Nella situazione barica tendenzialmente depressa di questi giorni, domani si inserirà un nuovo cavetto che dovrebbe apportare precipitazioni sulle centrali tirreniche, coinvolgendo anche l'Umbria.
Più che un peggioramento strutturato, sarà più che altro instabilità diffusa, con rovesci che dalla tarda mattinata fino ad ora di cena dovrebbero interessare tutta la regione.
Dopodiché si dovrebbe assistere ad un generale miglioramento il 26, ma questa situazione avrà vita breve.
Infatti, per motivi già ampiamente trattati, a partire proprio da giovedì sera, si avvicinerà una nuova saccatura da NW che causerà le prime piogge sulle Alpi.
Venerdì 27 dovrebbe passare un primo, rapido peggioramento prefrontale grazie alla forte curvatura libecciale delle correnti.
Poi, nella giornata di sabato 28, la parte meridionale dell'ampia saccatura europea dovrebbe tuffarsi sul Tirreno, non riuscendo però ad andare in cut-off. Comunque, dovrebbe riuscire a formarsi una
LP sottovento ma la magnitudine di questa rimane ad oggi ancora differente a seconda dei modelli.
Ecco, ad esempio, il confronto tra ICON e GFS per la mezzanotte di domenica.
Con tali differenze risulta impossibile stilare una previsione, però la configurazione generale non è di quelle migliori per il centro Italia. La saccatura scappa ad est troppo velocemente ed al massimo entrerebbero dei rovesci da N/NE grazie al fronte freddo che però supererebbero a fatica l'Appennino.
La cosa buona è che dovrebbe entrare aria abbastanza fresca che perdurerebbe almeno fino a tutto lunedì.
Ecco le anomalie ECMWF per le 12 del 30.
Poi, il seguito pare non propendere ad una stabilità duratura ma per questo ci sarà tempo più avanti.