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La strutturazione delle discussioni, per portare un pò di chiarezza risulta la seguente a chi non sembrasse chiaro ove scrivere cosa:
SNOWCASTING: interventi real-time e sviluppi della situazione supportati da dati alla mano, webcam, ecc.
[BREVE TERMINE] Si va in negativo: analisi e previsioni per le giornate che vanno dal 14 al 17 dicembre entranti. (aprite anche un altro topic se volete, vedo che è bello pienotto)
[MEDIO TERMINE] Con lo sguardo rivolto a venerdì 17: analisi e prospettive solo per la giornata (speriamo stupenda) di venerdì 17
[LUNGO TERMINE] Ennesimo Natale zonale? Come da titolo analisi e prospettive tra il 18 ed il 25 Dicembre.
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Con grande piacere ritorno on-topic, torniamo a parlare di meteorologia in attesa di questo venerdì 17.
Grande attesa per le potenzialità nevose che potrebbe esprimere, va detto però che stiamo ragionando su disegni modellistici che, lo sappiamo bene, di sovente cambiano forma, connotati e quindi, risultati reali!
Stando al quadro modellistico serale di oggi 13/12/2010 (ribattezzato come non il giorno più corto che ci sia), diamo uno sguardo alle prospettive che potrebbero venirdi a verificare.
Generalmente parlando, la situazione sullo scacchiere Mediterraneo racconta di una discreta anomalia termica negativa a tutte le quote, con apice sui mari circostanti la penisola italiana.
Importante l'estrazione di questa lama fredda che da est si va impadronendo del 100% del territorio nazionale (la -30°C / 500 hPa raggiungerà anche Sicilia e Sardegna), strutturata con valori minimi alla quota caratteristica di 500 hPa pari a -35/-38°C che si sfogheranno sulle centrali adriatiche ed in genere centrali peninsulari, valori inferiori ai -10°C ad 850 hPa che affliggeranno invece il Alpi e Triveneto; qualche minuzia in più altrove.
Il pomeriggio preparativo di Giovedì 16, vedrà ancora valori di tutto rispetto alle medio-basse quote con circa -8°C ad 850 hPa, correnti da NNW assimilabili ad una secca tramontana.
Correnti stesse che agiranno "in fase" rispetto all'orientamento della dorsale appenninica, con conseguente riduzione al minimo della possibilità di sviluppo di nuvolosità, per stau.
Si giungerà così a giovedì sera, in una discreta ghiacciaia, con temperature che alle ore 20, saranno già negative su tutta l'Umbria e probabilmente su tutta la fascia interna peninsulare.
In quota i primi sintomi di cambio circolatorio con i primi refoli da ovest.
Refoli che prima di trasmettersi al suolo, vedranno scorrere ancora svariate ore, tant'è vero che le prime coperture nuvolose giungeranno a metà nottata, quando ormai sulla fascia pedemontana appenninica saremo forse tra -8/-10°C (Gubbio-Gualdo-Norcia), valori che logicamente andranno salendo fino a raggiungere i probabili -4°C del ternano, passando per tutti i valori intermedi tra questi estremi citati, delle zone interposte tra le zone climatiche considerate.
Giunti a notte inoltrata, le prime nubi di gran carriera arriveranno da ovest, arrestando ovunque le dispersioni di calore tra suolo ed atmosfera, favorendo quindi la stazionerietà dei valori termici raggiunti fino all'ora della copertura.
L'alba si presenterà molto fredda, grigia, con una strana atmosfera un pò ovunque.
Mi rimane difficile credere in zone con termiche positive a qualsiasi quota a questo punto.
Prime precipitazioni su fascia regionale occidentale previste proprio al primissimo mattino, in rapida estensione verso est con il passar delle ore.
Non c'è bisogno di commentare cosa potrebbe cader dal cielo a questo punto un pò ovunque, non voglio dirlo troppo forte ma, solo tre cose (m'hai detto poco...) potrebbero toglierci questo sogno:
1_ Una tempistica sbagliata
2_ Un richiamo caldo troppo accentuato in quota, con valori > -1°C ad 850 hPa
3_Una instaurazione di correnti sciroccali con inibizione di precipitazioni sulle zone interne umbre (minimo depressionario troppo largo)
A voi i commenti, per questo atteso venerdì...che non ci deve deludere!!!
*** Le tempistiche descritte sopra sono basate sulle emissioni serali del 13/12/2010, potrebbero cambiare lievemente, a fronte di un risultato drasticamente differente.

Da dire che, ad oggi, nel momento di massimo richiamo caldo, si rimarrebbe con una -28/-29°C a 500 hPa, il che garantirebbe per un buon 70% regionale un buon range di mantenimento termico anche al top del richiamo caldo.
A rischio i soliti meridionali maggiormente sotto il tiro del libeccio in attivazione dal Tirreno. Ma avremo anche noi meridionali buone, ottime, prospettive, se il carattere di questo libeccio se ne rimarrà freddo con termiche ad 850 hPa seppur di poco, negative.