 Dic, 2018 08:56
Faccio un quote più stretto, perchè vedo che a parte Stefc, nessuno ha colto il senso più importante di questo articolo.
Sarebbe molto più giusto, poiché basato su evidenze scientifiche reali, organizzare conferenze mondiali sulle conseguenze attuali e future delle attività antropiche sulla vita umana e sui danni arrecati all'ambiente in termini di salute e di patologie connesse: è per questo che va portata avanti la lotta contro l'inquinamento e non per una ipotetica e mai scientificamente provata alterazione del clima!
Ma, probabilmente, le conclusioni a cui si giungerebbe, sarebbero inaccettabili persino dagli organi che programmano le conferenze sul clima e darebbero evidenza inconfutabile della totale incompatibilità con la vita umana di tante attività industriali e abitudini quotidiane, ormai da decenni radicate nella nostra società, dall'attività siderurgica a Taranto, alla terra dei fuochi in Campania, dalla grave contaminazione ambientale della val padana, ai fanghi di derivazione industriale sui terreni agricoli, fino alle plastiche non riciclate e disperse nei mari. O no?
Quando non sapremo più dove creare nuove discariche, i mari saranno pieni di plastica, i fiumi saranno ovunque inquinati, gli habitat naturali devastati dall'agricoltura intensiva e da pesticidi e fertilizzanti, l'aria nelle città impestata da polveri sottili e veleni, forse ci accorgeremo che la CO2 è l'ultimo dei problemi.
Ma aspettate... queste non sono ipotesi, non si tratta di dire quando... sta già accadendo tutto ora, sotto i nostri occhi! Ma giustamente se i media ci dicono di preoccuparci per un grado in più, quello deve essere sicuramente il male maggiore.
Gli scienziati a cui sta a cuore il nostro pianeta ci mettono in guardia su questo, inutile preoccuparsi di altro.
E noi ci caschiamo fregandocene del resto, andiamo al supermercato, compriamo prodotti super inquinanti per la pulizia della casa, biscotti ricoperti da tre incarti diversi, pesce che conterrà sicuramente una certa quantità di microplastica e metalli pesanti, verdure e frutta con residui di pesticidi, mozzarelle alla diossina. E alla fine, mentre aspetteremo di morire di caldo, moriremo di tumore.
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#1113 snow96 Ven 21 Dic, 2018 09:52
Qui bisognerebbe fare un discorso lungo un chilometro che poi comunque ognuno interpreterebbe alla sua maniera.
La mia teoria, che si rafforza man mano che passa il tempo e che sta anche finalmente emergendo da studi o analisi ben più eminenti è che, se il GW è di origine antropica o prevalentemente antropica, non c’è nulla da fare. Non c’è alcuna remota speranza di fermarlo nè di rallentarlo. Siamo al COP 24, guardate i risultati ottenuti finora è traete le vostre conclusioni.
Forse è davvero più efficace orientarsi seriamente alla lotta all’inquinamento, in quanto molto più immediata e percettibile dalla massa come rischio concreto.
Ultima modifica di snow96 il Ven 21 Dic, 2018 10:03, modificato 1 volta in totale
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#1114 mausnow Ven 21 Dic, 2018 11:02
Io son fatto così, se ho il mal di pancia e 19 medici su 20 mi dicono che ho l'appendicite e bisogna operare tendo a credere a quei 19. Ma magari ha ragione anche quello che dice che basta un brodino vegetale e torno sano come un pesce.
Sì, infatti come no? Quando mi operarono di appendicite erano tutti quanti d'accordo, poi ad operazione conclusa mi confessarono che l'intervento si poteva evitare, dato che nel frattempo l'appendice si era quasi del tutto sfiammata.
Sissì, siamo pieni di luminari davvero eccelsi!
Non sarà così per l'argomento clima, ma poco ci manca.
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#1115 zeppelin Ven 21 Dic, 2018 18:13
Io son fatto così, se ho il mal di pancia e 19 medici su 20 mi dicono che ho l'appendicite e bisogna operare tendo a credere a quei 19. Ma magari ha ragione anche quello che dice che basta un brodino vegetale e torno sano come un pesce.
Sì, infatti come no? Quando mi operarono di appendicite erano tutti quanti d'accordo, poi ad operazione conclusa mi confessarono che l'intervento si poteva evitare, dato che nel frattempo l'appendice si era quasi del tutto sfiammata.
Sissì, siamo pieni di luminari davvero eccelsi!
Non sarà così per l'argomento clima, ma poco ci manca.

Vabbè allora visto che è così aboliamo la medicina, la scienza, che ce frega. Tutto a pizza e fichi e buonanotte al secchio!
Qui bisognerebbe fare un discorso lungo un chilometro che poi comunque ognuno interpreterebbe alla sua maniera.
La mia teoria, che si rafforza man mano che passa il tempo e che sta anche finalmente emergendo da studi o analisi ben più eminenti è che, se il GW è di origine antropica o prevalentemente antropica, non c’è nulla da fare. Non c’è alcuna remota speranza di fermarlo nè di rallentarlo. Siamo al COP 24, guardate i risultati ottenuti finora è traete le vostre conclusioni.
Forse è davvero più efficace orientarsi seriamente alla lotta all’inquinamento, in quanto molto più immediata e percettibile dalla massa come rischio concreto.
Questo è un altro discorso. Che ormai sia probabilmente troppo tardi sono d'accordo. ma se si può ancora fare qualcosa per contenere il riscaldamento climatico in una dimensione "decente" che non crei disastri non compatibili con la sopravvivenza di gran parte del genere umano sarebbe forse il caso di provarci...
P.S. se dobbiamo stare a guardare quello che percepisce la "massa" siamo fregati, destinati, forse meritatamente, all'estinzione.  Quanto detto da Cyborg sopra su incarti, detersivi e aggiungerei bottiglie di plastica a profusione lo trovo assolutamente giusto, ma da coniugare a mio modo di vedere a un generale ridimensionamento del consumismo tale da riuscire nello stesso tempo a diminuire la Co2 e l'inquinamento di altro tipo, abbassando ad esempio le temperature dei riscaldamenti condominiali, tassando le auto molto potenti (e su questo l'ultima proposta del governo non mi pare una ca..ta) e in generale tassando di brutto incarti, confezioni e qualsiasi cosa sia di plastica, ma lo dovrebbero fare tutti i paesi all'unisono, a cominciare dalla "culla del capitalismo" che sono gli USA.
Il problema è proprio la "massa", alla massa non gliene frega nulla, i 2 centesimi a busta sono diventati uno scandalo e questo fa poco sperare per il futuro, anzi non fa sperare per nulla, sia dal punto di vista del riscaldamento climatico che dal punto di vista dell'inquinamento in generale.
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#1117 zeppelin Mar 08 Gen, 2019 13:03
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#1119 Cyborg Mar 08 Gen, 2019 14:53
Per il CNR l'anno 2018 chiude nella "top list" dei più caldi in Italia (+1,58°)
Hanno riaperto la pagina del CNR sulle anomalie? Allelujah!  Mezzo forum in lutto. 
No che pxxxe si ricomincia con i quadrettoni rossi
Ultima modifica di Cyborg il Mar 08 Gen, 2019 14:54, modificato 1 volta in totale
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#1121 zeppelin Mar 08 Gen, 2019 23:00
Che poi se vogliamo dirla tutta secondo loro è stato l'anno più caldo in assoluto con +1,48 rispetto alla media 1971-2000, scavalcando di 0,04 gradi il precedente record del 2015 (+1,44).  anche il Lamma gli dá manforte vedendolo al terzo posto in Toscana per solo un decimo sotto il 2014 che rimane primo: http://www.lamma.rete.toscana.it/ne...rd-e-curiosità
Il Lamma usa la media 1981-2010 ma anche in questo caso la differenza dalla norma è netta con un +1,0.
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#1122 Adriatic92 Mer 09 Gen, 2019 14:16
http://www.climalteranti.it/2019/01...8E_RoP0w4SHs4q8
"L’analisi dei dati ad oggi disponibili mostra che anche il 2018 appena terminato si colloca tra gli anni caldi della storia recente del nostro pianeta, anche se non ha battuto il record del 2016. Secondo i due centri internazionali CRU e GISS, infatti, le anomalie di temperatura media globale rispetto al periodo 1890-1909 dovrebbero risultare rispettivamente di 0,95 e 1,07 °C, valori che, nella classifica degli anni più caldi, collocano il 2018 al quarto posto, tra il 2014 ed il 2015.
Per l’Italia i dati dell’ISAC-CNR mostrano come il 2018 è stato l’anno più caldo degli ultimi 219 anni
Da svariati anni preparo questo post sul riassunto delle temperature dell’anno appena trascorso, utilizzando i dati estratti dal database NCEP/NCAR, della NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), l’agenzia governativa statunitense che si occupa di meteorologia e clima. Quest’anno invece non è stato possibile, in quanto dallo scorso 23 dicembre il Dipartimento del commercio degli USA, da cui dipendono quasi tutte le agenzie federali, ha finito i soldi ed ha mandato molte persone a casa o in vacanza non retribuita, o li ha obbligati a lavorare in condizioni di volontariato. Come risultato, anche i portali web sono stati “temporaneamente” chiusi o fortemente ridotti. Nel caso del portale della NOAA, appare il seguente messaggio: “A causa della scadenza degli stanziamenti del Congresso per l’anno fiscale 2019, il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti è chiuso. I siti web del dipartimento del commercio non saranno aggiornati fino a nuovo avviso“, e rimane un menù minimale con i soli dati meteorologici misurati e previsti per gli USA. Questo tipo di situazioni non è una novità, visto che ad esempio nel 2018 era già capitato altre due volte, durante lo spazio di un weekend. Ora la situazione appare più ingarbugliata: il provvedimento che sanava la situazione è stato respinto dal Presidente Trump in persona.
In mancanza dei dati dal portale NOAA, proviamo quindi a fare una valutazione usando i database climatici più noti. Uno è sicuramente quello della CRU (Climatic Research Unit) della East Anglia University, il cui database HadCRUT4 globale è scaricabile qui. E l’altro è quello del GISS (Goddard Institute for Space Studies) della NASA, il cui database GISST è accessibile da qui. Per ovviare al problema del dato mancante relativo a dicembre 2018 (che verrà fornito in seguito, dopo i controlli di circostanza), abbiamo usato il valore del dicembre 2017. Questa sostituzione, a giudicare dai valori relativi all’ultimo sessantennio, comporta un errore medio tra 0,00 e 0,01 °C, ed un errore massimo pari a ±0,04 °C per i dati HadCRU e ±0,03 °C per i dati GISST, che non cambiano in modo significativo il risultato.
Tenendo conto del diverso periodo climatico a cui si riferiscono i due database, e riferendo entrambi i valori al primo trentennio di cui abbiamo i dati globali (1880-1909), si ottiene per il database HadCRUT4 il valore di anomalia di 0,95 °C, che si colloca al quarto posto in graduatoria dopo gli 1,15 °C del 2016, gli 1,11 °C del 2015, gli 1,03 °C del 2017 e prima degli 0,93 °C del 2014. Per il database GISS, invece, l’anomalia risulta di 1,07 °C, e tale valore risulta sempre al quarto posto dopo gli 1,24 °C del 2016, gli 1,14 del 2017, gli 1,11 °C del 2015, e prima degli 0,98 °C del 2014. Che l’annata 2018 si andasse a collocare al quarto posto nella classifica degli anni più caldi, del resto, emergeva già dalle analisi fatte sulla base dei dati relativi ai primi sette mesi del 2018 dalla NOAA (il link era questo: ora è oscurato, ma forse quando gli USA risolveranno la loro situazione potrebbe tornare visibile – in particolare, c’era scritto “La temperatura media globale di luglio 2018 è stata di 0,75 °C al di sopra della media del 20° secolo di 15,8°C, e la quarta più alta di luglio dall’inizio dei record nel 1880”), e sono state poi ribadite in seguito.
Per trovare un valore di anomalia negativa rispetto alla media del trentennio più recente (1981-2010) occorre risalire indietro nel tempo di una ventina d’anni circa: ovvero al 2000 per GISS, e addirittura al 1996 per CRU.
L’analisi dei singoli mesi, sempre a livello globale, è riportata nella tabella soprastante e mostra come i mesi più caldi, per entrambi i dataset, siano risultati ottobre, marzo e aprile, mentre il periodo più freddo per HadCRUT4 è stato il primo bimestre e per GISS il bimestre agosto-settembre.
2018, anno record in Italia
Per quanto riguarda l’Italia, secondo l’analisi di Michele Brunetti dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del CNR (ISAC-CNR) il 2018 è risultato essere l’anno più caldo per l’Italia dal 1800, quando sono iniziate le rilevazioni.
Rispetto al 1971-2000, periodo di riferimento del grafico pubblicato da ISAC-CNR, l’anomalia delle temperature del 2018 è pari a 1,58 °C (in meno di cinquant’anni!).
L’aumento rispetto al periodo 1880-1909 è pari a circa 2,5 °C, quindi più del doppio del valore medio globale.
Aprile è il mese che ha fatto registrare il valore più alto della serie e dell’anno (+3,49 °C, rispetto a 1971-2000, vedi immagine in apertura), seguito da gennaio (+2.37 °C), il secondo nella serie e nell’anno.
Nonostante l’aumento di temperature in Italia non possa che ritenersi impressionante, nella percezione della gente comune il 2018 non viene considerato un anno particolarmente caldo. Soprattutto l’ondata di freddo tra la fine di febbraio e marzo ha fatto parlare qualcuno addirittura di “anno senza primavera”, mentre i dati ci dicono che, se è vero che febbraio è risultato sotto media (-1,01 °C – ma febbraio fa ancora parte dell’inverno) e marzo nella media (+0,09 °C), aprile è stato di gran lunga sopra le medie (+3,5 °C), ed anche maggio ha mostrato un’ampia anomalia positiva (+1,76 °C), per cui la primavera è stata in realtà decisamente più calda della norma.
Per quanto riguarda l’estate e l’inizio autunno, i mesi da giugno a settembre hanno fatto registrare anomalie positive e superiori a 1,6 °C (rispettivamente 1,68; 1,83; 1,7; 1,82 °C), pur mancando ondate di caldo particolarmente intense e lunghe, come era accaduto in altri anni recenti. Lo stesso centro LAMMA riferisce qui le anomalie per la Toscana parlando di “ennesima estate con temperature sopra la media, anche se in netta discontinuità e meno calda rispetto alla caldissima estate 2017”.
Diverso è invece stato il discorso pluviometrico: nella prima metà dell’anno, diversi mesi hanno fatto registrare anomalie di precipitazione positive (+59% a febbraio, +74% a marzo, +63% a maggio e +124% a giugno), a fronte del solo aprile nella prima metà dell’anno in deficit (-55%). Poi da luglio la situazione si è capovolta (-21%) e anche l’ultimo mese disponibile, settembre, ha fatto registrare un’anomalia negativa (-61%). Probabilmente proprio la piovosità superiore alla media nel primo semestre (a parte aprile) ha aumentato l’umidità dell’aria limitando la sensazione di calore e facendo credere alle persone di trovarsi in condizioni meno calde rispetto a quelle del recente passato.
In conclusione, i dati non sono suscettibili alle sensazioni
e parlano chiaro: il 2018 è stato un anno caldo, il quarto a livello globale, e il primo a livello nazionale. In definitiva, la disamina generale degli andamenti termici conferma le tendenze già viste in quasi tutti gli ultimi anni (2017, 2016, 2015, 2014, 2013, 2012, 2011, 2010, ecc), ed i commenti rischiano di diventare purtroppo ripetitivi: il riscaldamento globale prosegue senza sosta. "
____________ Polverigi (AN): 140mt
Altezza min: 47mt
Altezza max: 267mt
Escursione Altimetrica: 220mt
Zona Altimetrica: collina litoranea
Coordinate:
Latitudine 43°31'35"40 N
Longitudine 13°23'34"80 E
http://www.lineameteo.it/stazioni.php?id=1822
http://meteopolverigi.altervista.org/
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#1123 Boba Fett Gio 10 Gen, 2019 22:57
Per l’Italia i dati dell’ISAC-CNR mostrano come il 2018 è stato l’anno più caldo degli ultimi 219 anni
qual è la classifica?
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#1124 zeppelin Mar 05 Feb, 2019 16:43
Per l’Italia i dati dell’ISAC-CNR mostrano come il 2018 è stato l’anno più caldo degli ultimi 219 anni
qual è la classifica?
2018 a +1,58 secondo il CNR. Prima c'erano il 2015 e 2014 quasi a parimerito, il 2015 con +1,44 e il 2014 con +1,38 circa ma anche il 2017 e il 2016 stavano intorno ai +1,3. In cima alla classifica nei primi 30 posti 25 sono dal 1990 in poi: https://www.repubblica.it/ambiente/...alia-216012675/
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#1125 zeppelin Mar 05 Feb, 2019 17:04
Come l'anno scorso vado ad aggiornare il resoconto climatico dell'Italia centrale dell'anno 2018 e del precedente 2017, quando ho iniziato con questo "lavoro certosino", per fare un raffronto. Se avessi tempo andrei anche indietro nel tempo, magari prima o poi lo faccio.  Sono un pazzo furioso lo ammetto, per non parlare del fatto che quando saranno messe online finalmente le medie 1981-2010 sarò costretto a rifare tutti i conti delle anomalie per fare raffronti decenti tra gli anni.
Come si vede i dati sono molto ma molto vicini a quelli divulgati dal CNR, la difformità sta nel fatto che si tratta di dati relativi alla sola parte centrale dell'Italia, mentre spesso le anomalie positive maggiori si sono rilevate al nord e quelle minori al sud. Quest'anno va rilevato che ci sono state anomalie molto maggiori in alcune zone pianeggianti mentre le anomalie positive sono leggermente diminuite in certe località montane e collinari, a causa probabilmente delle minori inversioni rilevate in questo 2018 che è stato assai meno anticiclonico del precedente.
In allegato i file, qua sotto i dati in formato "immagine" per una più veloce lettura.
2017
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