Pagina 1 di 1
 
 

Messaggio La siccità del 3.800 a.C.

#1  burjan Lun 27 Set, 2010 23:20

Ci sono punti di svolta del cambiamento climatico, nella storia, che ormai fanno parte della cultura storica diffusa. Eventi come la Piccola Età Glaciale o l’Optimum Climatico Medievale sono noti, se non al grande pubblico, almeno ad una rilevante platea di lettori ed appassionati.

Tuttavia, la virata verso il caldo secco impressa dalla circolazione globale alle medie latitudini, verso il 3800 a.C., rischia di essere uno degli eventi più decisivi di tutta la storia dell’umanità. Vediamo di ripercorrerlo, per sommi capi.

In quell’epoca, l’agricoltura si era saldamente insediata nel Medio Oriente ed in gran parte dell’Europa. Un regime precipitativo soddisfacente e regolare consentiva una modalità di insediamento diffusa, lungo le grandi aste fluviali; molti piccoli e medi villaggi popolavano soprattutto le pianure dell’Europa centrale, del Tigri e dell’Eufrate, della Valle del Nilo. La più avanzata civiltà dell’epoca era forse quella diffusa in Bulgaria e Romania, che ci ha lasciato straordinarie testimonianze a livello metallurgico, ceramico, di organizzazione del territorio (cultura di Karanovo III).

Non erano ancora nate le grandi città, non erano nati gli Stati, gli imperi: forse, molto semplicemente, perché non servivano.

Nelle steppe dell’attuale Ucraina e lungo il Volga, popolazioni numerose di pastori, identificate con la cosiddetta cultura di Serednji Stog, di Michajlovka e  e poi di Yamna, vivevano tranquille pascendo i loro armenti in pascoli immensi e sempre verdeggianti. La loro lingua, nata forse da un incrocio fra quella pre-pre-semitica degli agricoltori mediorientali e quella uralo-altaica dei cacciatori-raccoglitori del nord, aveva da circa 1000 anni acquisito caratteri assolutamente propri e particolari. I loro usi erano violenti e maschilisti: armati di lance, martelli da battaglia, archi e frecce, costituivano una temibile forza militare. Seppellivano i loro capi, con tutte le loro ricchezze, in grandi tumuli chiamati in russo “kurgan”. Ma i loro contatti coi vicini coltivatori restavano in prevalenza pacifici.

Poi, intorno al 3.800, qualcosa cambiò. Il clima divenne più secco, tendenza che influenzò tutta l’Asia sud-occidentale e le regioni del Mediterraneo orientale per oltre mille anni. L’irradiazione solare diminuì in tutto il mondo: il fenomeno è ben documentato dagli anelli di crescita degli alberi datati al radiocarbonio, dall’analisi delle carote di sedimenti, ma anche da rilevamenti fatti in luoghi molto distanti, come la California meridionale. Simili cambiamenti sono causati dall’alterazione dell’angolo di rotazione della Terra rispetto al Sole, che determina la quantità di radiazione che raggiunge la superficie del nostro pianeta.

In brevissimo tempo, il monsone sud-occidentale, con le sue piogge estive, si indebolì e si spostò a Sud. Le precipitazioni scarseggiavano, iniziavano più tardi e finivano molto prima. Ormai, in gran parte del Medio Oriente e dell’Europa centromeridionale, per coltivare la terra non bastava attendere la pioggia. Bisognava irrigare.
Gli scavi archeologici testimoniano che, nel Medio Oriente, molte persone abbandonarono i villaggi per confluire in insediamenti sempre più grandi, in grado di eseguire e controllare vasti lavori idraulici. Questi insediamenti si concentrarono laddove i canali principali si diramavano dal fiume. Si trattò di un cambiamento improvviso, violento. Nel giro di due secoli, l’aspetto della Mesopotamia cambiò totalmente. Mentre il Nord si inaridiva,tutto il settore meridionale non fu più allagato sistematicamente dai fiumi, si drenò naturalmente e divenne adatto all’insediamento.

Verso il 3.500 a.C., nasceva così la prima città del mondo: Uruk, in Sumeria. Per dare un’idea delle dimensioni: 3x2,5 chilometri, oltre il doppio dell’Atene classica, appena la metà della Roma dei Cesari, una popolazione stimata di 250.000 abitanti, una città che nel 2.900 a.C. si presentava cinta da una cerchia di mura lunga 9 (nove) chilometri. Le sue colonie si spingevano fino all’Anatolia ed all’interno dell’attuale Iran. Contemporaneamente, ad Uruk veniva inventata la scrittura.

Non basterebbe un’enciclopedia, per raccontare le meraviglie della civiltà sumerica: qui basti evidenziare come essa emerga di colpo, come spinta da una drammatica necessità, più che dalle normali dinamiche dell’evoluzione sociale ed economica. Su questo, storici anche non avvezzi a considerare le dinamiche climatiche concordano in pieno.

Se nel Medio Oriente la siccità faceva rifluire gli agricoltori entro le grandi città ed al servizio dei re-sacerdoti, in Occidente le cose andavano in modo ancor più traumatico.

Molto probabilmente, l’inaridimento dei pascoli costrinse le tribù Yamna a cercare altre terre; ed in questo processo, essi entrarono direttamente in competizione con le culture agricole sedentarie poste più a Sud, apprendendone al contempo le tecniche.

L’archeologia ci rivela che, poco dopo il 3.800 a.C., l’intera civiltà di Karanovo III fu spazzata via da un’invasione di pastori nomadi provenienti da nord. Nella stessa epoca nascono, sulle sponde del Mar Nero e nelle steppe ucraine, culture stavolta miste, agricolo-pastorali. Intorno al 3.500 a.C. l’antica unità della lingua indoeuropea delle tribù Yamna si interrompe: le punte più avanzate dell’espansione, dopo aver distrutto la civiltà di Karanovo, passano il Bosforo e migrano in Anatolia, dove molti secoli dopo daranno vita alla prima civiltà indoeuropea passata alla storia: quella ittita.

Nei secoli seguenti, il processo di inaridimento, però, non si arresta. Ormai, i popoli dell’ascia da combattimento hanno imparato la lezione, e si impadroniscono velocemente dei grandi spazi della steppa. Nel cruciale periodo che segue l’inizio della grande siccità, il loro influsso si diffonde fino a tutto il bacino del Danubio ed alla penisola balcanica. I linguisti affermano che è proprio alla fine del IV millennio a.C. che si rompe definitivamente l’unità linguistica degli indoeuropei e si iniziano a formare i gruppi del cosiddetto insieme europeo: germanici, celtici, baltici, slavi, traci, etc. Nelle steppe originarie restano gli antenati dei greci (partiranno verso il 2.300 a.C), degli iraniani e degli indiani (partiti verso il 2.000 a.C).

Nel 2.900 a.C. si può dire che l’indoeuropeizzazione di gran parte dell’Europa sia compiuta. Le culture neolitiche, matriarcali, agricole e tendenzialmente pacifiche, sono distrutte o restano come sfondo, spesso inconsapevole, delle nuove credenze. La cultura della Ceramica a Cordicella si diffonde dalle Alpi al Baltico, dalla Francia all’Ucraina, e mostra un’unità ideologica e di cultura materiale stupefacente. Sembra che un unico popolo, o meglio, un’unica ideologia, abbia piallato l’Europa sotto un unico rituale funerario, una unica concezione delle credenze religiose, un unico stile ceramico, una pressoché identica cultura materiale. Gli oscuri secoli delle invasioni dei popoli delle steppe hanno in qualche modo creato l’Europa che conosciamo ancora oggi, sotto la spinta incalzante di uno dei più significativi cambiamenti climatici che la storia abbia mai conosciuto.

Gli indoeuropei nel 3.500 a.C.:
ie5500bp

nel 2.500 a.C:
ie4500bp

ed, infine, nel 1.500 a.C.:
ie3500bp

I magnifici ornamenti di mattoni colorati ("riemchen")  dei templi della prima Uruk urbana (strato IV a)
temple2

Temperatura delle carote glaciali groenlandesi negli ultimi 8.000 anni. Notare il colpo di freddo della metà del IV millennio a.C:

 immagine_1285624696_900699

BIBLIOGRAFIA:

Brian Fagan, La lunga estate, Torino, 2005
Francisco Villar, Gli indoeuropei e le origini dell'Europa, Bologna, 1997
Giovanni Pettinato, I Sumeri, Milano, 2005
Storia d'Europa, vol. 2 tomo I, Preistoria e antichità, Torino, 1994.
 




____________
Il dono della previsione è far comprendere quanto sia perfettamente inutile dare una risposta alle domande sbagliate (Ursula Le Guin)
 
Ultima modifica di burjan il Mar 28 Set, 2010 00:02, modificato 6 volte in totale 
avatar
italia.png burjan Sesso: Uomo
Luisito
Contributor
Contributor
 
Utente #: 5
Registrato: 16 Apr 2005

Età: 58
Messaggi: 8559
138 Punti

Preferenza Meteo: Freddofilo

Stazione Meteo: Nessuna

Località: Foligno - periferia sud - 219 m.s.l.m

2 utenti hanno apprezzato questo messaggio •  Condividi
  • Torna in cima Vai a fondo pagina
 


Messaggio Re: La siccità del 3.800 a.C.

#2  andrea75 Lun 27 Set, 2010 23:26

Un libro di storia umano! Grande Luis! Letto tutto d'un fiato!
 




____________
Facebook: lineameteo - Twitter: @lineameteo

big

Stazione meteo di San Mariano (PG)
Dati meteo in tempo reale
http://sanmariano.lineameteo.it
 
avatar
italia.png andrea75 Sesso: Uomo
Andrea
Presidente
Presidente
 
Utente #: 2
Registrato: 31 Mar 2005

Età: 49
Messaggi: 45081
3592 Punti

Preferenza Meteo: Freddofilo

Stazione Meteo: LaCrosse WS2300

Località: San Mariano (PG) - 290 mt.

  Condividi
  • Torna in cima Vai a fondo pagina
 

Messaggio Re: La siccità del 3.800 a.C.

#3  burjan Lun 27 Set, 2010 23:34

andrea75 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Un libro di storia umano! Grande Luis! Letto tutto d'un fiato!


Grazie! Ora sto cercando di completarlo con mappe, illustrazioni e bibliografia. Vediamo se ne esce qualcosa di carino.
 




____________
Il dono della previsione è far comprendere quanto sia perfettamente inutile dare una risposta alle domande sbagliate (Ursula Le Guin)
 
avatar
italia.png burjan Sesso: Uomo
Luisito
Contributor
Contributor
 
Utente #: 5
Registrato: 16 Apr 2005

Età: 58
Messaggi: 8559
138 Punti

Preferenza Meteo: Freddofilo

Stazione Meteo: Nessuna

Località: Foligno - periferia sud - 219 m.s.l.m

  Condividi
  • Torna in cima Vai a fondo pagina
 

Messaggio Re: La siccità del 3.800 a.C.

#4  riccardodoc80 Mar 28 Set, 2010 08:21

Molto molto interessante Burjan!  
 




____________
Sito: http://www.meteocappuccini.it

big

Facebook: lineameteo - Twitter: @lineameteo
 
avatar
italia.png riccardodoc80 Sesso: Uomo
riccardo
Contributor
Contributor
Staff Rete Meteo
Socio Sostenitore
 
Utente #: 54
Registrato: 08 Mag 2005

Età: 44
Messaggi: 6954
50 Punti

Preferenza Meteo: Indifferente

Stazione Meteo: Davis Vantage Pro2

Località: Orte (VT) (233m)

  Condividi
  • Torna in cima Vai a fondo pagina
 

Messaggio Re: La Siccità Del 3.800 A.C.

#5  snow96 Mar 28 Set, 2010 09:09

Complimenti, sempre interessanti questi post storici!!!  
 




____________
Stazione meteo Padova: http://www.lineameteo.it/stazioni.php?id=1862
Stazione meteo Spoleto: http://www.lineameteo.it/stazioni.php?id=1867
 
avatar
italia.png snow96 Sesso: Uomo
Marco
Contributor
Contributor
 
Utente #: 4
Registrato: 15 Apr 2005

Età: 49
Messaggi: 5817
542 Punti

Preferenza Meteo: Indifferente


Località: Tresché Conca (1100 m) - Spoleto (405 m)

  Condividi
  • Torna in cima Vai a fondo pagina
 

Messaggio Re: La Siccità Del 3.800 A.C.

#6  Mex71 Mar 14 Ago, 2012 15:00

molto interessante questo articolo che dimostra come anche in passato ci siano state variazioni climatiche repentine notevoli che seppure a prima vista potevano sembrare catastrofiche poi hanno addirittura portato a una sensibile evoluzione dell'umanità in questo caso con la creazione delle prime città...
dal grafico inoltre risulta come il riscaldamento attuale rimane ancora entro i limiti di quelli avvenuti in passato quando l'influenza dell'uomo sul clima era praticamente nulla, ed ora veniamo da alcuni secoli (quelli della PEG) che sono stati i più freddi dall'ultima grande era glaciale
Ora viene da chiedersi: come facevano i nostri antenati a resistere a un clima così tanto più caldo che già ora ci crea tanti problemi?
Beh ovviamente si era di meno, si viveva meno a lungo (difficilmente si diventava vecchi a causa di guerre e malattie in gran parte incurabili) ma forse ci si adattava meglio essendo la società meno evoluta e delicata rispetto a certe situazioni ambientali, ora la modernità ci ha abituato a tante comodità e come queste vengono a mancare ci lamentiamo più facilmente che in passato... una volta si viveva lo stesso senza condizionatori ventilatori frigoriferi, certo la vita era più dura ma si tirava avanti uguale tanto che l'umanità invece di estinguersi si è al contrario straordinariamente evoluta
Ecco per me l'evenutale decisiva influenza dell'uomo sul clima non può che partire non dall'inizio dell'era industriale, ma dal secondo dopoguerra con una eccezionale esplosione demografica e di sviluppo industriale anche in paesi che prima erano molto più poveri e arretrati, un esempio su tutti la Cina che ora rappresenta quasi UN QUARTO dell'intera umanità ed è una delle nazioni, anzi probabilmente la nazione più inquinante del pianeta e lo sarà sempre di più in futuro
Io non sono né un serrista antropico convinto, né un negazionista di ciò, ma semplicemente un dubbista, e ritengo che l'attuale modifica del clima possa rientrare ancora nell'ambito di una naturale variazione come tante avvenute in passato (una certa forzante umana attualmente c'è sicuramente, ma in quale percentuale??), forse tra qualche decennio si potranno sciogliere gli ultimi residui dubbi, ma quel che è certo è che bisogna già iniziare a modificare il nostro stile di vita per adattarlo a questo evidente cambiamento e per porre almeno un freno a questa corsa verso il riscaldamento palesatasi sopratutto negli ultimi decenni (dagli anni 80 in poi pur con qualche incertezza ogni tanto...)
 



 
avatar
blank.gif Mex71 Sesso: Uomo
Esperto
Esperto
 
Utente #: 1298
Registrato: 14 Ago 2012

Età: 53
Messaggi: 514
50 Punti

Preferenza Meteo: Freddofilo

Stazione Meteo: Davis Vantage Vue

Località: Ancona

  Condividi
  • Torna in cima Vai a fondo pagina
 

Messaggio Re: La Siccità Del 3.800 A.C.

#7  and1966 Mar 14 Ago, 2012 15:32

Grande Luisito, comincia a pensare ad un libro dove raccogli questi post, che tra l' altro, come dice Andri, si leggono pure benissimo ... complimenti davvero!  
 




____________
" Intra Tupino e l'acqua che discende
del Colle Eletto dal beato Ubaldo,
fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
 
avatar
blank.gif and1966 Sesso: Uomo
Moderatore
Moderatore
 
Utente #: 364
Registrato: 02 Feb 2008

Età: 58
Messaggi: 13181
3435 Punti

Preferenza Meteo: Freddofilo

Stazione Meteo: Nessuna

Località: Mariano C. (CO) - 260 slm

  Condividi
  • Torna in cima Vai a fondo pagina
 

Messaggio Re: La siccità del 3.800 a.C.

#8  Francesco Mar 14 Ago, 2012 15:32

Grandissimo!! Nono ho parole!!!
Troppo interessante!

Voglio il proseguo...

 
 




____________
*************************************
Consulenze informatiche.
www.it-next.it
www.perugiameteo.it

Facebook: lineameteo - Twitter: @lineameteo
 
avatar
indonesia.png Francesco Sesso: Uomo
Francesco
Vice Presidente
Vice Presidente
 
Utente #: 3
Registrato: 31 Mar 2005

Età: 51
Messaggi: 15851
3323 Punti

Preferenza Meteo: Freddofilo

Stazione Meteo: LaCrosse WS2350

Località: Perugia - Conservoni - 550 mt.

  Condividi
  • Torna in cima Vai a fondo pagina
 

Messaggio Re: La siccità del 3.800 a.C.

#9  burjan Mar 14 Ago, 2012 21:22

Francesco ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Grandissimo!! Nono ho parole!!!
Troppo interessante!

Voglio il proseguo...

 


Mi fa un gran piacere che vi siate ricordati di questa vecchia ricerca. Per che tipo di prosieguo optate?
 



 
avatar
italia.png burjan Sesso: Uomo
Luisito
Contributor
Contributor
 
Utente #: 5
Registrato: 16 Apr 2005

Età: 58
Messaggi: 8559
138 Punti

Preferenza Meteo: Freddofilo

Stazione Meteo: Nessuna

Località: Foligno - periferia sud - 219 m.s.l.m

  Condividi
  • Torna in cima Vai a fondo pagina
 

Messaggio Re: La siccità del 3.800 a.C.

#10  burjan Dom 01 Dic, 2013 17:23

http://www.corriere.it/cultura/13_d...1047c7ece.shtml
 




____________
Il dono della previsione è far comprendere quanto sia perfettamente inutile dare una risposta alle domande sbagliate (Ursula Le Guin)
 
avatar
italia.png burjan Sesso: Uomo
Luisito
Contributor
Contributor
 
Utente #: 5
Registrato: 16 Apr 2005

Età: 58
Messaggi: 8559
138 Punti

Preferenza Meteo: Freddofilo

Stazione Meteo: Nessuna

Località: Foligno - periferia sud - 219 m.s.l.m

  Condividi
  • Torna in cima Vai a fondo pagina
 


Pagina 1 di 1
 


NascondiQuesto argomento è stato utile?
Condividi Argomento
Segnala via email Facebook Twitter Windows Live Favorites MySpace del.icio.us Digg SlashDot google.com LinkedIn StumbleUpon Blogmarks Diigo reddit.com Blinklist co.mments.com
technorati.com DIGG ITA linkagogo.com meneame.net netscape.com newsvine.com yahoo.com Fai Informazione Ok Notizie Segnalo Bookmark IT fark.com feedmelinks.com spurl.net
Inserisci un link per questo argomento
URL
BBCode
HTML
NascondiArgomenti Simili
Argomento Autore Forum Risposte Ultimo Messaggio
No Nuovi Messaggi A proposito di medie pluviometriche e di s... Fili Meteocafè 13 Mar 07 Nov, 2017 00:23 Leggi gli ultimi Messaggi
zeppelin
No Nuovi Messaggi Il vostro maggior periodo di siccità! riccardodoc80 Meteocafè 21 Ven 02 Set, 2011 11:35 Leggi gli ultimi Messaggi
mondosasha
No Nuovi Messaggi Ambiente: Rapporto Ue su siccità e carenz... burjan Ambiente & Tecnologia 0 Mar 07 Apr, 2009 11:28 Leggi gli ultimi Messaggi
burjan