#1 melelao Lun 18 Gen, 2016 15:59
La deriva orientale è diventata una costante di questo inverno, ci si limita a qualche sbuffo freddo da N/E ma a livello precipitativo è una miseria
sì, però è anche vero che ci andrebbe di lusso, in confronto al rischio (concretissimo) di vederci piombare addosso l' HP da Ovest con termiche di +5° a 850hPa.
Così ci sarebbero precipitazioni scarsissime, è vero, ma come dice Zerogradi avremmo una settimana/10gg di freddo invernale serio. Butta via... 
Si si carte buone.... per la salata!!!! 
non so cosa sia la "salata", ma su questo ha ragione Andrea... il caldo non va bene, il freddo non va bene se non nevica... se pretendiamo di avere ogni inverno 15gg di freddo e neve, meglio andare a vivere altrove
io mi lamentavo giorni fa quando veniva visto un subitaneo rialzo termico dopo sole 72h di freddo. Ma se le carte restassero quelle di oggi (GFS06z), con un lungo periodo sotto-media, non mi lamenterei affatto.. 
Da non umbro vivente in Umbria ho imparato cosa è, cosa rappresenta e come si fa (in modo molto artigianale) la salata...(nulla a che vedere con l'arte norcina beninteso  )...però è molto interessante la tua affermazione sul fatto di non aspettarsi 15 gg di freddo e neve in queste zone d'inverno....ora capisco come abbiamo la percezione diversa del tempo in estate e (in modo molto minore) in inverno e dei tempi (sopratutto quelli andati  )....d'accordo sulla neve...ma è cosi' impossibile avere freddo per tutta la stagione invernale in Umbria? da me c'è una mimosa fiorita già da 15 giorni ...mi sembra che fino a qualche annetto fa ciò era improponibile....o forse sono io che ho effettivamente aspettative diverse e penso che sia naturale avere massime max 3° per diversi giorni a gennaio senza definirlo evento.
Tutto questo senza voler polemizzare assolutamente ....giusto per avere qualche ragguaglio per un non nativo umbro come me.
ciao e grazie in anticipo a chi potrà e vorrà rispondere. 
Per avere 15 gg di freddo ininterrotto devi cambiare regione secondo me: io sono umbro (anche se da 10 anni vino altrove) e non mi è mai capitato di assistere a una fase fredda così prolungata eccezion fatta, forse, per il 2005 (ma è un'eccezione appunto). Come si è ripetuto qualche giorno fa, la media delle massime, nelle zone di pianura umbre è di circa +10°C, togli un paio di gradi per le località collinari. Avere massime di +3°C è possibile (fa parte della normale variazione delle temperature), ma allo stesso tempo è normale avere +15°C con lo scirocco a palla.
Sebbene ondate di freddo siano possibili (con diversi livelli di intensità a seconda degli anni) e, a cadenza pluridecennale, possano anche risultare molto forti (nel 1929 e nel 1956 gli oliveti situati alle quote più basse subirono forti danni a causa delle gelate da inversione, fino a -15°C, anni comunque dove anche a Roma si scese a -10°C e oltre) sono spesso inframezzate da periodi di più miti. Ma un discorso analogo si può fare un po' per tutta l'Italia peninsulare.
Ovviamente si dibatte molto sul fatto che una volta "facesse più freddo": io sono agnostico in proposito e tendo a pensare che molto spesso si soffra di memoria selettiva. Tempo fa, per lavoro (modello per prevedere le rese dei cereali), ho dovuto fare un'analisi dell'andamento climatico in tre stazioni meteo rappresentative del Nord (Verona), Centro, (Roma) e Sud (Brindisi) degli ultimi 60 anni. Ne è venuto fuori che le temperature medie sono aumentate, così come le ondate di calore estive. Al contrario i giorni di gelo intenso sono diminuiti. Ma attenzione: la variazione (in un senso e nell'altro) è stata relativamente modesta a Roma e Brindisi, mentre è stata molto pronunciata a Verona, come se il clima padano si fosse "mediterraneizzato".
Sulle mimose in fiore: la pianta in questione è a fioritura invernale e non ha bisogno di fabbisogno di freddo (passare tot ore al di sotto di una certa temperatura per fiorire): quindi se fa abbastanza caldo fiorisce. Non è la prima volta che si assiste a una fioritura precoce (in genere metà febbraio), certo è insolito. Però niente di "apocalittico" neanche qui. Non ci piove, comunque, che se la pianta ha fiorito è perché - nelle settimane scorse - la temperatura è stata elevata.
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Ultima modifica di melelao il Lun 18 Gen, 2016 16:02, modificato 1 volta in totale
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#2 melelao Lun 18 Gen, 2016 16:23
Grazie a tutti per le risposte...ho capito....in effetti io ho vissuto in provincia di Pavia dal 1971 al 1998 stabilmente e per motivi familiari passavo diverso tempo in Friuli e Veneto... la mia memoria storica del freddo in inverno è basata in quel periodo in quei luoghi...onestamente pensavo che in fascia collinare attorno ai 500 m precedentemente a questo periodo in Umbria faceva + feddo. Scusate l'OT
Comunque considera che conta anche la posizione orografica... Località poste sull'Appennino come Gualdo Tadino, Gubbio, Norcia, Cascia, a parità di altitudine con San Venanzo sono sensibilmente più fredde. Come si evince anche dalla vegetazione piuttosto diversa.
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#3 zeppelin Lun 18 Gen, 2016 16:44
Comunque considera che conta anche la posizione orografica... Località poste sull'Appennino come Gualdo Tadino, Gubbio, Norcia, Cascia, a parità di altitudine con San Venanzo sono sensibilmente più fredde. Come si evince anche dalla vegetazione piuttosto diversa. 
Sulla vegetazione scusa ma ho grossi dubbi. I Lecci in Appennino (basta vedere quando si sale da Foligno verso Colfiorito) sono addirittura più che nelle zone occidentali dell'Umbria, per una questione anche di terreno calcareo. Ma la differenza con i luoghi che dici tu (giustamente "orografica")) la fa più che altro il fatto che stanno in vallate o altopiani, mentre San Venanzo è in cima a un poggio. A parità di posizione non è che ci siano tante differenze tra ovest ed est regionale, ad esempio la Valdichiana (per non parlare della Valnestore dove stanno Piegaro e Tavernelle) tra qua e Arezzo è mediamente leggermente più fredda della valle Umbra tra Perugia, Foligno e Marsciano, dove tra l'altro, tornando alla vegetazione, ci sono degli oliveti da paura sulle basse pendici assolate del Subasio che sono una vera bellezza!
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#4 snow96 Lun 18 Gen, 2016 18:12
Per avere 15 gg di freddo ininterrotto devi cambiare regione secondo me: io sono umbro (anche se da 10 anni vino altrove) e non mi è mai capitato di assistere a una fase fredda così prolungata eccezion fatta, forse, per il 2005 (ma è un'eccezione appunto). Come si è ripetuto qualche giorno fa, la media delle massime, nelle zone di pianura umbre è di circa +10°C, togli un paio di gradi per le località collinari. Avere massime di +3°C è possibile (fa parte della normale variazione delle temperature), ma allo stesso tempo è normale avere +15°C con lo scirocco a palla.
Sebbene ondate di freddo siano possibili (con diversi livelli di intensità a seconda degli anni) e, a cadenza pluridecennale, possano anche risultare molto forti (nel 1929 e nel 1956 gli oliveti situati alle quote più basse subirono forti danni a causa delle gelate da inversione, fino a -15°C, anni comunque dove anche a Roma si scese a -10°C e oltre) sono spesso inframezzate da periodi di più miti. Ma un discorso analogo si può fare un po' per tutta l'Italia peninsulare.
Ovviamente si dibatte molto sul fatto che una volta "facesse più freddo": io sono agnostico in proposito e tendo a pensare che molto spesso si soffra di memoria selettiva. Tempo fa, per lavoro (modello per prevedere le rese dei cereali), ho dovuto fare un'analisi dell'andamento climatico in tre stazioni meteo rappresentative del Nord (Verona), Centro, (Roma) e Sud (Brindisi) degli ultimi 60 anni. Ne è venuto fuori che le temperature medie sono aumentate, così come le ondate di calore estive. Al contrario i giorni di gelo intenso sono diminuiti. Ma attenzione: la variazione (in un senso e nell'altro) è stata relativamente modesta a Roma e Brindisi, mentre è stata molto pronunciata a Verona, come se il clima padano si fosse "mediterraneizzato".
Sulle mimose in fiore: la pianta in questione è a fioritura invernale e non ha bisogno di fabbisogno di freddo (passare tot ore al di sotto di una certa temperatura per fiorire): quindi se fa abbastanza caldo fiorisce. Non è la prima volta che si assiste a una fioritura precoce (in genere metà febbraio), certo è insolito. Però niente di "apocalittico" neanche qui. Non ci piove, comunque, che se la pianta ha fiorito è perché - nelle settimane scorse - la temperatura è stata elevata.
Grazie a tutti per le risposte...ho capito....in effetti io ho vissuto in provincia di Pavia dal 1971 al 1998 stabilmente e per motivi familiari passavo diverso tempo in Friuli e Veneto... la mia memoria storica del freddo in inverno è basata in quel periodo in quei luoghi...onestamente pensavo che in fascia collinare attorno ai 500 m precedentemente a questo periodo in Umbria faceva + feddo. Scusate l'OT
Si, in aggiunta a quanto già detto da Melelao appunto, ti confermo che molto dipende anche dalla posizione orografica della collina. San Venanzo non lo conosco, ma vedo le segnalazioni da Porano che è andata sotto zero la prima volta 3 gg fa. Al contrario Spoleto, a 400 m, è andata sotto già diverse volte nella fase mite, seppur di poco, perché è molto più soggetta a inversioni.
Per quanto riguarda il confronto con la Pianura Padana, io ho fatto il tuo percorso inverso: mi sono trasferito a Vicenza nel 2006 ... e speravo facesse più freddo!
Dei mitici nebbioni padani ho vissuto solo il ricordo dei vicentini, ne ho visti veramente pochi. Le temperature minime non le trovo particolarmente basse, anzi. Ho notato che c'è una tremenda inerzia termica e prima di andare giù per irraggiamento ce ne vuole. Spesso mi capita di riscontrare minime più basse a Spoleto che non a Vicenza.
E' invece abbastanza più freddo di giorno, prevalentemente per nebbia (non nebbione) o foschia. Ma se non c'è la nebbia, anche in questo caso, le differenze sono più esigue.
Sai qual'è l'unica vera grande differenza della PP rispetto alle colline del centro: le sciroccate. La cosa bella (per me) è che qui in PP si sentono molto meno. Passano sopra al lago fresco/freddo della PP e le T in pianura si mantengono moderatamente basse. Ma basta salire di 100 m, tipo sui colli Berici o Euganei per trovare T simili a quelle del centro Italia. Certo, la latitudine conta, quindi qualche grado in meno c'è.
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#5 snow96 Mar 19 Gen, 2016 08:15
ragazzi per quanto interessante sia l'argomento, cerchiamo di rimanere on-topic. Ci sono innumerevoli sezioni dove parlare di questo argomento  grazie!
Tornando a noi, GFS18z migliorano l'impianto generale, ma manca sempre 30 pe fa 31... quel bubbone gelido sembra ad un passo da noi...ma rimane sempre lì! 
Tu che sei capace, sposti la discussione in zona congrua? Vorrei scrivere altre robe in merito. Grassssssie!
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#6 Poranese457 Mar 19 Gen, 2016 08:33
ragazzi per quanto interessante sia l'argomento, cerchiamo di rimanere on-topic. Ci sono innumerevoli sezioni dove parlare di questo argomento  grazie!
Tornando a noi, GFS18z migliorano l'impianto generale, ma manca sempre 30 pe fa 31... quel bubbone gelido sembra ad un passo da noi...ma rimane sempre lì! 
Tu che sei capace, sposti la discussione in zona congrua? Vorrei scrivere altre robe in merito. Grassssssie!
Campa cavallo!!!
Vai polentone, c'ho pensato io, è un po' rattoppato ma non avevo tempo per far di meglio.... mo potete sbizzarrirvi senza freno alcuno
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#8 daredevil71 Mar 19 Gen, 2016 08:57
Aggiungo che ho vissuto esperienze simili a quelle dell'amico melelao...quindi con temperature abbondantemente sotto zero d'inverno....solo un pochino + a ovest....di qualche 50/100 km.
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#9 snow96 Mar 19 Gen, 2016 10:46
In effetti è bene fare distinzione fra la pianura Padano-Veneta (diciamo a est di Verona) e quella occidentale e la cosiddetta bassa, che sono senz'altro più fredde. Mantova poi ... la nebbia ci nasce!
Se vediamo in Wiki i dati di Spoleto (ENEA) e quelli di Vicenza (Aeronautica) (medie 61-90 che sono disponibili per entrambi) vediamo che gennaio differisce di appena 1°.
Spoleto max 7,2 min -0,9
Vicenza max 6,3 min -1,8
In febbraio lo scarto è quasi trascurabile.
Spoleto max 9,4 min 0,1
Vicenza max 9,0 min 0,0
Sulla stagione invernale la situazione è questa:
Spoleto max 8,4 min -0,1 media 4,15
Vicenza max 7,0 min -0,9 media 3,05
1° di differenza ....
Se poi mi riallaccio all'analisi di Melelao che vede un aumento termico più marcato in PP che non nell'Italia peninsulare nell'ultimo periodo (secondo me prevalentemente dovuto alla riduzione drastica della nebbia), non mi meraviglierei di avere oggi un gap Spoleto-Vicenza praticamente irrilevante.
La differenza con la bassa padana va ricercata non tanto nella quota (comunque irrisoria), quanto nella vicinanza al mare, alla minore resistenza del cuscino padano, alla minore presenza di nebbie e a una ventosità maggiore (seppur scarsa).
Melelao, come mai Spoleto è così fredda? Perché è in collina, ma in fondo a un cul de sac. C'è poco vento, soprattutto con irruzioni da NE. Mentre nel resto dell'Umbria scoperchia i coppi, a Spoleto c'è vento moderato. Quando nel resto dell'Umbria permane la brezza rovina-minime a Spoleto c'è calma piatta.
Forse un minimo è dovuto anche al fatto di avere una modesta catena montuosa a sud, ma ho forti dubbi in merito.
Ultima modifica di snow96 il Mar 19 Gen, 2016 10:57, modificato 2 volte in totale
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