Dopo una stagione primaverile tutta alla rovescia rispetto ai normali parametri del nostro clima, sembra che almeno questa tradizione sarà rispettata. L’Anticiclone delle Azzorre ha tutta l’intenzione di spostarsi in pieno Atlantico, e di consentire ad un importante nucleo perturbato di entrare sul Mediterraneo Occidentale dalla Valle del Rodano. Un’entrata termicamente cattiva, tale da riportare abbondanti nevicate sulle Alpi e freddi quasi invernali sull’Appennino, con il passaggio dell’isoterma dei +2°C a 850 hpa all’inizio della prossima settimana. Ma, soprattutto, in grado di riportare la pioggia sulle regioni centrali italiane, ad oltre un mese e mezzo dall’ultimo episodio.
Questo scenario non tiene però conto di un possibile guastafeste: l’anticiclone subtropicale africano, così ben radicato sull’Italia meridionale e sulla Tunisia da poter impedire, perfino sulle nostre zone, effetti precipitativi di una qualche consistenza.
Sarà una sfida durissima, il cui vincitore, quasi sicuramente, conosceremo solo in tempo reale. A parte queste considerazioni tecniche, però, l’uomo della strada si accorgerà del cambiamento di massa d’aria, con molte nubi, un forte calo termico e, forse, qualche temporale proprio nella domenica consacrata ai Ceri di Gubbio ed a tante cerimonie familiari.
Mappa della situazione in quota domenica sull’Europa secondo il modello GFS:

Geopotenziale e temperatura in quota sull’Italia, stessa ora, secondo UKMO
