Per Obama il nucleare è verde, ambientalisti scandalizzati

Via libera a nuove centrali negli USA


Washington, 17-02-2010


"Il nucleare rimane la maggiore fonte energetica che non produce emissioni inquinanti. Per cui per raggiungere i nostri crescenti bisogni energetici e prevenire le peggiori conseguenze del cambiamento climatico dobbiamo aumentare il ricorso all'atomo". La green economy di Barack Obama punta su nuove centrali nucleari, le prime ad essere costruite negli USA dopo 30 anni, e sinistra e ambientalisti insorgono.



La mossa di Obama si spiega con due fattori in realtà da sempre al centro delle politiche dell'amministrazione: lavoro e clima. Due parole chiave con cui i Democratici cercano di risalire la china e recuperare elettori in vista del voto di novembre di medio termine. Per ora l'investimento a favore del nucleare è di otto miliardi di dollari (circa sei miliardi di euro), ma, assicura Obama, "è solo l'inizio", visto che triplicherà questa cifra. E il Wall Street Journal indica in 54 miliardi l'assegno per nulceare pronto nella prossima legge di Bilancio federale.

Gridano al tradimento, in rete e sui giornali, gli ambientalisti: proprio lui, il presidente che ha cacciato i petrolieri dalla Casa Bianca dopo l'era Bush, si piega alle lobbies del nucleare, ignora l'allarme sui rischi per la salute, dimentica i disastri delle centrali americane ormai obsolete e troppo care da smantellare. "Su un tema come l'energia, che condiziona la nostra economia, la nostra sicurezza e il futuro del nostro paese - taglia corto Obama - basta con lo stesso vecchio dibattito di sempre tra destra e sinistra, tra ambientalisti e imprenditori". E poi, ancora più duro: "So che ci sono delle opinioni differenti, ma non possiamo permetterci di non fare passi avanti".



Circondato dagli operai di una centrale elettrica del Maryland, il presidente degli Stati Uniti, è chiarissimo. Il suo piano creera' 700mila posti di lavoro e ridurrà la dipendenza Usa dal petrolio straniero. Ma a spingere a favore dell'atomo non ci sono solo esigenze economiche. L'opzione nucleare, sottolinea guardando fisso in camera, è anche la soluzione migliore per "prevenire il cambiamento climatico. Il nucleare - scandisce - rimane la maggiore fonte d'energia che non produce emissioni inquinanti. Una centrale atomica - aggiunge - a parita' di energia prodotta, in un anno, è capace di ridurre l'inquinamento che viene di 16 milioni di tonnellate di carbone. Praticamente è come togliere dalla strada 3,5 milioni di macchine".

Su Cnn, Abc e Cbs si riaffaciano esperti e ambientalisti che accusano: Obama non ha detto niente del problema delle scorie radioattive, dove finiranno? E con quali rischi per la sicurezza nazionale? Obama sembra non curarsene anche se poi annucia: nascerà una commissione bipartisan di esperti e politici per esaminare il problema. E con questo, il dibattito è chiuso, o quasi.

da rainews24

E se lo dice lui...  


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spaventarsi o scandalizzarsi davanti ad un problema di natura planetaria e sopratutto se non  ci sono alternative serie da proporre è un atteggiamento fazioso e politicizzato.Ancora una volta gli USA dimostrano di essere realisti e comunque al di là di ogni logica di partito..Il Presidente è il capo dell'esecutivo per il bene della nazione.
Chi critica ed enuncia contraddizioni e scandali è in malafede ...farebbe la stessa cosa con una presidenza repubblicana."cronaca giornalistica italiana docet"  

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Concordo per certe scelte ci vogliono i "marroni" ,ed  Obama mi sembra che ne sia  provvisto.

Come no, tutto bello. Rimangono 2 fattucoli irrisolti da sempre.

1) Le scorie: esiste un solo sito "a norma", sicuro contro catastrofi con tempi di ritorno millenari (perché questi sono i tempi da considerare, in relazione ai tempi di decadimento radioattivo) e si trova in Arizona, un giacimento di sale completamente inerte a 4000 m di profondità. Tutti gli altri smaltiscono come possono:

L'Italia ha ancora tutto stoccato nei magazzini delle vecchie 4 centrali, di cui uno, Trino Vercellese, nell'area golenale di un fiume (il Po? non so). Nel 2004 c'è mancato un pelo che l'acqua entrasse e si portasse via tutti i bidoni.

La Francia getta i bidoni in una fossa dell'Atlantico. Un giorno si apriranno, o forse si sono già aperti.

La Germania non si sa, ma tempo addietro fu fermato un treno carico di scorie dirette in Turchia.

2) L'uranio è un combustibile fossile a tutti gli effetti, il tempo di esaurimento delle risorse sfruttabili è stimato fra i 20 e i 50 anni, continuando al regime attuale di consumo.

3) Il tempo di ammortamento di una centrale nucleare è di 15-20 anni. Quando te la sei ripagata forse non conviene più perché l'uranio è finito.

4) Lasciamo alle generazioni future, per MILIONI di anni, scorie e materiali radioattivi. Nessuna specie vivente, nessuna era, nessuna razza in precedenza aveva osato tanto.

A parte questo però, viva il nucleare!  

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snow96 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

A parte questo però, viva il nucleare!  

Si dice nuculare, nuculare...brutto bacarospo...
Tratta da una puntata dei Simpson ovviamente...

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Paliamoci chiaro ,le scelte purtroppo sono obbligate .

http://www.senamion.it/2007/05/21/l...opa-a-siviglia/

Con le alternative "pseudo verdi" non si fanno grandi numeri ,per lo meno di questi tempi,non escludo che in futuro ci si possa arrivare ,e bisogna studiare ed investire risorse in questa  direzione.
Ma per ora c'è poco da fare.

Un paese schiavo degli altri dal punto di vista energetico è un paese destinato a soccombere.
La maggior parte dell' industrie delocalizza, proprio perchè oltre al costo della manodopera superiore qui trova anche un costo energetico alto.

L'unica cosa che spero riesca a fare questo governo e dare il via ad un progetto energetico serio.
"Ovviamente prima dovrà sistemare alcune cosine strettamente personali"

bix ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Paliamoci chiaro ,le scelte purtroppo sono obbligate .

http://www.senamion.it/2007/05/21/l...opa-a-siviglia/

Con le alternative "pseudo verdi" non si fanno grandi numeri ,per lo meno di questi tempi,non escludo che in futuro ci si possa arrivare ,e bisogna studiare ed investire risorse in questa  direzione.
Ma per ora c'è poco da fare.

Un paese schiavo degli altri dal punto di vista energetico è un paese destinato a soccombere.
La maggior parte dell' industrie delocalizza, proprio perchè oltre al costo della manodopera superiore qui trova anche un costo energetico alto.

L'unica cosa che spero riesca a fare questo governo e dare il via ad un progetto energetico serio.
"Ovviamente prima dovrà sistemare alcune cosine strettamente personali"

Sono d'accordo, non è facile (e non c'è forte volontà, causa interessi) e quindi bisogna gestire la fase di transizione energetica fossile - rinnovabile con strutture d'emergenza. Ma allora, scusami, preferisco il carbone mille volte. Oltre al fatto che le riserve sono sufficenti per oltre 100 anni...

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Questa è la lista dei nuovi reattori proposti; i due della southern company sono quelli confermati da obama la settimana scorsa.

http://www.eia.doe.gov/cneaf/nuclea...reactorcom.html