In queste giornate monotone e miti, senza parvenza d'inverno e con davvero poca neve sul nostro amato Appennino, ho deciso di raccontarvi la storia di un bambino di 7 anni e mezzo che scopre le bellezze della meteo in 15 giorni di passione e libidine pure.
Il bambino in questione si chiama Giacomo e vive in un centro montano dell'Appennino umbro, chiamato Gualdo Tadino, conosciuto per le sue ceramiche e per il suo clima freddo e nevoso durante l'inverno. Un giorno dell'anno MMXII dalla nascita di Cristo, Giacomo guarda fuori dalla finestra e... nevica! Ciò vole dire niente scuola e, soprattutto, passeggiate con il papà in mezzo al candido della neve. Ricostruzione successive collocano quel giorno come il 1° febbraio 2012. Giacomo non segue la meteo. E' troppo piccolo e poi alla fin fine non gli importa nulla di cosa fa fuori, gli interessano gli animali - in special modo i rettili - ed i giochi da tavolo, specialmente gli scacchi e la dama. Tornando alla storia, quella mattina nevicava e pure forte, cosicché lo spessore cresceva a vista d'occhio sul cortile della casa del piccolo Giacomo, chiamato Giagi dai più, che esce con la sorellina più grande a giocare con la neve. Dopo una giornata di giochi, il piccolo Giagi va a letto presto dato che il giorno dopo si deve andare a scuola. Il pargolo gualdese si sveglia e va subito alla finestra e nevica ancora! Non ci crede e va a vedere dalla finestra della cucina, del salone e del bagno ma il verdetto è il medesimo: sta ancora nevicando. Anche i giorni dopo continua, proprio non vuole finire e per giornate intere nevica senza sosta con vento sempre fortissimo ed una montagna di neve che cresce nel cortile. Giagi e la sua famiglia sono in casa, senza che nessuno vada a scuola né al lavoro essendo che tutto è completamente bloccato dalla neve. Giacomo è felicissimo. Corre per ore da una finestra all'altra, va in giardino, in cortile e la neve in dei punti quasi lo sommerge. Fa passeggiate con il papà, che lo accompagna per zone di Gualdo dove la neve supera i 3 metri, per esempio in via Umeoli, dove in dei punti il manto arriva al secondo piano delle abitazioni. Dopo oltre 10 giorni, smette finalmente di nevicare d una ricognizione generale per il centro della città mostra una situazione paralizzata, ma di una bellezza unica, che estasia il pargolo. Questa grande nevicata porterà il piccolo Giagi ad avvicinarsi sempre di più alla meteorologia, dapprima solo in inverno, poi anche nelle altre stagioni, finché non s'iscriverà ad un bellissimo forum il 6 gennaio 2019. Circa un anno dopo, il 22 gennaio 2020, deciderà di raccontare il suo primo ricordo legato alla meteorologia durante un periodo noioso e mite nel medesimo forum e posterà anche delle foto scattate del papà o dalla sorella.






Spero che questa storia vi sia piaciuta.
Ho moltissime altro foto ma, trovandosi in esse altre persone, devo prima di pubblicarle chiedere loro il permesso.