Salve a tutti! Qui bellissima giornata, dal sapore primaverile, davvero primaverile, con una minima di 5°C ed una massima di 20°C. Che poesia! Sembra un'estate anticipata di San Martino, tant'è che non posso non pensare alla celebre strofe saffica di Pascoli:
Gémmea l’aria, il sole così chiaro
Che tu ricerchi gli albicocchi in fiore,
e del prunalbo l’odorino amaro
senti nel cuore.
Ma secco è il pruno, e le stecchite piante
Di nere trame segnano il sereno,
e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante
sembra il terreno.
Silenzio, intorno: solo, alle ventate,
odi lontano da giardini ed orti,
di foglie un cader fragile. E’ l’estate,
fredda, dei morti.
Certo, di freddo non si può parlare, oggi, ed è anche vero che gran parte degli alberi non ha ancora perso le foglie. Non si può neanche pensare, come nel caso della lirica pascoliana, alle ultime propaggini della PEG moderna ("Per i morti, la neve è agli orti"), viste le medie nel complesso ancora abbastanza calde di questo mese. Ma la suggestione mi sembra piuttosto forte, viste anche le bizze del sole... e qualche "utopia" di Reading.