Inverno 2018 che ha latitato nella sua fase potenzialmente migliore, ma che ha deciso di riprendersi i giorni persi a Gennaio prolungandosi fino ad oltre l'equinozio. I prossimi 3 giorni saranno pienamente invernali e anche successivamente non sembra che la primavera possa prendere piede facilmente, anzi.
Quadro europeo estremamente perturbato e freddo per il periodo,
Dal satellite si notano bene, a ovest, la depressione figlia del gelido nocciolo artico-continentale che ha investito il centro-nord Europa nei giorni scorsi e che si appresta ad entrare nel mediterraneo da Ovest,
mentre a Nord, è ben evidente il fronte artico che scende rapidamente di latitudine; entrambi andranno ad investirci simultaneamente, generando un'intensa fase di maltempo invernale sulle nostre regioni.
Situazione sinottica molto complessa; l'approccio del ciclone da ovest vedrà un fronte caldo, incalzato alle spalle dal fronte freddo risalire le zone tirreniche, con movimento S-SW-N-NE,propagandosi a tutte le regioni centrali entro il tardo pomeriggio.
Precipitazioni che investiranno prima le zone occidentali e meridionali della regione e che diverranno diffuse in serata. l'arrivo del fronte artico genererà un fronte occluso, la neve cadrà copiosa in Appennino dapprima a quote di 500-600m, per scendere fino alla pedemontana entro la mezzanotte, situazione similare su Eugubino ed alto Tevere o con breve ritardo del calo termico rispetto alle zone più orientali. Ritardo che sembra sarà più sensibile sulla fascia centrale e occidentale del territorio regionale, in serata la
QN si attesterà oltre i 600m, in calo fino ai 300-400m nelle primissime ore di Mercoledì, quando però le precipitazioni potrebbero tendere ad esaurirsi; c'è da sperare che il fronte occluso abbia la persistenza necessaria per far perdurare le precipitazioni fino al mattino anche ad ovest del Tevere.
Il resto della giornata di Mercoledì vedrà il graduale concentrarsi delle precipitazioni nevose sull'area orientale della regione.
Nelle ore serali e notturne la
QN scenderà ulteriormente, nevicate da sfondamento potrebbero spingersi più ad ovest e fino in prossimità del piano,