Il fatto è quantomenomeno curioso se non inquietante! Purtroppo la cosa non mi stupisce perché dalle nostre parti (ricordo che pur abitando in Calabria sono dell'agrigentino) è facile che ci siano tali fenomeni. Qualcuno ricordava le "maccalube" ossia i vulcanelli di gas e fango (famose quelle di Aragona, in provincia di Agrigento, che non per niente ha un quartiere che si chiama Aragona Caldare, dove si trova anche la stazione ferroviaria). La zona è ricca di miniere (più o meno in disuso) di zolfo, ricche di gas naturali e caldi. Famose anche le acque termali di Sciacca e le Terme di Acquepie a Montevago (sempre in provincia di Agrigento) con acque che alla sorgente sono letteralmente bollenti (esperienza personale

). Il sottosuolo siciliano, specialmente quello meridionale (da Trapani a Siracusa, passando da Agrigento, Caltanisetta e Ragusa) è ricchissimo di miniere di sale, di zolfo, di tufo, di gesso, nonché di petrolio (basta andare da Gela a Caltagirone per vedere i pozzi e le pompe, tipo Quwait city) e di metano. Concludo dicendo che la Sicilia è poggiata sul magma, circondata da vulcani: a nord lo Stromboli e il Marsili (sommerso), ad est l'Etna (e scusate se è poco) a sud vi sono i cosiddetti "campi Flegrei" della Sicilia con il sottomarino vulcano Empedocle la cui eruzione del 1831 produsse e poi distrusse l'isola Ferdinandea tra Sciacca e Pantelleria. Questi i più importanti, ma ve ne sono tantissimi altri, specie sotto le acque marine.
Quindi le fuoriuscite di gas caldi o comunque i riscadamenti tellurici pur se inquietanti, non sono fatti così isolati