Ebbene, la stessa IPCC è stata costretta ad ammettere nel suo rapporto AR5, lo scorso settembre, che non esistono attualmente evidenze sull'aumento dei fenomeni estremi come uragani e tempeste. (come invece previsto da tutti i modelli climatici da essa presi come riferimento nei suoi rapporti e nelle sue decisioni politiche)
Nonostante questa ammissione (scontata, di fronte all'evidenza dei numeri) continua ad alimentare questa credenza, ipotizzando scenari nefasti e catastrofici per un futuro non molto lontano, a cui i mass media, come sappiamo, sono "particolarmente sensibili".

Ecco il grafico fornito dal NOAA, dal quale si desume la naturale oscillazione dei fenomeni, nella quale trovano spazio periodi con pochi eventi estremi (come quello attuale o come quello tra gli anni 70 e 80), come periodi con numerosi fenomeni in forte successione.
(esiste anche un grafico che evidenzia come non sia reale nemmeno la notizia che i fenomeni, seppur di quantità invariata o minore, abbiano attualmente un'intensità superiore alla media. No, è falso pure questo)

vedi anche CM