E andiamo ma davvero non vi stancate mai di venti, bufere , freddo e cavoli.vari ??? Animo è quasi primavera e qui si iniziano le semine altro che frottole :-)) che poi Marvel , I primi a raccontare l ingresso della primavera sarà ciò che accade da migliaia di anni ossia , la compattezza e la forma delle gemme , sarà la tela del ragno , il miglior meteorologo del pianeta, e saranno quelle rompi scatole delle formiche che non sbagliano mai

altro che analisi della stratosfera e troposfera, altro che satelliti e digrammi Ens

Quanta saggezza!
Anche se..., e questo me lo devi concedere, quanto spesso si sente parlare di danni alle piante per il maltempo fuori stagione?
Poi, chiaramente, la maggior parte delle volte è riferito ai raccolti, alle piante da frutto o agli ortaggi... anche perché delle formichine e dei ragnetti a nessuno glie ne può fregare un fico secco...

(invece di stragi di rondini per il freddo, o orsi a far danni per i paesi, perché risvegliati in pieno inverno... per non parlare dei branchi di lupi affamati nelle stagioni peggiori... di quelli se ne sente parlare spesso e volentieri).
Ma la natura è meno "previdente" di quanto, in realtà, non si voglia far credere.
Si salva sempre per la sua grande resilienza, la capacità di piegarsi senza spezzarsi, e di riprendersi assai velocemente. Si salva perché c'è sempre un equilibrio al limite, un confine tra specie che si contendono lo stesso habitat e le stesse risorse, è una lotta all'ultimo sangue, seppur (per noi) silenziosa. Ci sono infinite morie (e non solo dovute all'uomo) e altrettante ricrescite. Ci sono carestie e stragi. La natura vive sempre al limite. Difficilmente un animale andato in letargo avrà risorse in avanzo o sufficienti a prolungare il suo sonno in assenza di alimenti. Tutto è sul filo del rasoio... e il rasoio della natura di rasoiate ne da sempre senza fermarsi mai.
Le stragi di lemming nelle steppe russe sono all'ordine del giorno (o dell'anno).
Un anno (o anche per più di qualche annata favorevole), grazie ad un clima particolarmente mite o poco rigido, possono moltiplicarsi a dismisura, colonizzare zone sempre più nordiche, per poi morire a milioni quando, l'anno successivo, il freddo tornerà inclemente a riappropriarsi dei suoi territori.
La natura "ci prova", spunta una pianta "sudista" là dove in teoria non dovrebbe stare... magari approfitta anche di qualche stagione mite... ma poi arriverà inesorabilmente la mazzata che rimetterà, con un atto apparentemente crudele, ognuno al proprio posto.
Ti racconto una breve storia.
A casa mia, qui a San Gemini, negli ultimi 7 anni ho tentato per ben 3 volte di far crescere delle piante di bouganville (perché regalate da amici e parenti), pur sapendo che la zona non è favorevole a queste piante (non ce le aveva nessuno...). Ma sai, a caval donato non si guarda in bocca, e sotto incoraggiamento me le sono tenute.
Pur mettendole al riparo vicino ad una parete orientata a sud, coperta bene in inverno, il freddo me le ha sempre stroncate.
Poi, due anni fa, una mia vicina riceve in regalo la sua bouganville... e chiedendomi informazioni, le ho subito parlato della mia esperienza, e che molto probabilmente non avrebbe resistito. Le diedi anche dei consigli su come proteggerla, dove piantarla, per avere qualche speranza.
Ebbene, pur avendo ignorato tutti i miei consigli, la pianta, grazie alla clemenza di queste ultime due stagioni, è ancora viva e vegeta. In realtà non so ancora l'esito di quest'anno, ma non avendo registrato temperature minime realmente severe, penso che dovrebbe essere riuscita a superare anche questo inverno.
Per quanti inverni riuscirà ancora a salvarsi?
Scommetto che se ricevo un'altra pianta di bouganville in regalo, il prossimo inverno, come minimo, si presenta una stagione in stile 2012!
PS(ecco che domani mi arrivano decine di piante in regalo...

)