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Parentesi Nord Atlantica, freddo vero ancora in letargo
Il gelo negli Stati Uniti che ha raggiunte punte di rara intensità (bisogna risalire al 1977 per ritrovare qualcosa del genere) si pone in netta controtendenza rispetto all’Inverno che sta vivendo il Vecchio Continente, specialmodo durante queste ultime settimane: il freddo fa fatica a rientrare in Europa alle alte latitudini e di conseguenza le possibilità che si verifichino ondate di freddo anche solo modeste sulla nostra penisola si assottigliano col passare dei giorni.
Perché sta accadendo questo ? Non è in atto nessuna anomalia equatoriale o un accellerazione forte del getto alle alte latitudini (come invece accadde durante il caldissimo Inverno 2006-07) ma semplicemente la disposizione del Vortice Polare in stratosfera sta penalizzando l’Europa in quanto esso è allungato con un asse favorevole al Canada e alla Siberia centrale; questo per dire che poteva benissimo accadere un qualcosa di simile a quello che è avvenuto negli USA qui da noi in Europa in queste settimane ma per … sfortuna configurativa stiamo godendo di una stagione Invernale decisamente mite.
Le anomalie della prima decade di Gennaio sull'Emisfero Nord: è netta la dispozione del Vortice Polare che ha apportato il gelo eccezionale negli USA e anche in Siberia centrale ma clima caldo anomalo su Europa e Alaska. Fonte: NCEP/NOAA
In Italia, il mese di Dicembre scorso è risultato mite anche se non mitissimo come alcuni mesi di Dicembre anche recenti (2000 2004 e 2006, per esempio), con un anomalia inferiore a +1 grado (+0.9) sulla trentennale 1971-2000, questo anche a causa delle inversioni che han garantito gelo notturno sulle zone continentali.
Ad onor del vero comunque, in questi ultimi giorni è in atto un deciso raffreddamento del Nord Europa e in particolar modo della Scandinavia per mezzo di un blocco d’aria gelida Nord Siberiana che si è accostato dal Mare di Barents a latitudini più meridionali, fa quindi freddo su queste zone e l’ondata di gelo proseguirà nei prossimi giorni interessando anche la Russia Europea e l’Europa Nord-Orientale. Gelo che comunque non toccherà in alcun modo le restanti aree del continente che si alterneranno fra parentesi anticicloniche pseudo primaverili e intermezzi di stampo pertubato ad opera di saccature di origine Nord-Atlantica.

le temperature di poco fa sulla penisola Scandinava, è netto il raffreddamento con gelo e valori vicini ai -30 su alcune zone interne, unica area dell'Europa che al momento registra temperature decisamente Invernali. Fonte: infoclimat.fr
La prima, che sta già interessando il Nord Italia con piogge sparse, apporterà domani un deciso peggioramento del tempo sulle regioni Tirreniche e al Nord-Est con piogge, localmente anche di moderata o forte intensità. A seguito del fronte pertubato le temperature caleranno di qualche grado con deboli nevicate sulle Alpi intorno ai 1000-1200 metri e sulle cime più alte dell’Appennino centro-settentrionale al di sopra dei 1300-1500 metri, oltre i 1600-1800 su quello centro-meridionale. Non farà comunque freddo e le temperature si manterranno ancora al di sopra delle medie del mese di Gennaio.
Seguirà, Mercoledì 15 Gennaio, un rapido miglioramento ma che verrà nuovamente interrotto dall’avvicinarsi di una serie di fronti pertubati correlati ad una depressione Nord-Atlantica che insisterà sull’Europa occidentale per alcuni giorni. Le correnti d’aria più fresca d’origine Polare-Marittima annesse alla circolazione depressionaria ruoteranno intorno al minimo che rapidamente si scaverà sul Mediterraneo Occidentale.

la configurazione prevista per i prossimi giorni dai modelli, afflusso freddo e umido sull'Europa occidentale innescherà una parentesi pertubata di stampo Autunnale sull'Italia. Fonte: GFS by Isobare.it
Questo genere di configurazioni, da notare, è più tipico dell’Autunno e anzi, proprio per la particolare configurazione sarà assai probabile assistere a richiami d’aria più mite da Sud sulle nostre regioni in un primo momento, con piogge e nevicate che interesseranno solo il comparto alpino alle quote più elevate; solo a seguito delle pertubazioni le temperature caleranno per l’ingresso dei fronti freddi annessi.
L’unica via per avere condizioni climatiche più simili all’Inverno appare quella Nord-Atlantica quindi, ma non si tratterà di freddo e proprio: le masse d’aria fredda Artiche o Continentali che siano infatti rimarranno ancora molto lontane non solo dal Mediterraneo ma anche dall’Europa continentale, anche se l’afflusso di depressioni via via sempre più ad Est potrebbe essere la soluzione per un cambiamento in chiave realmente Invernale sull’Europa verso la fine del mese di Gennaio.
Giuseppe Figliola