Per il resto, dalla media e bassa stratosfera (bilobazione) fino al suolo ci sono tutti
HP di blocco ed assenza pressochè totale di zonalità! 8))
a me sembra che se davvero ci fosse stata assenza di zonalità e blocchi
HP (parlo della nostra fetta di emisfero) non staremmo a parlare di una -6° risicata per mercoledì, ma di ben altre storie.
Poi non mi hai risposto...come motivi il fatto che l'
HP delle Azzorre, che pure tenta di erigersi verso Nord, viene spiattellato letteralmente lungo i paralleli alle 150/180 ore in Europa? ;) :bye:
Ti ho risposto eccome... forse non ti è bastato?
Se avessi avuto ben chiaro che cosa era il flusso zonale, avresti capito che il blocco anticiclonico russo sta confrontandosi con un vasto sistema depressionario che va dall'Atlantico Settentrionale fino al Polo, parte primaria del
VP.
Questo innesca un importante FLUSSO MERIDIANO (e non zonale) mite che risale fino all'Artico.
Finché permane il blocco russo non c'è possibilità che si ristabilisca un flusso zonale, al massimo (alla peggio) finiremo noi stessi sotto un flusso meridionale del suddetto sistema.
Con anticicloni di blocco non esiste flusso zonale!
Infatti le correnti a getto non possono fluire da ovest ad est e trascinare le sottostanti
LP, saccature e promontori.
Il flusso zonale deve fluire da ovest ad est, e finchè non lo fa non lo puoi chiamare come flusso zonale.
Poi se tu con quel nome ci chiami qualsiasi flusso della circolazione atmosferica è un'altra faccenda.
Se le
LP non percorrono la traiettoria ovest-est, a causa di blocchi, non c'è flusso zonale.
Per essere ancor più chiari:
forse tu confondi i venti occidentalii che scorrono nella parte meridionale delle depressioni per flusso zonale, ma non è così.
Altrimenti come me li chiami i venti orientali che scorrono nella parte settentrionale delle suddette
LP, flusso antizonale???
:bye:
L'
HP azzorriano non vive certo di vita propria, mica sta lì che si erige se ha spazio, sennò se ne sta buono.
Insomma, tutta la configurazione è una conseguenza di dinamiche d'onda planetaria, e adesso chi sta producendo questa configurazione, con
VP allungato dall'Atlantico al Polo e fino alla Siberia Orientale, è proprio il blocco anticiclonico russo che impedisce l'avanzata verso est delle correnti occidentali. Impedisce quindi il ricompattamento del
VP in troposfera (mentre in stratosfera ad esempio (ops, guarda chi riscappa fuori), ben lontana dai forcing troposferici come è quello causato da un
HP termico, il
VPS è bello che ricompattato. (anche se un forcing troposferico prolungato, alla lunga, può produrre una risonanza anche in stratosfera ecc...)
Insomma, l'
HP atlantico che vedi comparire "adesso" è solo una conseguenza del blocco russo che a sua volta, producendo un intenso flusso meridionale in atlantico, produce una forte accelerazione del getto diretto verso nord, quindi una sua compressione alla radice del getto stesso (convergenza del flusso), che produce un aumento dei
GPT sottostanti, e quindi la risalita dell'
HP.
Ma l'
HP azzorriano resta schiacciato tra lobo depressionario ed
HP termico, non può salire e crescere, visto che parte del flusso meridiano discendente tende ad aggirare l'
HP termico stesso.
Quello che può fare, al massimo, è fondersi parzialmente (nei bassi strati) con il termico.
Tale fusione, come risaputo, è solitamente molto debole e transitoria, dato che il primo è dinamico ed il secondo è termico, con gradienti barici completamente diversi mano a mano che si sale di quota.
Quindi il ponte stesso produce differenziali barici ,
LP, cut off, gocce, ecc, che lo interrompono facilmente
A meno che il termico non si "dinamicizzi", cosa per altro logica e ricorrente (almeno parzialmente).
Ti va bene questa risposta?
8))