Come preannunciato proverò a spiegare come realmente funzionano le interazioni fra i piani isobarici del
VP, specie tra VPT e
VPS.
Il CONDIZIONAMENTO da stratosfera non esiste come forzante in grado di incidere, in maniera direttamente proporzionale alla sua forza, esiste come INFLUENZA, ma esiste, SEMPRE, in qualunque situazione di forza o debolezza del
VPS ... nei paper scientifici si trova descritta per le fasi EXTREME (strong/weak) perché quella che è la "normale" ingerenza delle vorticità potenziali stratosferiche sulle vorticità troposferiche, diventa percentualmente importante nei grandi vortici che riescono a sincronizzarsi con vorticità analoghe in troposfera.
In pratica, la stratosfera NON PUO' influire sulla troposfera in senso generale, ha gradiente termico inverso e densità enormemente inferiore, è la troposfera che con le sue azioni Rossby (onda negativa e onda positiva di risposta) trasmette quantità di moto e calore verso la stratosfera.
Nei vortici non c'è trasmissione di calore, un vortice è una "depressione" nell'aria, lo dovete immaginare come un’avvallamento semisferico in un altopiano (per es la tropopausa) ... QUINDI un vortice forte stratosferico va a incidere sulla tropopausa con una ansa depressa e questa ovviamente avrà un qualche tipo di ingerenza con ciò che accade sotto, specie nelle fasi in cui le anse “combaciano” con i grandi vortici troposferici… ecco dove sta il “condizionamento", è una ingerenza nell'equilibrio della tropopausa ... ma ciò avviene sempre, per ogni vortice, anche nel caso di
VP weak estremo, sono le due vorticità a creare trasmissione attraverso la tropopausa in caso di sincronizzazione con vorticità troposferiche.
Allora uno Extreme strong vortex event avviene quando abbiamo un
VPS estremo e con asse centrale, e l'ansa in tropopausa va a sincronizzarsi con vorticità troposferica… questo dunque può avvenire solo centralmente o molto vicino al Polo geografico, perché i vortici dislocati dal centro non sono stabili, oscillano e si muovono, creando attriti e intercicloni, e solo temporaneamente possono “combaciare” con influenze da
VPS…
Di norma infatti accade che NON c'è sincronismo perché gli attriti che ci sono in troposfera non consentono un vortice polare stabile…
Insomma, spero si capisca almeno qualcosa; in pratica condizionamento teorico esiste sempre, le vorticità sono veicoli di "connessione" tropo-strato. Gli studi menzionano le fasi estreme in cui le vorticità diventano sincroniche per lungo tempo, vuol dire flussi molto anomali negativi su tutta la fascia tropo-stratosferica ... non è facile, le cose dipendono da tanti fattori e molti sono anche casuali, come trova la trasmissione di un onda trasmettendosi in strato, come stanno fluendo i flussi in strato .. molto difficile , ma penso che a grandi linee possiate intuire come possano agire i moti caotici sui vari piani, e come sommariamente avvolte possano allinearsi verticalmente.
Allineandosi il vortice si approfondisce e accelera, e ciò porta un concentramento di massa verso il polo; così subisce sempre minori inserimenti di flussi destabilizzanti verso il suo core, dall’esterno verso l’interno, cioè dalla cintura tropicale alle varie altezze, verso il centro… e anche sempre minori attriti interni alle varie altezze, perché i vortici artici tendono a raggrupparsi fino a formare un unica massa priva di intercicloni…
Così il
VP ormai stabile, fa quello che fanno i vortici barotropi (lo vediamo spesso nei cut-off), ruotano su loro stessi alimentandosi del differenziale termico-barico tra il centro e l’esterno, finché l’equilibrio termo-dinamico non viene rotto, nel caso del
VP dall’’avanzare della stagione…
Le varie soglie di cui parlano nei forum riguardano il fatto che "statisticamente" le fasi di strong vortex mostrano il superamento di quelle soglie .. NON DICONO il contrario, NON succede NIENTE se si superano tali soglie, NIENTE di definito, NON SCATTA NESSUNA condizione diversa…
Semplicemente si sta nella condizione minima statistica per poter avere un evento estremo, ma la maggior parte delle volte NON SI HA stabilizzazione, si hanno solo fasi transitorie di influenza, e ovviamente più a lungo permane la condizione di
VPS estremo, più è probabile che ad un certo punto i due piani trovino equilibrio.
Ma semplicemente perché ovviamente maggiore è la durata, maggiori sono le probabilità di sincronismo, ASSOLUTAMENTE NON perché il
VPS estremo rende automaticamente forza al VPT, questa è una cazzata gigantesca che circola da anni nei forum, e che continua a farlo nonostante le decine di studi che possono essere letti sull’argomento, o anche semplicemente la possibilità di consultare le rianalisi sugli andamenti passati nelle dinamiche T-S.
Questi i principali elementi che regolano le dinamiche di interazione, poi ci sono anche altri fattori secondari che ora proverò a spiegare, ma prima vorrei fare alcuni esempi storicamente rilevanti, di superamento di soglia
NAM, o accadimento di low flux event, nei quali il
VP ha successivamente mostrato evoluzioni anche diametralmente opposte…
Inverno 19/20; Qui un esempio di
VP estremo. Vedete come un VPT molto forte ha causato una progressivo approfondimento di
VPS, ma si è dovuti arrivare a febbraio per avere una colonna “solidale”… quindi una lunga fase AO+…
Inverno 13/14; due fasi di VPT forte tra novembre e dicembre, che hanno portato a superamento di soglia
NAM, ma il VPT guarda un po’ manco s’è accorto

dopo le fasi forti, a “ballato” neutro-negativo…
Inverno 15/16; qui abbiamo un esempio di come un
VP estremo possa comunque cedere di schianto… Dicembre con colonna solidale che fa credere ad una lunga stabilizzazione, invece a Gennaio AO negativissima!!!… questo anno è molto didattico perché il
VPS rimane medio/forte, e si leggono molto bene le fasi di influenza transitoria che possono accadere con VPT dinamico che temporalmente ha fasi di accentramento… questo è anche tipico di ENSO+, ma non mettiamo troppa carne al fuoco
Ora due esempi importanti, perché impressi nella memoria orticellistica collettiva;
Inverno 11/12…VPT forte con fasi di colonna solidale ad inizio inverno, poi MMW displacement… e ricordiamo tutti come andò anche da noi…
Inverno 04/05…
VPS estremo, con fasi di colonna solidale, ma il VPT “se ne sbatte” e rimane molto dinamico con fasi di AO molto negativa… e anche qui penso che in molti ricordano come andò anche da noi… questo anno è molto didattico anche perché fa capire le potenzialità di inverni con
VPS forte e VPT dinamico… farò una parentesi anche su questo punto.
Insomma abbiamo visto come non esistano soglie…le cose vanno osservate SEMPRE, senza preconcetti… e avrei potuto fare tanti altri esempi…
Dicevo sopra, va chiarito anche un altro punto. Spesso mi avrete sentito nominare un
VPS forte come "pericoloso", non solo perché può andare a colonna solidale se il VPT “collabora” ma anche perché le sue linee zonali possono più facilmente contrastare le trasmissioni d'onda (moto e calore) verso la medio-alta stratosfera e quindi fanno da "impedimento" per lo sviluppo e amplificazione d'onda ... quindi più facilmente possono portare a smorzamento delle attività d'onda fino ANCHE a situazione estrema ... ma di solito questo avviene dopo una lunga fase di una troposfera poco dinamica che manda pochi scossoni in stratosfera ... l'esempio classico del 2020 con oltre un mese di AO+ troposferica e bassi flussi ... e a febbraio si entrò in fase estrema ... fino a tutto aprile, e ci furono dei sobbalzi troposferici solo dopo metà aprile ..
Ma abbiamo visto come nel 2005 nonostante il superamento di quelle ca**o di soglie fin da metà dicembre, e con permanenza di
VPS forte, non si raggiunse MAI condizione estrema perché la troposfera continuò a essere dinamica e non consentì il placarsi delle attività d'onda, anzi, da metà gennaio, come ricordiamo, queste si amplificarono colpendoci ripetutamente.
Qui l’altra parentesi. Un
VPS estremo è pericoloso, ma ha anche grandi potenzialità (2005…) perché mantenendo tese le linee zonali, e amplificando i vortici troposferici per temporanee influenze, donano forza dinamica al VPT, che in caso di estensione d’onda si trasmette come massiccia estrusione artica… insomma gli affondi artici possono essere più estesi ed insistenti…
Parentesi sulla MJO. Anche qui siamo soliti usare gli schemi di anomalie che emergono come segnali di risposta alle varie fasi in determinati stati ENSO.
Ma dobbiamo essere consapevoli che:
1. Gli schemi di anomalia sono il risultato della somma di anomalie che possono avere distribuzione molto differente dal risultato (es. due casi di NAO opposta sommati danno NAO neutra…)
2. Gli schemi di anomalie riguardano un set di dati molto limitato (alcuni decenni sono nulla rispetto all’infinita variabilità delle forzanti meteo/climatiche), quindi tocca essere fortunati per avere esempi attinenti allo schema teleconnettivo corrente…
Quindi va principalmente osservato come intensità e posizione di incidenza…
Insomma non abboccate alle leggende forumistiche, la Natura NON ha soglie, siamo noi che guardiamo statisticamente le cose e sappiamo che QUANDO avvengono queste soluzioni estreme troveremo che quelle soglie sono state superate, ma NON è vero il contrario, il superamento di una soglia, o una certa statistica, non ci dicono niente se non osserviamo le situazioni di contorno…
di più non so' che dirvi, sono innumerevoli le volte che abbiamo superato
NAM 1,5 e non è successo proprio niente, idem con i flussi bassi a -5,5 ecc.. ecc... la Natura è molto variabile e imprevedibile, NON HA SOGLIE!
Non accettate schemi precostituiti che non siano le leggi della fisica atmosferica conosciute e usate dalla Scienza !
Parentesi sull’inverno attuale.
Certamente abbiamo un “pericolo” di stabilizzazione, certamente non veniamo da anni favorevoli, ma abbiamo visto le potenzialità di accoppiata
VPS forte/VPT dinamico…
Io suggerisco di osservare, senza preconcetti o aspettative di nessun tipo.
Spero che apprezzerete sto pipponne

È stata una faticaccia, ma non tornerò più sull’argomento, chi vuole capire capirà
