
Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad uno schermo a ventilazione forzata, espressamente pensato per il settore professionale, eppure, già al primo impatto, capiamo immediatamente di aver a che fare con qualcosa di totalmente diverso rispetto al Met-One.
A fronte del poderoso imballo di quest’ultimo, del peso di svariati kg, l’Apogee mi è arrivato in un imballo unico e compattissimo, poco più grande di quello di un davis 7714 e del peso di poche centinaia di grammi.
notare il raffronto con la solita pistola termometrica

All’interno i componenti sono solamente 2, il cilindro principale, non concentrico, ed il cappello superiore di chiusura che ospita anche la sede di fissaggio al palo (anche questo schermo, come il Met-one prevede il fissaggio su palo orizzontale)

Troviamo inoltre una bustina contenente la ferramenta di fissaggio al palo, in acciaio inox e decisamente di alta qualità, i distanziali in teflon necessari al corretto distanziamento del piatto superiore, un paio di fascette
In altra busta le door, lo schermo prevede che la sonda non venga infilata come solitamente avviene dall’alto, ma lateralmente tramite un foro obliquo comunicante con la camera sensore.
Tali door vanno ad avvitarsi con un singolo scatto nel foro di apertura consentendo un facile montaggio/smontaggio della/delle sonde.


Ho scritto sonde di proposito, le door che possono essere ordinate come accessorio prevedono fino ad un massimo di 4 sonde, rigorosamente professionali, nel mio caso ho chiesto delle door chiuse in modo da da poterci adattare le sonde di mia preferenza, il materiale delle door è facilmente lavorabile con una fresa di precisione.
Sulla parte superiore del cilindro è posizionata la ventola, si tratta di un componente di piccole dimensioni, esattamente 60mm, non riporta caratteristiche, si tratta di un componente custom, con grado di protezione IP55, quindi protetto per polvere e getti d’acqua ma NON per immersione contrariamente alla ventola del met-one, viste le dimensioni standard della ventola credo che eventuali sostituzioni con prodotti di diversa tipologia non comportino alcun problema.

La ventola è direttamente collegata ad un cavo multipolare di 5mt, multipolare perché la ventola ha la capacità, se collegata ad un sistema di rilevamento in grado di gestirla, di variare regime di rotazione e portata in base a caratteristiche predeterminate dall’utente.
Stupisce, in generale, il senso di minimalismo, a fronte di una complessità costruttiva non indifferente nel Met-One, qui ci troviamo di fronte a quanto di più semplice ci si potrebbe aspettare, alcuni aspetti lasciano addirittura perplessi, come ad esempio l’inlet inferiore totalmente aperto, nessun filtro, nessun complesso sistema di protezione, il fondo del cilindro lascia a vista ventola e sensore.

Ovviamente tutto questo è solo la parte iniziale dell’analisi dell’Apogee Ts-100, come per il Met-One seguiranno ulteriori approfondimenti relativi alle fasi di posizionamento sensori, installazione e, a seguire, ovviamente risultati dei primi test.
Spero di non avervi annoiato

Mauro