La Commissione Europea ha avviato nuove procedure di infrazione contro l'Italia.
Le accuse riguardano soprattutto la carente qualità dell'aria e la mancanza di un piano di emergenza nelle aree con impianti che trattano sostanze pericolose.
Per quanto concerne la qualità dell'aria, l'Italia ha ricevuto una lettera di messa in mora per aver superato i limiti nelle emissioni di anidride solforosa, che secondo la Commissione Europea in alcuni luoghi hanno raggiunto i mille millesimi di millimetro per metro cubo, superando quindi di ben tre volte i limiti fissati dalle norme europee. La Commissione ha, inoltre, inviato all'Italia una richiesta di informazioni sulle misure intraprese per ridurre le particelle di PM10 nell'aria, visto che nel 2005 sono stati superati i limiti, ma per ora ha deciso di non aprire alcuna procedura di infrazione.
In materia di piani di emergenza nelle aree interessate da incidenti a impianti che producono sostanze pericolose, l'Italia ha ricevuto un parere motivato per la mancata adozione dei piani di emergenza ed ha quindi 2 mesi di tempo per mettersi in regola con la normativa europea.
Fonte: Il Sole 24 Ore n. 286 del 18/10/2007 pag. 32
Autore: Enrico Brivio