____________ Cricca Inox La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili. Andrea Baroni
Hei! Bero, come ti hanno già detto sarebbe la cazzata più grossa che potresti fare. Io ero peggio di te, sono stato bocciato in 4° liceo, ma non gli l'ho data vinta ho stretto i denti. Poi mi sono iscritto all'università all'unica facoltà che mi piceva. E' stata dura, ma ce l'ho fatta. Ora faccio un lavoro che mi piace e quindi non mi pesa molto. Pensa invece essere costretti a lavorare per campare senza aver potuto scegliere. Tu rischi questo. E poi hai una passione, no? A differenza di molti tuoi coetanei che non vanno al di la del calcio e la play station, mi sembra un buon "seme". Coltivalo, potresti diventare un meteorologo anche famoso. Ma per arrivare da qualsiasi parte oggi ci vuole impergno e forza di volontà. Alla tua età certe cose si pensano è inevitabile, tra qualche anno neanche ti ricorderai di questo tuo periodo di "stanca" chiamiamolo così.
Vedrai che ne riparleremo, ridendoci su!
io sono perito elettronico da 100/100 tempo di studio medio 20 minuti giornalieri.. concentrati nel periodo scrutini..poi ci scappava anche la giornata che ci stavo 3 ore ma erano 3 l'anno..
dai che ce la fai!!
poi l'uni è un'altra storia.. infatti so 5 anni che sto li e per vicissitudini varie sto praticamente all'inizio..
ma le superiori finiscile!!!
____________ Colonia folignate in terra fiorentina..
Bero il diploma devi prenderlo....impara a stare attento durante le lezioni e prendi appunti ....già ripassando quelli stai a metà dell'opera perchè i prof prediligono sentirsi dire bene quello che spiegano in classe. Vedrai che così facendo avrai il pomeriggio tempo per la meteo e le ragazze e alla fine non sarà così faticoso far passare 5 anni...e poi a scuola ci si diverte insieme ai compagni, si socializza e si scambiano opinioni che alla fine serviranno anche per formare la tua personalità!!!Come ti hanno tutti detto non fare cazzate!!!!Lavorare è peggio di studiare e non farti attrarre dal fatto che avrai dei soldi da spendere, credo che i tuoi non ti fanno mancare nulla compresi i soldi!!!E se dovrai rinunciare a qualcosa alla fine crescerai lo stesso e forse anche meglio anche con un pantalone firmato in meno!!!
Ai 15 anni e per lavorare c'è tempo!!!! Considera 35 anni di contributi e 65 anni di età x la pensione!!!!Poi comincià a 30 anni!!!!
____________ Cricca Inox La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili. Andrea Baroni
Confermo tutti i consigli che ti hanno dato i ragazzi.
Non fare questa cazzata, lo so che a 16 anni è dura molto dura, ma ricordati che quando studi hai tempo per fare tutto hai tanti amici con cui divertirti sparare cavolate etcc..., quando lavori, lavori.
Il tempo più bello e spensierato è quello che stai vivendo tu, è difficile capirlo ora ma un giorno potresti pentirti amaramente di questa tua scelta.
Io ho fatto 7 anni di commerciale ed ero abbastanza anarchico come dici tu, non andavo spesso a scuola e pensavo anche io di abbandonare, ma grazie ai miei genitori sono riuscito a diplomarmi.
Ora che ho 37 anni grazie al mio lavoro, mi sono potuto riscrivere all' università e pensa che in quasi 2 anni ho già dato 10 esami ho preso alcuni 30 e mi sono colmato alcune lacune culturali che avevo, cose che durante la vita non avrei mai pensato di conoscere o saper spiegare.
Quindi non mollare se ti bocciano non te la prendere, significa che ci metterai 6 anni, ma non muore nessuno e ricordati che se ti sembrano lunghi gli anni della scuola, pensa che dovrai lavorare almeno 30/35 anni e ti assicuro non è che sarà tutto questo spasso.
Concludendo ti dico da "asino" che ero, ma soprattutto da genitore che sono diventato, non fare questa sciocchezza.
Bero il mio pensiero l'hanno già espresso tutti prima di me, ma vorrei aggiungere una cosa: se lasci la scuola ora ti perdi gli anni e le emozioni forse più belle della tua vita che si vivono fino in fondo soltanto rinchiuso tra quelle mura con i tuoi coetanei. Potrà sembrarti strano o impossibile ora, ma credimi che a 30/35 anni pagheresti per riviverli quei tempi. Adesso 5 anni di sacrificio ti sembrano tanti (che poi, tu supera i primi 2/3 che gli altri li vivi con altro spirito), ma credimi sono NIENTE rispetto a quello che ti aspetta dopo......
Ma certo, 20 minuti al giorno di studio, un po' furbizia, una ripassata sugli appunti delle dispense del riassunto delle domande.....alla fine con un po' di culo il diploma lo strappi. E poi fra 6-7 anni (non vorrai mica mettercene 5?!?) sarai un diplomato ignorante. Uno dei tanti che con l'aiuto di qualcuno più ignorante di lui trova un impiego e passa la giornata fra Gazzetta, Caffè, Facebook per arrivare alle 14 e poi arrivare al 27 del mese. Uno di quelli che "Brunetta iniziasse a lavorare lui per primo invece che rompere le palle a me!"....ne conosco parecchi. Troppi!
In base a quale sillogismo avere un diploma equivale a vivere dignitosamente??? O se preferite chi dice che senza un diploma soprattutto se conseguito con il solo ed unico spirito di avere un pezzo di carta a qualunque costo, la vita non sia dignitosa? Cos'è poi una vita dignitosa???
Il diploma prendilo ma sudalo e guadagnatelo, nè più nè meno come dovrai sudarti e guadagnarti ogni ora della tua vita. Altro che chiacchiere!
Non sei "compatibile" con la scuola? Molto più dignitoso cercare davvero un lavoro piuttosto che arrampicarti in ogni modo per strappare un pezzo di carta inutile quanto quei 20 minuti di studio dimenticato anche in minor tempo.
Non funziona così e non può funzionare così.
Hanno ragione qui quando ti dicono di prenderti un diploma, ma fallo per te per elevarti un minimo rispetto a te stesso, per conoscere quello che non conosci per sapere quello che non sai. Più prosaicamente abbandonando ora la scuola, con il minimo obbligatorio, affacciandoti nel mondo del lavoro non potrai avere ambizioni nè pretendere niente. Ma hai qualche ambizione? E cosa pretendi dalla vita e da te stesso?
Da LI' devi partire e non dalla comoda affermazione che non ce la fai più. Cosa vuol dire che non ce la fai più? Hai appena iniziato! Fossi tuo padre e potrei esserlo anagraficamente (che tristezza, non lo avevo mai detto a nessuno!), ti darei tutto il mio appoggio perchè tu possa avere una spinta in avanti.....anche a suon di calci nel culo se questo potesse servire a qualcosa. Fatti aiutare ma per l'amor di Dio raddrizza la schiena e tira su la testa; asciuga le lacrime senza vergogna e riabbottonati la camicia. A testa alta verso la vita e appoggiati ai tuoi quanto più puoi prima di prendere una decisione che potrebbe condizionare in un modo o nell'altro il tuo futuro.
Se alla fine dovessi lasciare la scuola conosco idraulici con "la terza media" estorta a 16 anni che hanno un conto corrente ed un tenore di vita faraonici rispetto a me che a 30 anni ancora mi confrontavo con nottate insonni a studiare (altro che 20 minuti!). Io la domenica spesso lavoro, loro vanno in giro in Harley....io la notte prendo caffè per stare sveglio, loro bevono Mojitos al Country. Sono felici senza avere le soddisfazioni che rendono felice me e che mai conosceranno....ma sono felici e realizzati. E anche quelli che hanno meno fortuna economica vivono una vita dignitosa più di tanti laureati che la notte riposano male troppo impegnati a fare i conti con la propria coscienza.
Come vedi è tutto relativo ed alla fine bisogna partire dalle proprie ambizioni e dai propri limiti purchè si accetti di averne e questo a 15 anni lo trovo comunque frustrante.
E' una scelta seria e troppo personale la tua. La mia opinione non può e non deve contare niente rispetto agli anni che ti aspettano e che di cuore ti auguro possano essere comunque i migliori della tua vita.......lo saranno, stanne certo.
Ma fai il serio, alza la testa e riabbottonati quella camicia!!!
Devi cercare di capire cosa vuoi fare veramente nella vita e capire se davvero la scuola non fa per te.
C'e un mio amico, che ha passato con me ben 11 anni fra superiori e università. Nei primi due anni di superiori ha tribolato per andare avanti, raccogliendo scarsi voti e passando con medie bassissime. Ricordo ancora la sua prima interrogazione a Fisica, pochi mesi dopo l'inizio delle lezioni: 3 secco e senza appelli.
Eppure non si è scoraggiato, è andato avanti e piano piano è migliorato, specialmente nelle materie scientifiche, riuscendo a primeggiare sul resto della classe! Ed ora è un Ingegnere laureato con 110 e lode.!
Questo è un esempio di come la passione dello studio possa crescere a mano a mano, a volte basta solo incontrare un professore che capisce quali sono le tue qualità e cerca di sfruttarle.
Ed ora un altro esempio di come si possa essere felici anche con la terza media.
In casa mia siamo tre fratelli, due lauerati ed uno con la terza media. Mio fratello ha smesso in terzo superiore perchè, come te, non ce la faceva più ad andare avanti ed è andato a lavorare. Ha trovato un lavoro che gli piace, una vera passione per lui ed in un settore "sicuro"!
Si è messo su una bella famiglia e mi ha pure regalato un bel nipotino.
In questi esempi ci sono due persone che hanno scelto due strade diverse e hanno lottato per sostenere le proprie scelte con se stessi e con la famiglia. Loro sapevano cosa volevano fare ed hanno ottenuto i risultati con lo studio e con il duro lavoro.
Quindi Bero, prima di scegliere devi avere una qualche meta, un obiettivo da raggiungere, una passione da coltivare!
Non cedere solo perchè la scuola è difficile! Non è una soluzione!
Volevo sottolineare solo un aspetto, non è che bisogna finire la scuola superiore per avere il conto in banca eccellente o viceversa non finirla per lo stesso aspetto.
Secondo me bisogna studiare per avere una propria cultura, per poter reggere una conversazione che spazia su vari ambiti, altrimenti molte volte bisogna stare zitti.
L' idraulico con la 3 media avrà anche il conto in banca da capogiro, ma poi forse sbaglia i verbi quando parla, non sa la capitale dell' Austria, non sa cosa si festeggia il 25 Aprile e via dicendo, quindi preferisco di gran lunga avere pochi spiccioli nel conto corrente.
Finisci la scuola Bero, perchè se avevi scritto mi ritiro da Ingegneria Nucleare perchè è troppo dura ti avrei capito, ma conoscenduti dal forum mi sembri una persona che non dovrebbe avere problemi a finire le superiori, quindi calma e gesso e prendi questo c...o di diploma.
L' idraulico con la 3 media avrà anche il conto in banca da capogiro, ma poi forse sbaglia i verbi quando parla, non sa la capitale dell' Austria, non sa cosa si festeggia il 25 Aprile e via dicendo, quindi preferisco di gran lunga avere pochi spiccioli nel conto corrente.
Beh, beh... questo non sta scritto da nessuna parte. L'idraulico che non sa cosa festeggia il 25 Aprile non lo sa perché non vuole saperlo... e ti dirò di più: ci sono tanti laureati che sono sulla stessa barca di quell'idraulico, e viceversa ci sono molti idraulici che sanno benissimo anche tante altre cose.
Molto spesso la cultura la si può cercare anche lontano dalla scuola se per un modo o nell'altro non si ha avuto modo di frequentarla. Non dico che si può diventare scienziati, ma quel minimo sufficiente per vivere in modo decoroso nella società, e per non fare le figure barbine che si vedono fare ad esempio in televisione da tanti giovani d'oggi (cfr Grande Fratello), lo si può comunque raggiungere in tanti altri modi: internet, giornali, libri.............
Io ritengo che la scuola dia le basi per la cultura ed è ovvio che poi stà all'individuo continuarla ad arricchire come meglio crede. La società d'oggi "pretende" un diploma per entrare nel mondo del lavoro e nessuno ha detto che te lo regalano se non studi ma è importante il metodo di studio...e se uno stà attento la mattina a scuola per esempio farà meno fatica a casa nello studiare un certo argomento...o poi se uno vuole lasciar perdere di studiare alla fine non è un dramma!!!!
L' idraulico con la 3 media avrà anche il conto in banca da capogiro, ma poi forse sbaglia i verbi quando parla, non sa la capitale dell' Austria, non sa cosa si festeggia il 25 Aprile e via dicendo, quindi preferisco di gran lunga avere pochi spiccioli nel conto corrente.
Beh, beh... questo non sta scritto da nessuna parte. L'idraulico che non sa cosa festeggia il 25 Aprile non lo sa perché non vuole saperlo... e ti dirò di più: ci sono tanti laureati che sono sulla stessa barca di quell'idraulico, e viceversa ci sono molti idraulici che sanno benissimo anche tante altre cose.
Molto spesso la cultura la si può cercare anche lontano dalla scuola se per un modo o nell'altro non si ha avuto modo di frequentarla. Non dico che si può diventare scienziati, ma quel minimo sufficiente per vivere in modo decoroso nella società, e per non fare le figure barbine che si vedono fare ad esempio in televisione da tanti giovani d'oggi (cfr Grande Fratello), lo si può comunque raggiungere in tanti altri modi: internet, giornali, libri.............
Andrea è ovvio che ognuno si può fare una propria cultara personale anche senza la scuola, però è anche vero, che sono più i casi di chi non l'ha frequentata che si trova in difficoltà in alcune situazioni.
Io ho poi citato l' idraulico perchè era stato tirato in ballo da Federico solo per quello, ma sicuramente è più facile fare figuracce se uno ha la 3 media che se uno ha studiato.
Poi ci sono gli imbecilli con la laurea e le persone stimate con la 5 elementare, basta guardare i nostri nonni.
Io comunque credo sempre che non deve smettere di andare a scuola per mille altri motivi.
Io comunque credo sempre che non deve smettere di andare a scuola per mille altri motivi.
Assolutamente daccordo su questo... è il primo pensiero che ho espresso in questo topic e lo ribadisco!
Ho solo voluto "difendere" un po' la categoria di quei tanti che nonostante non abbiano voluto (o spesso potuto) frequentare la scuola, hanno poi saputo dignitosamente arricchire la propria cultura, soprattutto quella che conta nell'ambito sociale, perché poi alla fine se non sai cos'è un logaritmo o come si accoppia un caimano vivi lo stesso, mentre magari se non segui le tematiche di attualità e non sai distinguere un capo di stato da un altro, se non sai cosa c'è alla base di una guerra, ecc. ecc. sei comunque in difficoltà.
Tanto epr fare un esempio... qualcuno se lo ricorda questo?
Sul fatto che basti studiare 20 minuti al giorno (alle superiori) per riuscire a diplomarsi nutro molti dubbi...
ci si può diplomare facendo anche i furbetti, scopiazzando, giustificandosi il più possibile per evitare le interrogazioni più toste, e persino facendo i ruffiani con i professori... ma questo è il modo migliore per uscire dalle superiori come emeriti ignoranti.
Poi se uno vuole intraprendere la strada universitaria sarà più difficile andare avanti senza delle basi, per non parlare le bagaglio culturale che si ritrova uno che ha studiato per "sopravvivere".
Il problema è che la maggior parte dei ragazzi studiano perchè devono studiare e non per curiosità o per desiderio di conoscenza. Spesso e volentieri il demerito è intrinseco nella scuola e nei professori che insegnano perchè devono insegnare, per portare a casa la pagnotta, ma non perchè vogliono insegnare o per passione.
Un insegnate frustrato, che insegna "solo" perchè è un posto fisso è un insegnate svogliato, che lo fa senza passione e non riuscirà a trasmettere ai propri studenti un bel nulla, tranne in rari casi.
Di professori così ne ho avuti molti e dico che se la famiglia non mi avesse impostato un'educazione incentrata sulla curiosità di conoscere, sulla bellezza della cultura e del sapere, probabilmente avrei saputo la metà della metà di quello che so oggi.
Capisco, però, che un ragazzo di 15 anni possa non saper vedere nel futuro oltre domani mattina o, più probabilmente, oltre sabato sera! Quindi a volte è inutile lanciare messaggi del tipo: pensa al tuo futuro.
Se la scuola non riesce a seguire ogni alunno, se il professore non riesce a stimolare la tua fantasia e voglia di conoscere, spetta alla famiglia darsi da fare. Che non significa bastonare il proprio figlio se non sta sui libri, o tenerlo in punizione, ma stimolarlo allo studio fin dalla più tenera età.
E come si fa?
Prima di tutto con l'esempio e spronandolo a chiedere e a scoprire... e se uno è curioso non sente la fatica di studiare.
I libri di scuola, soprattutto quelli della scuola superiore, sono noiosi più della maggior parte dei professori (e ho detto tutto), ma ormai esistono molti libri, un po' di tutte le discipline, ben fatti e che spiegano con metodo ed intuitivamente quello che si studia a scuola. Poi ci sono altri modi meno noiosi per trasmettere il gusto per la conoscenza, esistono cittadelle della scienza, laboratori, musei, ecc, tutti posti che, se un genitore volesse dedicare del tempo libero all'istruzione del proprio figlio, potrebbe tranquillamente vistare insieme, divertendosi ed imparando. Unire l'utile al dilettevole, una bella giornata istruttiva e poi chiudere col cinema o il luna park.
I libri da soli sono troppo aridi e le vistite e le gite organizzate dalla scuola, lo sappiamo tutti, alla fine sono solo un simpatico diversivo per far baldoria e non studiare, prestando la minima attenzione a quello che si va a vedere...
Ma un genitore deve seguire il proprio figlio fin dall'infanzia per l'istruzione, non ci si può affidare solo alla scuola.
Se uno non cresce curioso e desideroso di conoscere già dalle scuole primarie e medie, al liceo può essere già troppo tardi per intervenire.
Andrea, fantastico il filmato!!!! !
____________ "La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre" - Albert Einstein
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