Visto che in rapporto a tutti i partecipanti umbri e limitrofi, pochi comunicano i dati degli accumuli precipitativi molto importanti ai fini statistici lasciando 'scoperte' alune zone importanti (tipo quelle lungo l'appennino), ecco alcune 'dritte' per realizzare un efficiente ed affidabile pluviometro artigianale per coloro che volessero dotarsene senza necessariamente acquistarne uno costoso di quelli professionali o elettronici (meno affidabili).
L'ideale è una contenitore di vetro o plexiglass perfettamente prismatico, cioè con il fondo del barattolo perfettamente a squadro con le pareti in modo che la superficie di ingresso sia uguale a quella del fondo stesso. Se non riuscite a reperire un contenitore con queste caratteristiche, basta recarsi dal vetraio e farselo costruire. Le dimensioni migliori sono:
- superficie d'ingresso e raccolta 100 cm2 (sezione quadrata 10 x 10 cm o rettangolare, basta che il prodotto rimanga sempre di 100 cm2)
- profondità o altezza della vaschetta 20 cm
- spessore delle pareti 5 mm, per resistere tranquillamente anche alle grandinate più violente
A questo punto si applica una scala millimetrata su un lato del contenitore e lo si posiziona all'aperto in un punto sufficientemente lontano da interferenze (tetti, alberi, ecc.).
Per leggere il quantitativo in mm della precipitazione basta poggiare il contenitore su una superficie parallela al suolo e vedere dove arriva il livello dell'acqua accumulata rispetto alla scala millimetrata. Attenzione, a causa del fenomeno della capillarità che ispessisce la linea del livello del liquido raccolto, il riferimento da prendere è sempre quello più inferiore.
Per leggere meglio le precipitazioni poco significative (sotto i 2 mm), si possono utilizzare i misurini graduati facilmente reperibili (tipo quello dell'Amuchina) dove una tacca da 10 ml corrisponde ad 1 mm caduto dentro una superficie di 100 cm2 (ecco perchè è meglio se il pluviometro ha questa dimensione).
In caso di accumulo di precipitazioni solide (neve o grandine) bisogna attendere che il tutto si sciolga. Se non è possibile che questo avvenga all'aperto in tempi rapidi, basterà portare il pluviometro dentro casa (lontano però da fonti di calore per evitare un'eccessiva evaporazione).