#1 gubbiomet Lun 14 Set, 2015 16:01
Anche se con molto anticipo, ma vedo che vari siti già tendono a sbilanciarsi sul prossimo inverno, apro questa discussione dove sarà possibile inserire nuove previsioni e/o commenti a quelle già fatte.
Si può anche disquisire sull'ormai famosissimo El Nino e le sue possibili influenze sul tempo alle nostre latitudini.
E' un post tra il didattico e il faceto...
Inizio con il nostro amico Giuliacci che riporta uno studio dell'organizzazione meteorologica mondiale dell'ONU
L'organizzazione meteorologica mondiale (OMM) dell'ONU ha richiamato l'attenzione del mondo sul temibile evento con un comunicato
Situazione attuale e prospettive
Un maturo e forte di El Niño è ora presente nella parte tropicale dell'Oceano Pacifico. La maggior parte dei modelli internazionali di Outlook del clima suggeriscono che nel 2015-16 El Niño rischia di rafforzarsi ulteriormente entro la fine dell'anno. I Modelli e le opinioni di esperti suggeriscono che le temperature delle acque superficiali nel tropicale dell'Oceano Pacifico centro-orientale rischiano di superare i 2 ° C sopra la media, potenzialmente ponendo questo evento di El Niño tra i quattro eventi più forti dal 1950 (1972-73, 1982-83, 1997 -98).
Nel mese di agosto, le temperature superficiali nell'area nord-centrale dell'Oceano Pacifico hanno oscillato tra + 1,3 ° e + 2,0 ° C sopra la media, superando le soglia convenzionale di +0.5 °C di El Niño di circa 1 grado, indicando così che lEl Niño ha ormai raggiunto un livello molto significativo.
Gli Gli indicatori atmosferici di El Niño si sono rafforzati nel corso degli ultimi mesi e in particolare l'indice SOI (Southern Oscillation Index = anomalie di pressione al livello del mare tra Tahiti e Darwin. n.d.r.) è sceso sotto -1.5 dall'inizio di luglio, frutto di una forte interazione tra l'atmosfera e l'oceano.
Durante il secondo trimestre del 2015 è comparsa la struttura tipica che accompagna gli eventi di El Niño per quanto riguarda nuvolosità e precipitazioni vicino e ad est del dateline internazionale (longitudine 180°) e nello stesso tempo vi è stato, come da copione, un indebolimento degli alisei a nord del Pacifico centrale. Queste caratteristiche nella nuvolosità e nelle precipitazioni sono considerate conditio sine qua non perscatenare impatti climatici di El Niño. a livello planetario Storicamente, un evento di El Niño maturo raggiunge la massima intensità tra ottobre dell'anno in corso e gennaio dell'anno successivo, e spesso può persistere per gran parte del primo trimestre dello stesso anno prima di attenuarsi .
Nel corso degli ultimi mesi, le temperature sotto la superficie del Pacifico tropicale ad est del dateline internazionale sono state sensibilmente superiori alla media, come conseguenza ad episodi persistenti di significativo indebolimento degli alisei. Il costante aumento delle temperature superficiali del mare, in particolare nei settori orientali del Pacifico tropicale, è dovuto appunto alla parte superiore di questo strato caldo (termoclino) . Questo surplus di calore immagazzinato nello strato superficiale dell'Oceano ha il potenziale per mantenere o spingere sopra la media la temperatura delle acque superficiali del Pacifico equatoriale nei prossimi mesi.
Attualmente, più della metà dei modelli di previsione dinamici esaminati prevedono che le temperature della superficie del mare nel centro-est Pacifico tropicale possano raggiungere o superare + 2,0 ° C sopra la media tra ottobre e dicembre. I modelli statistici prevedono un picco di forza di El Niño appena più contenuto, con temperature che variano tra 1,5 ° e 2,0 ° C al di sopra della media. Tenendo conto entrambi i tipi di modelli e le loro caratteristiche prestazionali note, c'è un'alta probabilità che persisteranno le attuali temperature superiori alla media oceaniche nel centro-est Pacifico tropicale e che è molto probabile ulteriore aumento nei prossimi mesi, raggiungendo livelli massimi che potrebbero mettere questo evento di El Niño tra i quattro eventi più forti dal 1950
Fonte Articolo:
OMM
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#2 gubbiomet Lun 14 Set, 2015 16:04
Da Il Meteo
INVERNO 2015: ecco cosa ci dobbiamo aspettare!
Prime sorprendenti indicazioni dalle temperature oceaniche
In questa indagine sulla prossima stagione invernale andremo a valutare le indicazioni di massima estrapolate dai dati in nostro possesso, premettendo che essi sono, ovviamente, ancora un po' aleatori data ancora la lunga distanza.
L'elemento di spicco influente sulla prossima stagione sarà il tanto discusso fenomeno del Nino, anomalo riscaldamento delle acque del Pacifico equatoriale, specie centro-orientale, probabilmente in versione Strong, cioè molto pronunciato, come visibile dall'immagine sopra.
I modelli stagionali, in buona parte sensibili al fenomeno di El Nino, che andrebbe di riflesso ad incentivare l'anticiclone subtropicale alle nostre latitudini, indicano in linea di massima un inverno caldo per buona parte dell'Europa. Il Nino, in verità, non ha influenze dirette sul clima europeo e quelle riflesse non sempre hanno effetti caldi o, perlomeno, persistentemente caldi sul nostro continente: in ogni caso hanno effetti spesso variabili.
Riteniamo, infatti, esaminando molte altre variabili in gioco per le sorti dell'inverno Europeo, che anche in presenza di Nino Strong, sostanzialmente nella prossima stagione si potranno avere configurazioni spiccatamente invernali su molte aree.
La temperatura dell'Oceano, questa volta Atlantico e più vicino a noi, come si può vedere sempre nella prima immagine termica sugli Oceani, è allo stato attuale piuttosto fredda nella parte centro-orientale. Questo dato termico, peraltro mutevole nel corso dei prossimi mesi, ci induce a ritenere che la tendenza ad una prossima stagione invernale annunciata come mediamente calda, almeno dai più rinomati centri di calcolo, possa, in realtà, presentare diverse sorprese, seppure magari temporanee.
Per dicembre riteniamo che si possa presentare in più di qualche occasione, come primo tipo di variante a una circolazione mite atlantica data per prevalente, la barica del tipo nell'immagine qui sopra. Ossia, fasi in cui l'anticiclone subtropicale vada ad occupare spazi verso l'Atlantico orientale e appena ad Ovest del Regno Unito. Questa disposizione consentirebbe la discesa di aria fredda artica verso il Centro Europa, anche centro Mediterraneo, e in evoluzione verso il Mediterraneo orientale.
Una seconda variante (immagine sopra), più probabile per la fine di dicembre e per il mese di gennaio, potrebbe computare affondi artici più sui settori centro-occidentali del continente e anche sul Nord Italia, ancora una volta con possibilità di fasi fredde su queste aree e sulle nostre regioni settentrionali. Meglio con più caldo su Centro-Est Mediterraneo ed Est Europa. In queste varianti non sono escluse anche fasi molto fredde o nevose per alcune nostre regioni.
Per ora il quadro esaminato è ancora soggetto a variazioni, ma lo abbiamo comunque rilevato, con riserva di approfondimento nei prossimi mesi, proprio per mettere in evidenza che la prossima stagione invernale, da tanti annunciata come calda e asciutta per l'Europa e il nostro Mediterraneo, potrebbe, in realtà, riservare delle notevoli sorprese.
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#3 gubbiomet Lun 14 Set, 2015 16:08
Gli inglesi.
SHOCK WEATHER WARNING: Coldest winter for 50 YEARS set to bring MONTHS of heavy snow to UK
BRITAIN is facing the most savage winter in more than 50 years with months of heavy snowfall and bitter Arctic winds set to bring the country to a total standstill.
Sub-zero temperatures and violent snow storms could hit as soon as late October as a freak ocean cooling in the Atlantic threatens to trigger a historic, nationwide whiteout.
Emergency services have been warned to prepare for a repeat of the devastating 1962/63 winter which saw rivers and lakes freeze over across Britain.
The shock warnings have also sparked fears Britain could face fuel and food shortages as roads and transport networks grind to a halt.
Meteorologists and oceanographers warn plunging ocean temperatures in the Atlantic are at the root of the crisis.
Temperatures in the Gulf Stream - the warm ocean current which runs up the east coast of America - have plummeted over the past year.
The stream merges into the North Atlantic Drift which normally pushes warm water towards the west coast of the United Kingdom.
However a drastic reduction in speed and temperature of the current has left Britain without any buffer to a bitter Arctic influx.
Experts fear a repeat of the worst winter in history which saw temperatures plunge to near -20C in January 1963 causing the sea to freeze off the Kent coast.
That went on to be the coldest month since January 1814, with an average temperature of −2.1C.
James Madden, forecaster for Exacta Weather, said the Gulf Stream has been rapidly winding down over the past 12 months.
He said experts had feared an especially severe winter last year after signs emerged during the autumn.
However a ‘lag effect’ helped narrowly dodge a crippling whiteout although this winter now threatens to bring the much-feared mega-freeze.
Mr Madden said the big chill could start to tighten its grip as soon as next month thanks in part to abnormally low solar activity.
He said: “October is likely to see a real chill at times in terms of temperatures due to below-average sea surface temperatures in the Atlantic and a virtually non-existent Gulf Stream.
“This is of some real significance to us in terms of future weather patterns and this is also likely to result in a much colder than average November with the first significant snow of the year in parts of the north.
“There will also be some snow to much lower levels of the country at times within this period, and even parts of the south could see some early snow before we enter December this year.”
He said although the Gulf Stream started to show signs of weakening last year Britain the effects missed being strong enough to adversely affect the winter.
However the coming months are is showing signs of putting 2015/16 into the record books for all the wrong reasons.
Mr Madden said: “The Gulf Stream started showing signs of waning towards the end of last year, and it should have impacted our winter with some much colder and snowier conditions than it actually did.
“However there is an important lag effect with this process that should be taken very seriously for later this autumn and for the upcoming winter of 2015/16, the overall situation has worsened.
“This is in part due to the period of low solar activity that we currently reside in and how this heats this vital ocean current, and even more so as to how it impacts our long term weather patterns in terms of blocking and frequent cold incursions.
“Exceptional winds are also part and parcel of these Gulf Stream changes and this is also something that will be problematic at times throughout the upcoming autumn and winter periods once again.”
Scientists say part of the problem could be due to the melting Greenland ice cap allowing huge volumes of fresh water to flood into the North Atlantic.
Fresh water floats on top of the ocean saltwater hindering the normal currents which are driven by a constant sinking of cold water to the ocean bed.
This has slowed down the pace at which the Gulf Stream channels warm water from the Caribbean, up the coast of the US, and to north Europe.
Professor Stefan Rahmstorf of the Potsdam Institute for Climate Impact Research in Germany, said it has slowed by between 15 and 20 per cent.
This has resulted in cooling equivalent to switching off a million power stations with possible catastrophic effects this winter.
Professor Rahmstorf said: “There is more than a 99 per cent probability that this slowdown is unique over the period we looked at since 900 AD.
“We conclude that the slowdown many have described is in fact already underway and it is outside of any natural variation.”
The Met Office said after an unsettled few weeks ahead temperatures will dip below average as we head into October.
A spokesman said: “More settled conditions are possible late in September and into October but many places will still be likely to see some rain.
“Temperatures are likely to be around or a little below normal throughout.”
The UK climate this winter could also be nudged out of kilter by what is shaping up to be the strongest El Nino ever recorded.
The phenomenon, which sees ocean temperatures rise in the eastern Pacific, can result in colder winters in the UK and northern Europe.
If fears are realised then this year could see a repeat of some of the worst winters in British history leading to disruption at airports, on railways and on the roads.
It also means the emergency services risk being stretched to breaking point with harsh weather responsible for thousands of deaths annually.
In 1963 snow blanketed much of England and Wales for weeks while there reaches of the River Thames froze.
Crippling blizzards whipped up 20-feet deep snow drifts with freezing Arctic gales unleashing winds of more than 100mph in parts.
A similar whiteout in 1946/47 led to fuel and food shortages before a March thaw brought devastating floods and caused billions of pounds of damage.
Forecasters had expected colder conditions over the past two which turned out to be milder, albeit stormier than average.
This year could see volatile conditions coupled with plunging temperatures trigger one of the most severe winters on record.
Jud Partin, research associate at the University of Texas Institute of Geophysics, warned Britain and northern Europe could be shivering in years to come thanks to ocean cooling.
He said: “A slowdown of the ocean circulation is a double-edged sword.
“If we see some temperature changes associated with it … and somehow are quick to act and alleviate the change, then we have the potential to stop it.”
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#4 gubbiomet Lun 14 Set, 2015 16:13
Da Psiconauta.
Chi frequenta Meteonetwork capirà di cosa si tratta.
Previsioni Meteo-Neve per l’Inverno 2015-2016
Carissimi amanti degli sport invernali anche quest’anno sono riuscito ad avere dal nostro Beppin le sue indicazioni relative alle precipitazioni nevose sulle Alpi e sul nord Italia in generale. Per chi non lo sapesse Beppin è un anziano signore della Val Varaita che abita in un luogo che non rivelerò, ma è senz’altro ben conosciuto e rispettato dalla popolazione occitana. Come gli altri anni vi prego di considerare che quello che verrà espresso di seguito sono le estrapolazioni personalissime di un appassionato di snowboarding con poche conoscenze approfondite di meteorologia ma con una massiccia dose di fortuna che, grazie appunto alle geniali intuizioni di un vecchio saggio occitano della neve, gli anni passati ha azzeccato le previsioni riguardanti le nevicate invernali. RIbadisco a scanso di equivoci: non basate le vostre vacanze, acquisti di materiale sportivo o quant’altro su quelle che devono essere considerate goliardiche considerazioni, dato che non hanno nulla di scientifico ma sono solo di buon auspicio per tutte le persone appassionate di neve e sport.
Partiamo da questa estate che stiamo vivendo: CALDISSIMA! La scorsa estate è stata sicuramente mite e piacevole, per alcuni versi addirittura fresca. Quella che stiamo vivendo quest’anno invece è torrida e si appresta ad essere valutata come una delle più calde di sempre. Per l’estate 2015 l’Italia beneficerà dell’alta pressione degli anticicloni e sino al mese di agosto, in tutta Italia, la convivenza dell’anticiclone delle Azzorre e di quello subtropicale africano sarà una costante. Conseguenza di ciò potranno essere alcuni problemi di siccità nel sud ed improvvisi temporali pomeridiani nel centro-nord. Ma quali saranno le conseguenze di questo clima estivo sulle precipitazioni nevose invernali? Io l’ho chiesto a Beppin il quale ha risposto mostrando un sorriso sornione tipico di chi la sa lunga. Secondo Beppin l’autunno e l’inverno, pur risultando relativamente miti, e questa non sarebbe certo una novità, potrebbero presentare delle precipitazioni che potrebbero essere elevate in maniera anomala. Di conseguenza potrebbero esserci molte pioggie tra ottobre sino a marzo e quindi da metà dicembre grosse precipitazioni nevose in assenza però di gran freddo. Purtroppo dovrebbero essere anche assenti grandi nevicate in pianura ed al sud. In realtà quello che riferiscono molti siti specializzati è che quest’inverno si dovrebbe assistere all’arrivo di un nucleo di aria siberiana che raggiungerà l’Europa nel mese di dicembre, e l’Italia settentrionale in particolare. Le temperature, potrebbero scendere fino a -18 ° C nel nord Italia, con abbondanti nevicate sulle Alpi e gli Appennini. Beppin però non sembra essere d’accordo. Se la circolazione atmosferica di questa estate dovesse rimanere come quello attuale (fine giugno, inizio luglio) sino a settembre, sembra che ciò favorirà la formazione di nuove figure climatiche che influenzeranno l’inverno in maniera molto pesante (e su questo Beppin sembra essere concorde). In ogni caso quello che Beppin mi ha comunicato in questi giorni d’estate sono le seguenti “sensazioni metereologiche” che io ho tradotto per voi dall’occitano stretto, e nelle quali io personalmente voglio credere: Settembre: Ancora caldo e secco per tutto il mese con tendenza ad una certa stabilità delle temperature. Ottobre: Inizio dell’inverno in sordina per ancora il mese di ottobre, che sarà sempre asciutto e meno piovoso rispetto all’anno scorso sulle alpi (in pianura e nel resto d’Italia chissà…), con temperature ancora un po più alte della media. Novembre: Temperature nella media ma iniziali precipitazioni che solo in quota potranno dare origine a neve. In ogni caso la siccità dovrebbe finire. Dicembre: Grandi precipitazioni che saranno nevose a quote alte ma ancora niente neve ne in pianura ne a basse quote. Beppin prevede poi abbassamenti di temperatura in accordo con le medie stagionali ma grandi precipitazioni che favoriranno grandissime nevicate sui rilievi per tutto il resto dell’inverno 2016! Niente allarmismi, quindi, all’inizio dell’inverno per la poca neve ma continuare ad attuare osservazioni metereologiche con entusiasmo e costanza. Gennaio, Febbraio e Marzo: alla fine la Neve da paura arriverà anche se non sembra probabile che le temperature scendano più di tanto specialmente in pianura. In ogni caso chi ama lo sci e lo snowboard si tenga pronto a grandi discese sulle Alpi per la seconda metà dell’inverno e se Beppin ci avrà azzeccato ringraziatelo tramite questo Blog!
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#5 gubbiomet Lun 14 Set, 2015 16:15
Da Meteoweb
Arriva El Niño, ecco come può stravolgere il clima del Pianeta: “il prossimo inverno sarà molto rigido”
El Niño mette d’accordo tutti gli esperti: “ci siamo, è in arrivo e farà sul serio”. Le possibili conseguenze a catena
Il fenomeno di El Niño è sempre più vicino a concretizzarsi nelle acque dell’oceano Pacifico: secondo gli esperti potrebbe avere un impatto rilevante sulla agricoltura mondiale e potrà portare a condizioni invernali rigide per l’Europa. I meteorologi del Met Office affermano che ad oggi c’è una probabilità del 70% che si verifichi un evento di “El Niño” moderato entro la fine di quest’anno, e che questo fenomeno possa portare alla siccità ed a cattivi raccolti. Un bel problema per l’agricoltura. La possibilità di un evento abbastanza forte tale da influenzare il clima europeo, e in modo particolare britannico, è invece più improbabile seppur non è una possibilità completamente esclusa dagli esperti.
Se ciò si dovesse verificare, il prossimo inverno potrebbe essere secco, freddo e nevoso in modo anomalo nel Regno Unito e in gran parte d’Europa. Il professor Adam Scaife, del Met Office Hadley Centre ha dichiarato che “stavolta El Niño potrebbe essere di potenza forte. Stiamo ottenendo infatti segnali abbastanza evidenti”.
Gli eventi di El Niño si verificano in media ogni 3-4 anni, e sono caratterizzati da un accumulo di acqua calda nel Pacifico orientale. Essi possono avere un grande impatto sui sistemi climatici e meteorologici, con una riduzione delle piogge monsoniche in molte aree dei tropici, innescando siccità in India e in Africa, e di conseguenza un grave impatto negativo sulla produzione alimentare. El Niño solitamente non tende ad avere un effetto diretto sul clima dell’ Europa. Ma i grandi eventi come quelli avvenuti nel 1997/98 e nel 2009/2010 possono scatenare una reazione atmosferica a catena. Questo può portare a inverni inglesi tremendi che sono aridi ma allo stesso tempo producono grandi quantità di neve. L’anno scorso i meteorologi avevano previsto un evento di “El Niño”, ma la previsione non si è verificata. Quest’anno gli esperti di tutto il mondo sono molto più certi che un evento di El Nino è già iniziata ed è destinata a crescere.
Il prof. Eric Guilyardi del Centro Nazionale delle Scienze Atmosferiche dell’università di Reading ha detto che “gli esperti di tutto il mondo concordano sul fatto che El Niño sta già avvenendo e continuerà per i prossimi mesi. E ‘ancora possibile che l’evento tenderà a scemare, come ha fatto l’anno scorso, anche se la situazione di quest’anno è ben delineata: l’atmosfera ha cominciato a reagire alle acque più calde. Ciò che è insolito quest’anno è proprio quanto presto sia cominciato. Le temperature superficiali del mare sono già di 1.5°C più elevate del previsto in alcune zone lungo l’equatore – un livello mai raggiunto dal lontano El Niño del 1987“. Il Prof Scaife ha aggiunto: “credo che noi esperti siamo giunti ad una previsione comune, confrontandoci sugli studi e previsioni realizzate nei vari centri, circa la chiara probabilità che El Niño sia in arrivo, ma è probabile che quest’anno sia moderato“.
Nonostante l’entità non fortissima, gli impatti economici potrebbero essere particolarmente significativi. il dott. Nick Klingaman, dell’Università di Reading, ha dichiarato che: “la gente di tutto il mondo, anche in Gran Bretagna, potrà subire indirettamente l’impatto di El Niño in altri modi.Un forte El Niño potrebbe disturbare notevolmente i mercati alimentari globali, con un forte aumento dei prezzi per i prodotti alimentari di base minacciando la vita ed i mezzi di sussistenza nei paesi tropicali. Un El Niño moderato-forte nel 2002 è stato associato ad una riduzione del 22% delle precipitazioni in India, tra cui una riduzione del 40% delle precipitazioni durante il picco dei monsoni nel mese di luglio. La siccità ha devastato l’agricoltura indiana, comprese le colture di arachidi e riso, con perdite per circa 15 miliardi di dollari – l’equivalente del 3% dell’intero Pil dell’India“.
Anche le piantagioni di caffè in Brasile, già peraltro sull’orlo del collasso a causa di una pluriennale siccità, potrebbero essere colpite duramente. Inoltre, un evento di El Niño è stato in grado di ridurre le precipitazioni anche ad est dell’Australia, dove banane e canna da zucchero – che sono le principali colture del paese – potrebbero subire ripercussioni evidenti. Eventi di El Niño possono inoltre esasperare ulteriormente gli effetti del riscaldamento globale. Per ogni aumento di 1°C della temperatura superficiale del mare causato da El Niño, la temperatura media globale aumenterebbe di riflesso di 0.1°C. Gli scienziati ritengono che gli eventi di El Niño estremi, come quello nel 1997/98, si possono verificare con il doppio delle probabilità dopo il 2050 se i livelli di gas serra nell’atmosfera continuano ad aumentare al ritmo attuale.
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#6 gubbiomet Lun 14 Set, 2015 16:18
Da Meteoland
Come sarà l'autunno inverno 2015/2016: secondo la NASA, autunno mite e piovoso, poi freddo e neve da Gennaio
Sarà molto importante l'evoluzione della stagione invernale prossima al fine di valutare l'ipotesi di un change climatico improntato verso un riscaldamento globale che sembra si stia conclamando nell'insorgenza di eventi estremi, ondate di calore e di freddo su alcune zone del nostro pianeta e molto spesso nella nostra zona del mar Mediterraneo da molti indicata come l'area piu sensibile a questo potenziale change pattern. Nella stagione estiva tutti gli indici teleconnetttivi non deponevano a favore di ondate africane ma l'estate è stata dominata dall'Africa con una veemenza tale sia in termini termici e di geopotenziali oltre che di persistenza da farci porre seri interrogativi sul futuro delle nostre estati. Per la prossima stagione autunno invernale se diamo uno sguardo alla situazione teleconnettiva che si verrà a creare notiamo tre fattori dominanti: 1°- la QBO è in procinto di passare in terreno positivo anche alla quota di 50 hPa, 2°- l'attività solare è sempre molto low, 3°- il Nino sembra voler continuare sino alla primavera prossima. Le SST presentano sempre una vasta area in AM dominata da acque fredde e un area con acque sopra la media, situazione che influirà molto sulla posizione degli anticicloni e delle saccature atlantiche, si dovrà valutarne l'evoluzione nei prossimi mesi. Oltretutto, da tempo, altro fattore molto importante è la latitanza dell'anticiclone Azzoriano che ha portato i suoi massimi in pieno atlantico molto piu ad ovest di quanto solitamente faceva negli anni passati, questo comporta d'estate l'apertura delle porte o all'Atlantico come è successo nell'estate scorsa o all'Africa come è successo quest'anno, oppure in inverno aumenta l'influenza dell' HP africano che se ne ha la forza condiziona una stagione intera sino al nord, relegando le precipitazioni nevose a quote medie e lasciando alla pianura solo mitezza e piogge. Questi fattori ci portano a pensare ad una prossima stagione poco incisiva con un pattern barico improntato ad una piovosità dei mesi autunnali elevata e situazioni di blocco nei mesi invernali con NAO e AO positive o al piu neutre con bassa propensione del Vortice Polare a scendere di latitudine. Se così fosse un altro tassello andrebbe a rinforzare la teoria del change pattern verso un riscaldamento globale molto deleterio per le nostre zone e per la nostra salute. Non dimentichiamoci però che come l'estate ha sovvertito tutti i pronostici anche l'inverno potrà riservarci delle sorprese, non sarebbe la prima volta che, anche in inverno la natura contrariamente alle aspettative ha stravolto le previsioni fatte sulla base degli indici TLC. La NASA con il suo modello stagionale prevede un inizio di stagione autunnale con temperature sopra la media anche di due o tre gradi e piovosità sopra la media con rischio alluvionale su alcune zone. A Gennaio, nella seconda parte, crediamo, andrebbe ad instaurarsi un pattern barico tipico da SCAND+ e conseguente debolezze dal Vortice Poilare con ripetuti affondi perturbati verso sud che date le temperature previste sotto media dal modello risulteranno nevose sul nord Italia, al sud clima sopra media ma con buone precipitazioni un po su tutto lo stivale eccetto le isole maggiori. Queste sono solo le prime impressioni che andranno valutate strada facendo con l'aggiornamento dei fattori in gioco, tipo le SST che giocano un ruolo molto importante. Il tutto verrà esposto nelle stagionali Meteoland online a breve. Intanto seguite gli aggiornamenti qui e nella discussione aperta sul forum. A presto.
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#7 gubbiomet Lun 14 Set, 2015 16:19
Da Meteoportaeitalia
Come sarà la stagione invernale in Europa? Per alcuni meteorologi ci aspetta un Inverno BRUTALE!
Quello passato è stato un Inverno che ha tradito le aspettative; era partito benissimo con uno spettacolare Stratwarming (un Major Stratwarming), ma si è poi concluso con un nulla di fatto per quanto riguarda l'Italia, con gelo e neve rimasti confinati soprattutto al di là delle Alpi.
Paesi come Germania, Francia, Isole Britanniche e est Europa hanno vissuto invece una stagione estremamente rigida, con nevicate persistenti per giorni e giorni, temperature bassissime e gelo perenne. Una situazione davvero critica che è perdurata per almeno tre mesi, o poco meno.
La domanda si pone ora l'appassionato è: come sarà il prossimo Inverno? Ovviamente è presto per esprimere giudizi o tendenze (ce ne occuperemo più in avanti), ma diverse delle più autorevoli figure meteorologiche del mondo hanno già espresso la loro a riguardo di questa situazione.
Il famoso meteorologo Joe Bastardi infatti conferma che "la stagione invernale in arrivo potrebbe presentarsi estremamente rigida, brutale soprattutto per i Paesi dell'Europa centro-orientale, con persistente blocco anticiclonico e condizioni di NAO in fase negativa".
Dello stesso parere anche alcuni meteorologi francesi, che individuano nel mese di Gennaio quello più indicato per furiose ondate di freddo sul vecchio Continente. Dello stesso giudizio anche alcuni esperti tedeschi, che confermao a grandi linee le stesse ipotesi precedentemente menzionate.
Sempre secondo i meteorologi tedeschi "il flusso d'aria fredda che punterà l'Europa centro-orientale e parte di quella centrale potrebbe rafforzarsi in maniera considerevole, con la fase fredda-gelida che persisterebbe fino a Febbraio, con risvolti importanti anche nel mese di Marzo".
Ovviamente si tratta solo di ipotesi al momento, che dovranno trovare riscontro con il progressivo avanzare della stagione menzionata. Sbilanciarsi ora in una previsione per i prossimi mesi risulta molto rischioso, anche se i dati attualmente disponibile valgono certamente il rischio.
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#8 gubbiomet Lun 14 Set, 2015 16:20
Da Ambiente
METEO AUTUNNO INVERNO 2015: CI SARÀ IL FREDDO POLARE OPPURE NO? Ecco le previsioni meteo aggiornate per l'autunno e l'inverno 2015-16 in Italia.
Nuovo appuntamento con la nostra rubrica dedicata alle previsioni meteo: oggi vi forniremo gli ultimi aggiornamenti riguardanti la stagione autunnale e quella invernale 2015-2016. Cosa succederà nel nostro Paese? Dovremo fare i conti con un nuovo inverno freddo e nevoso, come è stato quello dello scorso anno, oppure le temperature saranno un po' più miti? Scopriamo nel dettaglio tutto quello che c'è da sapere.
Previsioni meteo autunno 2015 in Italia
Partiamo dalle previsioni meteo per l'autunno 2015: le ultime tendenze rivelano che il ciclone Poppea che già in queste ore si è abbattuto sul nostro Paese, porterà con se un'ondata pesante di piogge e temporali che hanno colpito prima le regioni settentrionali e che da adesso in poi arriveranno gradualmente a colpire anche le regioni del Sud. Le prime settimane del mese di settembre, infatti, saranno contrassegnate proprio da un calo delle temperature e da un tempo decisamente piovoso.
La situazione dovrebbe un po' migliorare a partire dalla seconda metà del mese, quando il sole tornerà a farsi vedere sulle regioni del Sud Italia. In generale, però, l'autunno 2015 non dovrebbe essere particolarmente rigido: non mancheranno le piogge, ma le temperature grosso modo saranno di poco inferiori alle medie stagionali.
Ecco come sarà l'inverno 2015-16
Situazione decisamente analoga anche per quanto riguarda la stagione invernale 2015-2016: le previsioni meteo degli esperti, infatti, rivelano che non avremo un autunno particolarmente freddo, tanto è vero che le temperature dovrebbero essere addirittura di 1-2 gradi sopra la media nelle regioni meridionali. Anche le precipitazioni, a partire da dicembre 2015 in poi, non saranno copiose come quelle della scorsa stagione e quindi, tutto sommato, possiamo dire che sia al Nord che al Sud Italia la stagione invernale sarà decisamente mite.
Lo scorso anno il picco del freddo lo avevamo avuto durante le ultime settimane di dicembre, quelle a ridosso delle festività natalizie: per quest'anno, invece, il picco lo si dovrebbe avere durante il mese di gennaio 2016.
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#9 gubbiomet Lun 14 Set, 2015 16:21
Da Viagginews
Previsioni meteo inverno 2016: ecco come sarà
Stiamo uscendo dall’estate, e fra un temporale ed uno sprazzo di sole, stiamo andando diretti verso l’autunno. E già c’è chi si chiede come sarà questo inverno 2015-16. Se per l’inverno passato erano state fatte previsioni catastrofiche, annunciandolo come il più freddo del secolo, per questo in arrivo si prospetta uno scenario completamente opposto, ovvero clima piuttosto caldo e asciutto.
Responsabile di ciò, per molto meteorologi, è El Nino, ossia l’anomalo riscaldamento delle acque del Pacifico equatoriale, che quest’anno sarà in versione strong e quindi i suoi effetti saranno maggiori e percepibili in Europa. Il che porterebbe a delle temperature miti e a poche piogge. Un modello di previsione che stando al portale *******.** non è completo. Già perché delle correnti fredde dell’Atlantico faranno diverse incursioni in Europa ed in Italia facendo crollare le temperature e portando precipitazioni.
L’anticiclone subtropicale a dicembre si sposterebbe verso l’Atlantico, facendo sì che aria fredda artica scenda verso l’Europa Centrale ed il Mediterraneo. A gennaio le correnti artiche arriverebbero a fasi alterne sul centro Europa e sul settentrione cariche di precipitazioni anche nevose, mentre l’est europa ed il Sud Italia resterebbero più asciutte.
Per quanto le previsioni meteo inverno 2015-16 siano ovviamente molto variabili visto che mancano ancora diversi mesi, il quadro più probabile al momento è comunque quello di un inverno molto alternato fra freddo intenso e clima mite. Poco equilibrio, un po’ come quest’estate in cui le correnti africane hanno spezzato il ritmo con ondate di caldo anomalo e molto forte.
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#10 gubbiomet Lun 14 Set, 2015 16:24
Da Affariitaliani
Previsioni meteo per l’inverno: caldo anomalo, poi neve copiosa
L'autunno bussa alle porte e tutti si chiedono come sarà il prossimo inverno. Gelo e neve o clima mite? A dettare la linea sarà El Nino, ossia l’anomalo riscaldamento delle acque del Pacifico equatoriale, che quest’anno sarà in versione strong e quindi i suoi effetti saranno maggiori e percepibili in Europa
Ormai l'estate sta fininendo, e fra un temporale ed uno sprazzo di sole, e stiamo andando diretti verso l’autunno (dal punto di vista climatico già iniziato il primo settembre). C’è chi si chiede come sarà questo inverno 2015-16. Se per l’inverno passato erano state fatte previsioni catastrofiche, annunciandolo come il più freddo del secolo, per questo in arrivo si prospetta uno scenario completamente opposto, ovvero clima piuttosto caldo e asciutto.
Responsabile di ciò, secondo i meteorologi, è El Nino, ossia l’anomalo riscaldamento delle acque del Pacifico equatoriale, che quest’anno sarà in versione strong e quindi i suoi effetti saranno maggiori e percepibili in Europa. Il che porterebbe a delle temperature miti e a poche piogge. Un modello di previsione che stando al portale *******.** non è completo. Già perché delle correnti fredde dell’Atlantico faranno diverse incursioni in Europa ed in Italia facendo crollare le temperature e portando precipitazioni.
L’anticiclone subtropicale a dicembre si sposterebbe verso l’Atlantico, facendo sì che aria fredda artica scenda verso l’Europa Centrale ed il Mediterraneo. A gennaio le correnti artiche arriverebbero a fasi alterne sul centro Europa e sul settentrione cariche di precipitazioni anche nevose, mentre l’est europa ed il Sud Italia resterebbero più asciutte.
Per quanto le previsioni meteo inverno 2015-16 siano ovviamente molto variabili visto che mancano ancora diversi mesi, il quadro più probabile al momento è comunque quello di un inverno molto alternato fra freddo intenso e clima mite. Poco equilibrio, un po’ come quest’estate in cui le correnti africane hanno spezzato il ritmo con ondate di caldo anomalo e molto forte.
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#11 Fili Lun 14 Set, 2015 18:53
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#12 Frasnow Lun 14 Set, 2015 18:56
Dopo le toppate clamorose dello scorso anno dei due indici OPI e SAI, che a sentire il web dovevano essere chissà cosa, quest'anno che si inventeranno?
Per non dimenticare:
http://www.lineameteo.it/indice-opi...o-vp338885.html
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Ultima modifica di Frasnow il Lun 14 Set, 2015 18:56, modificato 1 volta in totale
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#14 gubbiomet Mar 15 Set, 2015 08:25
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#15 Frasnow Mer 16 Set, 2015 17:10
Pubblico qua per non aprire un altro 3d.
Direi di porre attenzione all'evento El Nino che sembra destinato a diventare uno dei più intensi mai registrati. A vedere questa immagine con tutto quel rosso, mi fa impressione, e ancora non abbiamo raggiunto l'apice che dovrebbe arrivare tra Ottobre e Gennaio!!!
Interessante capire gli effetti che esso avrà, in primis sulla circolazione Mondiale, ma anche quella più strettamente casalinga. Seguiranno aggiornamenti.
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