#152 burjan Lun 22 Gen, 2007 22:02
Intervengo a scoppio ritardato dopo un pomeriggio di impegni familiari, e trovo un forum nello sconforto più completo. Sconforto che non condivido completamente.
Guardiamo al sodo: dopo un inverno drammatico per le falde acquifere, per la natura e per la neve dove la deve fare (cioè sui monti), abbiamo l'ulteriore conferma di un importante episodio, destinato a portare un forte contributo nella direzione di un sia pur parziale recupero.
Dall'analisi dei profili verticali dell'atmosfera ritengo di poter trarre le seguenti conclusioni:
1) la frustata temporalesca del tardo pomeriggio-sera di domani ci sarà e sarà intensa e spettacolare, con temporali nevosi anche a temperature fortemente positive; ciononostante, a 200 metri avremo 12 gradi e in queste condizioni chiedere la neve mi sembra troppo. In compenso, il caldo favorirà l'intensità dei fenomeni.
2) Dalle prime ore del 24 inizierà il calvario dei minimetti freddi tirrenici; per la mia zona si profila una fase fatta più di attese e frustrazioni che di precipitazioni consistenti, con velocità verticali serie solo nel tardo pomeriggio. Attenzione, però: proprio in coincidenza di questo passaggio alle alte quote avremo un temporaneo richiamo caldo, con T. a 500 hpa che passa da -30 a -28 gradi. A 200 metri avremo 4 gradi, e con parametri d'instabilità alquanto fiacchi. Sfuma ogni sogno di neve per la Conca e per tutta la Valle Umbra.
Altra roba dovrebbe affluire durante la notte sul 25 e nel giorno seguente, ma con sempre almeno 3 gradi a 975 hpa; è pur vero che alla fine si scende lentamente a -33 a 500 hpa, ma la situazione generale mi sembra + favorevole a locali grandinate e ad episodi di graupeln che a vere ed estese nevicate.
Rfilessione finale: tutto si gioca sul filo del rasoio. Basterebbero 1/1,5 gradi in meno, quel quid di imprevedibile che il nostro mare sa darci, per far pendere ancora la bilancia dalla nostra parte. Per nostra intendo i fondovalle. Gli altri i fiocchi li vedono di sicuro, per gli accumuli seri devono pregare tutti. Ma proprio tutti.
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Il dono della previsione è far comprendere quanto sia perfettamente inutile dare una risposta alle domande sbagliate (Ursula Le Guin)