Al di la dei convenevoli, è bene tuffarsi subito nel quadro meteorologico che ci accompagnerà durante gli ultimi dell'anno

Passerà il Natale, probabilmente sotto un clima dapprima "caldo" umido, entrata naturale poi di correnti più fresche per traslazione orientale del minimo barico.
A seguire pulsazione anticiclonica nord-africana molto tranquilla, non eccessivamente mite, che potrebbe addirittura garantirci il fianco orientale con gelate notturne, cieli sereni ventilazione settentrionale debole.
Quite atmosferica quindi intorno al 27-29 presumibilmente.
A seguire, e veniamo al titolo del topic, la convergenza delle due celle anticicloniche, l'una azzorriana, l'altra russa, potrebbero andare a protendersi le mani, con l'effetto di isolare diciamo in due rami l'Europa, uno settentrionale ed uno meridionale divisi da evidenze del ponte di Wejkoff quindi.

Isolati i due sistemi sullo scacchiere europeo, si entrerebbe in gioco con vortici in retrogressione da nord-est e comunque più generalmente parlando con l'instaurazione di un campo di antizonalità abbastanza vasto (Russia centro-meridionale, europa dell'est, mittel-europa ed Italia).
Valutiamo quest'ipotesi che si va profilando quindi, e vediamo sopratutto se rimarrà un fuoco di paglia modellistico, od una realtà vera e propria.
Una postilla importante va fatta ad ogni modo, anche se sembrerebbe prematuro parlarne, direi che probabilmente il lago freddo intrappolato a sud del ponte di Wejkoff che potrebbe andare a formarsi, potrebbe non veder valori termici eccessivamente bassi ed estesi arealmente, tutt'altro (aria gelida siberiana confinata su ramo nord rispetto al Wejkoff).
Ripeto, col passar dei giorni valuteremo anche l'entità del sistema in formazione.
A voi la tastiera!
