(è possibile visionare una breve parte introduttiva, didattica e propedeutica all'argomento, all'inizio del topic)
Ormai a Natale, siamo giunti nel vivo di questo Inverno 2012-2013, almeno cronologicamente parlando.
Infatti, la Climatologia del nostro paese, ci insegna che i mesi più tipicamente invernali, e quindi più rigidi, sono gennaio e febbraio, mentre dicembre raramente ha assunto connotati particolarmente rigidi o nevosi.
Il mese di dicembre 2012 è stato comunque caratterizzato da una vivacità meteorologica in cui diversi episodi freddi, ed in qualche caso anche nevosi, hanno interessato gran parte dell'Italia centro-settentrionale, anche a quote basse, in pianura al nord.
Come i lettori di questo topic sapranno, la situazione emisferica attuale vede ancora un Vortice Polare non troppo compatto (segnato da notevoli ingerenze anticicloniche fin nel proprio cuore) ma, pur disassato e sbilanciato sul continente euroasiatico, dislocato comunque principalmente secondo i paralleli, in modo tale da favorire flussi zonali occidentali alle medie latitudini, anche se discontinui a livello emisferico.
Come più volte riportato nelle pagine precedenti, la situazione è vicina ad una svolta che, inizialmente solo a livello stratosferico, ma successivamente anche in trposfera, potrebbe indurre l'intera circolazione emisferica verso importanti cambiamenti.
La causa di tutto ciò sarà un riscaldamento stratosferico che, producendo un vastissimo anticiclone, forzerebbe il Vortice Polare ad un rallentamento e, forse, ad una scissione in più lobi, che, in tal modo, potrebbero scendere di latitudine, o retrocedere antizonalmente (da est verso ovest), andando ad interessare aree normalmente distanti dal dominio delle depressioni artiche o dalle correnti fredde continentali.
(Anche in risposta a il Fosso)
Flussi impressionanti... arriva qualcosa di grosso in stratosfera... :roll:
Il riscaldamento, i cui massimi vengono posticipati di alcuni giorni, ma rendendo, se possibile, ancora più impressionante l'evento (ormai quasi sicuramente di tipo Major), sembrerebbe poter diffondersi facilmante a tutte le quote stratosferiche.
IL VP, anche al livello troposferico, ne verrà sicuramente influenzato pesantemente.
Le dinamiche specifiche sono ancora superflue, per il momento, data l'esagerata distanza temporale.
Dovranno essere risolte numerose equazioni ed infinite variabili pima che si possa dare una tendenza realistica per l'Italia. Inasomma, bisogna osservare ed attendere.
Questa è solo un'ipotesi, molto, molto distante ed incerta:
E sarebbe solo l'inizio...
Ma, appunto, per ora resta solo una delle tante ipotesi di tendenza remota, niente di più. ;)
:bye:
Marvel