Quando L’Umbria Si Apre In Due


Titolo: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Un titolo simbolico per descrivere le differenze che spesso, nella nostra piccola regione, si hanno non solo tra località distanti (confine Lazio vs confine Emilia) ma anche tra quelle vicine. Come se una linea in verticale tagliasse in due la regione, rimarcando l’indole più o meno tirrenica dei territori.

Nello specifico vorrei porre all’attenzione la giornata di ieri quando le aree poste tra la catena dei monti amerini e quelli martani venivano flagellate da un sistema temporalesco stazionario e dannoso, mentre immediatamente più a est il ternano si accoppiava alla Valnerina creando un fortino asciutto, duraturo e inespugnabile.

Approfittando delle tante competenze raccolte in questo forum vorrei chiedere qualche interpretazione su una giornata così particolare, provando a capire cosa ha tenuto al riparo la Valle del Nera e come mai in altre circostanze quest’ultima risulta invece carburante di rami temporaleschi che restano inclinati tra Sibillini e ternano, regalando piogge durature.

A margine vorrei sottolineare la duplice vocazione della Conca di Terni, che per i motivi suddetti in alcuni casi riceve precipitazioni generose da ovest, somigliando all’orvietano (sudovest regionale), mentre in altri ricorda di essere figlia del fiume che scorre in Valnerina (sudest regionale) e dunque ne riprende le relative condizioni meteo.

:)


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Titolo: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Splendida la "contemporaneità " foto vs vista radar, molto didattica. Complimenti.

La butto li: Corsica, Amiata e Peglia, vogliono dire qualcosa? :mah:

Ultima modifica di and1966 il Mar 09 Giu, 2020 12:25, modificato 1 volta in totale
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Titolo: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Può essere anche stata la sfortuna a giocare a favore?
Perché alla fine in grossa parte a causare accumuli sono stati temporali, anche autorigeneranti (vedi Umbertide o Todi).
Quindi possibile che Terni sia stata semplicemente "saltata"...oppure no?

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Titolo: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
and1966 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Splendida la "contemporaneità " foto vs vista radar, molto didattica.

La butto li: Corsica, Amiata e Peglia, vogliono dire qualcosa? :mah:

Beh ...sull'effetto Peglia sono molto titubante...in genere blocca (sopratutto negli ultimi anni)i temporali provenienti da sud ovest e impedisce l'afflusso nel sanvenanzese ...la giornata di ieri è stato un evento molto raro. . L'influenza sul ternano mi sembrerebbe minima...comunque è molto interessante capire come l'orografia regionale influenzi o meno lo sviluppo e il passaggio dei fari fronti ...non solo temporaleschi...topic molto interessante.

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Titolo: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
GiagiMeteo ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Può essere anche stata la sfortuna a giocare a favore?
Perché alla fine in grossa parte a causare accumuli sono stati temporali, anche autorigeneranti (vedi Umbertide o Todi).
Quindi possibile che Terni sia stata semplicemente "saltata"...oppure no?


La spiegazione della sfortuna o del buco non mi convince perché non parliamo delle classiche “macchie di leopardo”. Qui parliamo di una valle lunga 70 km (grossomodo) che non vede quasi una goccia, mentre per un intero pomeriggio, appena ad ovest, mena un sistema organizzatissimo. Non parliamo di un istante o di una zona ristretta come può essere un solo comune

La pongo in altro modo: ok esistono gli autorigeneranti ma è un caso che la Valnerina e solo la Valnerina sia rimasta in ombra per un giorno intero?

Ultima modifica di Dic96 il Mar 09 Giu, 2020 12:41, modificato 2 volte in totale
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Titolo: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Dic96 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
GiagiMeteo ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Può essere anche stata la sfortuna a giocare a favore?
Perché alla fine in grossa parte a causare accumuli sono stati temporali, anche autorigeneranti (vedi Umbertide o Todi).
Quindi possibile che Terni sia stata semplicemente "saltata"...oppure no?


La spiegazione della sfortuna o del buco non mi convince perché non parliamo delle classiche “macchie di leopardo”. Qui parliamo di una valle lunga 70 km (grossomodo) che non vede quasi una goccia, mentre per un intero pomeriggio, appena ad ovest, mena un sistema organizzatissimo. Non parliamo di un istante o di una zona ristretta come può essere un solo comune

La pongo in altro modo: ok esistono gli autorigeneranti ma è un caso che la Valnerina e solo la Valnerina sia rimasta in ombra per un giorno intero?
non credo sia solo un caso...le variabili sono tante a partire da quelle orografiche e direzione dei venti in primis.

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Titolo: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Il Peglia può costituire una barriera con le correnti umide nei medio basso strati della colonna.
Con le nuvole temporalesche.
Più che Peglia per quello che viene da ovest il Monte Amiata fa "stau - favonio" per molti km attorno a lui.
Possiamo dire che l'effetto stau-favonio dell'accoppiata Amiata - Cetona arriva facile alla zona del Peglia.

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Titolo: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Mi ritrovo perfettamente in questo topic aperto da dic96. Anche il mio paese vive una situazione del genere: temporali e perturbazioni da ovest che scaricano il grosso pochi km più a nord, quindi zona cimina, e continuano il loro transito spesso sulle zone immediatamente a nord della conca. Ho sempre pensato a qualche corrente sfavorevole con effetti a microscala.

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Titolo: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Porano444 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Il Peglia può costituire una barriera con le correnti umide nei medio basso strati della colonna.
Con le nuvole temporalesche.
Più che Peglia per quello che viene da ovest il Monte Amiata fa "stau - favonio" per molti km attorno a lui.
Possiamo dire che l'effetto stau-favonio dell'accoppiata Amiata - Cetona arriva facile alla zona del Peglia.

interessante...ma credo ti sia rimasta fuori un pezzo della seconda frase...ps hai qualche link sul discorso della barriera alla colonna? mi piacerebbe approfondire.

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Titolo: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
and1966 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Splendida la "contemporaneità " foto vs vista radar, molto didattica. Complimenti.

La butto li: Corsica, Amiata e Peglia, vogliono dire qualcosa? :mah:


Grazie and, non saprei rispondere. Perché a volte qui da ovest arrivano “carrettate” d’acqua che bisogna dire basta

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Titolo: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Buongiorno, mi presento brevemente, sono di origini umbre, dove tutt'ora vivono i miei famigliari, ma per motivi lavorativi vivo in provincia della Spezia, ma ogni mese circa (a parte periodo del lockdown) torno giù, ieri ho vissuto in pieno il violento nubrifragio, direi autorigenerante che s'è formato intorno alle 12.30 e andava avanti a brevi intervalli sino alle 21, posso dirvi che fossi e fiumiciattoli in secca nel giro di poco sono esondati tutti, grandine di grosse dimensioni qua haimè con vari danni, e anche galline morte poiché l'acqua è entrata nel pollaio. Tuttavia dal mio punto di vista, in queste zone molto raramente avvengono questi fenomeni, cosa invece secondo me molto più frequente nel ternano, spesso duranti i temporali estivi piove più ad est mentre l'angolo Marsciano, Todi, e l'Orvietano rimangono a secco, ieri è stato un caso molto raro, purtroppo non ho il pluviometro, ma credo che almeno 80mm siano caduti tutti.

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Titolo: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Delle differenze ci sono ed è innegabile. Io più che in una riga verticale le inquadrerei in 3 demarcazioni orvietano-Trasimeno, zona mediana ed appennino. Differenze che a loro volta hanno dei sotto climi peculiari.
Certo l instabilità tipica del periodo estivo aumenta il gap tra un posto e l altro rispetto alla stagione fredda però credo che la medesima cosa accade anche in altre regioni.

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Titolo: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Valerio75 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Buongiorno, mi presento brevemente, sono di origini umbre, dove tutt'ora vivono i miei famigliari, ma per motivi lavorativi vivo in provincia della Spezia, ma ogni mese circa (a parte periodo del lockdown) torno giù, ieri ho vissuto in pieno il violento nubrifragio, direi autorigenerante che s'è formato intorno alle 12.30 e andava avanti a brevi intervalli sino alle 21, posso dirvi che fossi e fiumiciattoli in secca nel giro di poco sono esondati tutti, grandine di grosse dimensioni qua haimè con vari danni, e anche galline morte poiché l'acqua è entrata nel pollaio. Tuttavia dal mio punto di vista, in queste zone molto raramente avvengono questi fenomeni, cosa invece secondo me molto più frequente nel ternano, spesso duranti i temporali estivi piove più ad est mentre l'angolo Marsciano, Todi, e l'Orvietano rimangono a secco, ieri è stato un caso molto raro, purtroppo non ho il pluviometro, ma credo che almeno 80mm siano caduti tutti.
grazie del contributo...ma l'episodio che riporti dove è localizzato? ps benevenuto nel forum

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Titolo: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
prometeo ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Delle differenze ci sono ed è innegabile. Io più che in una riga verticale le inquadrerei in 3 demarcazioni orvietano-Trasimeno, zona mediana ed appennino. Differenze che a loro volta hanno dei sotto climi peculiari.
Certo l instabilità tipica del periodo estivo aumenta il gap tra un posto e l altro rispetto alla stagione fredda però credo che la medesima cosa accade anche in altre regioni.


Sono d’accordo sulle tue 3 distinzioni, tuttavia a volte la zona mediana viene inghiottita da una delle due laterali. Quindi Terni o Perugia (ad esempio) vanno di pari passo o con le tirreniche o con l’appennino.

Nel caso specifico mi interrogavo sull’assenza di “carburante” avutasi ieri a est, perché altre volte è proprio la Valnerina ad essere esplosiva. Ieri invece ha persino inibito, mi sembra palese.

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Titolo: Re: Quando L’Umbria Si Apre In Due
Queste sono le discussioni interessanti che andrebbero portate avanti, senza troppi fronzoli e senza "meteo-tifo". Bravi a tutti i partecipanti, e benvenuto a Valerio nel forum. ;)


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