Sarà una stagione piovosa? Cosa potremo aspettarci grosso modo? Sarà caldo..o freddo..ecc ecc
Proviamo un po’ a spiegarci come sono messe le cose attraverso l’analisi di alcuni indici, provando poi a generare una linea di tendenza di massima sulla base degli stessi.
Partiamo da alcune considerazioni strettamente riguardanti il nostro andamento climatico, andiamo quindi a considerare la famosa ITCZ, zona di convergenza inter-tropicale.
In accordo con l’andamento stagionale, appena usciti da un prolungato periodo estivo, ritroviamo tale zona di convergenza degli alisei abbastanza a nord sul continente africano, corresponsabile diretta della massiccia presenza anticiclonica da vari mesi sul bacino mediterraneo.

Come si nota dal grafico del confronto tra l’annata corrente VS posizionamento medio dell’itcz nel periodo 1979-2008, si nota come nell’ultima decade di agosto vi sia un’impennata verso i 20° di latitudine nord, andando probabilmente nella prima decade di settembre al di sopra del valore medio.
La secca degli ultimi 15 giorni ed il particolare “gonfiore anticiclonico” su tutto il comparto europeo è in gran parte da imputare ad una itcz in deciso spostamento verso nord, determinando a latitutidini sud-europee e centro-europee una vasta zona a vorticità negativa, con venti discendenti continui che con il passar dei giorni hanno soppresso tentativi di connettività depressionaria instaurando campane anticicloniche di grande vigore.
Una importante osservazione da fare a questo punto potrebbe essere questa:
E’ vero che il clima anticiclonico degli ultimi 15 giorni potrebbe essere così spiegato, ma andando a considerare l’altrettanto stabile periodo agostano (giorni 1-20) ed il periodo di luglio (giorni 11-20), non si denota una itcz in gran forma su latitudini così settentrionali..anzi..lo scarto dalla media è pronunciato risultando il suo posizionamento più a sud della norma.
Verissimo, spieghiamo ciò con questa considerazione:
Una itcz non abbastanza settentrionale (come il grafico mostra nei 2 periodi sopra citati) non è indice di assoluta impossibilità da parte delle imponenti fasce anticicloniche di raggiungere l’Europa, ma magari di raggiungerne solo le zone più meridionali, lasciando già il nord Italia, ma in maniera più decisa Europa centrale ed Isole Britanniche sotto regime basso-pressorio.
Ipotesi supportata dalla nota stagione estiva della zona Euro centro-settentrionale, molto umida e sotto media termica.
Tornando al periodo attuale quindi l’itcz posta a circa 20° latitudine nord, determina condizioni anticicloniche anche a latitudini davvero “anomale” per il periodo (vedere carta sotto).

Il nostro intento principale è però quello di cercare di interpretare un minimo di lungo termine, consapevoli che tutto potrebbe essere meramente svergognato, ma un tentativo deve rimanere tale e non esser preso come linea da seguire a chius’occhi

In concussione con una presenza esagitatamente anticiclonica in aree che notoriamente in settembre dovrebbero essere territorio di low press (Atlantico centro-settentrionale), sicuramente El Nino svolge un’azione se non di primo piano comunque di rilievo.
Dall’indice MEI notiamo che siamo ovviamente in una fase di Nino (MEI>0.5), al limite dall’essere considerata forte, attualmente viaggiamo su valori non particolarmente esagitati (Nino forte se MEI>1.2 in genere).

Gli effetti del nino li conosciamo bene, tuttavia dobbiamo dire che gli stessi effetti a volte non tangono le regioni Europee se la fase di Nino non si mostra forte, per il responso dobbiamo attendere i prossimi mesi.
Comunque vedendo l’andamento della curva del 2009, si vede bene che il gomito verso destra è già stato intrapreso, e lo stesso MEI per quest’anno è stato graficato insieme ad altre annate in cui ci furono fasi di transizione con Nino non su livelli spropositati.
Mi attenderei quindi da un punto di vista meramente riferito al Nino, giustamente un aumento della stabilità anticiclonica nei mesi adiacenti la stagione estiva (maggio, settembre).
Maggio conferma che il ragionamento potrebbe esser giusto con settembre che viaggia su valori abbastanza secchi per il periodo.
La porta depressionaria oceanica rimane chiusa e probabilmente così rimarrà fino a fine mese.
L’avanzamento stagionale già in ottobre potrebbe apportare a mio parere un deciso cambiamente della situazione con un autunno che partirà secco (escludendo eventuali precipitazioni per infiltrazioni orientali come vivremo nei prossimi giorni) con ripresa dei flussi instabili già ad ottobre per via di un Nino come detto non troppo invadente, ma non solo....vediamo l'AO index a proposito:
Previsto in crollo, non usiamo altri termini per descrivere una proiezione come questa!
La proiezione rimane un po’ fine a se stessa nel senso che potrebbe tranquillamente non risultare veritiera o quantomeno più attenuata.

Rimane il fatto che il vortice polare è previsto in improvviso colma mento, con valori pressori quindi in forte rialzo.
Ne deriverà senz’altro una minor invadenza anticiclonica in sede nord-Atlantica, con effetti che probabilmente già a fine mese potranno toccare i nostri territori e più generalmente le regioni Europee.
AO forte a cavallo del primo settembre, stiamo vivendo cosa sta a significare. Anticicloni in formissima anche a latitudini molto elevate, coadiuvato da una ITCZ molto spinta a nord ed una fase di Nino moderata, beh, era il minimo che potesse succedere avere 2-3 mesi continuativi di persistenza anticiclonica su mezza Europa!
Per ora credo sia giusto fermarsi qui, senza scomodare altri indici. Magari ciò sarà fatto nei prossimi giorni in integrazione a quanto finora scritto.
Attendiamo le realistiche conseguenze per fine mese, come detto potrebbero essere totalmente differenti da quanto mi attendo, ma tutto serve per crescere, e confrontarsi con le vostre idee aiuterà tutti noi a cercare di interpretare come sarà la stagione autunnale 2009!
A presto raga!