Ricapitolando:
Senza che riportiamo alla luce le dinamiche di creazione di un fronte occluso, si nota bene l'angolo di apertura tra il ramo caldo ed il ramo freddo della
LP transitata ieri, angolo quasi piatto di poco minore ai 180°.
Detto questo, per far si che la stessa
LP generasse un fronte occluso, si sarebbe dovuta improvvisamente rallentare ed iniziare ad invorticarsi.
Cosa che invece non ha fatto, i 2 fronti ben distinti sono traslati a grandissima velocità verso sud-est, come sono venuti del resto dalle regioni settentrionali verso di noi.
Si noti l'elevata velocità che possiede tutto il sistema, la fiondata artica del resto ha attraversato la penisola in molto meno di 24 h!
Lo ritroviamo qui sulle lande Europee orientali, dove inizierà a perdere spinta meridiana, perderà inerzia per condotto di alimentazione artica in restringimento, tanto che l'invorticamento si farà marcato.
Una parte del sistema ha già raggiunto i connotati di occlusione! L'angolo segnalato prima di 160°C, si è ridotto a poco più di 90° adesso.
Un altro tratto dei sistemi frontali si sovrappone, angolo di apertura inferiore adesso ai 90°:
Progressione ulteriore del sistema, fase di maturazione produttiva massima della low press:
Cut-off, condotto di alimentazione non più esistente, depressione quasi completamente occlusa ormai:
Ultimo stadio: fase di senilità della depressione, area di bassa pressione che presso verrà colmata dai sistemi alto-pressori adiacenti per energia non più sufficiente posseduta dalla ormai anziana depressione
Non sarebbe stato fisicamente possibile avere un'occlusione su regioni adriatiche ieri!
Non confondiamo per favore l'instabilità post-frontale o sistemi differenti da quello in questione, con il punto centrale del discorso, l'occlusione che come detto non sarebbe stata possibile in alcun modo.
Frasi come questa che hai tirato fuori, se mi permetti, mi fanno capire già da solo di essere in pienissima ragione!
Citazione:
certo ora credo che il fronte passato si arriccia tra marche e umbria....attenzione!