Cambiamenti sconvolgenti nell'Artico


Titolo: Cambiamenti sconvolgenti nell'Artico
Da "Il Corriere.it":

Polo Nord, è caos clima
"Cambiamenti sconvolgenti"
Cambiano i venti, si riduce la neve, spariscono renne, fauna marina a rischio. Dati allarmanti dallo studio 2009 sullo stato dell'ambiente artico: "Trasformazioni più veloci del previsto" di LUIGI BIGNAMI

"Forse non ci stiamo realmente rendendo conto di cosa significa la perdita dei ghiacci del Polo Nord. L'artico infatti, è uno dei luoghi più fragili del nostro pianeta", ha detto Jane Lubchenco del NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) presentando l'Artic Report Card, ossia lo stato dell'ambiente artico del 2009. Nonostante che durante l'estate appena trascorsa i ghiacci non abbiano raggiunto i livelli minimi del 2007 e del 2008, i ricercatori si trovano di fronte a cambiamenti estremamente drastici rispetto a soli 5 anni fa e con trasformazioni che avvengono assai più velocemente del previsto.

"Lassù %u2013 ha continuato Lubchenco - i cambiamenti ambientali avvengono ad una velocità assai più elevata rispetto al resto del pianeta con ricadute che si fanno sentire anche molto lontano". Al Polo Nord dunque si sta verificando qualcosa che va ben al di là del semplice scioglimento dei ghiacci e da alcuni anni a questa parte si sono innescate situazioni che erano del tutto imprevedibili solo 5 anni fa.

Un esempio, sono i cambiamenti su larga scala dei venti. Negli ultimi anni infatti, si è creata una anomala alta pressione sul lato artico che si affaccia al Nord America e una bassa pressione verso l'area euroasiatica. Il tutto certamente connesso con la mancanza di ghiacci durante il periodo estivo. Nella complessa evoluzione meteorologica dell'artico ciò determina la formazione di venti più prolungati che soffiano da sud verso nord, i quali incrementano il trasporto di calore sull'Oceano Artico.

Nel Nord America vi è stata un forte riduzione delle precipitazioni nevose, mentre in Siberia si è notato un aumento delle piogge. Nell'America del Nord infatti, durante le stagioni invernali 2007/08 e 2008/09 la stagione nevosa si è notevolmente ridotta con un anticipo della primavera che ha portato allo scioglimento la poca neve caduta. La temperatura del permafrost (lo strato di terreno permanentemente ghiacciato) è salito di 2°C negli ultimi 35 anni, di cui un grado nell'arco dell'ultimo quinquennio.

Profondi sono stati anche i cambiamenti negli ambienti ecologici. Per quanto riguarda i grossi mammiferi ad esempio, si sta notando una forte discesa nel numero di renne e caribù, anche se il fenomeno era già in atto da tempo. Tra gli scienziati c'è ancor più apprensione per la vita marina, in quanto si hanno pochi dati a disposizione per capire se le comunità di animali siano diminuite o si siano spostate. "Senza dubbio - spiega Michael Simpkins del Fisheries Service del NOAA - sono a rischio balene, beluga, narvali e orsi bianchi".

E a cornice di tutto questo vi è lo scioglimento dei ghiacci che oltre all'artico interessa fortemente anche la Groenlandia. Ciò che ha colpito particolarmente i ricercatori è il fatto che nonostante un inverno più freddo delle medie, l'estate appena trascorsa è stata così calda da elidere totalmente la neve caduta durante la stagione invernale e ha fatto ritirare i ghiacciai che giungono in mare per oltre 106 km quadrati, portando a quasi 1.000 km quadrati quelli persi dal 2000 ad oggi.

Titolo: Re: Cambiamenti Sconvolgenti Nell'Artico
Continuano i catastrofismi nonostante gli incoraggianti segni di ripresa dei ghiacci artici; i mezzi d'informazione si prestano volentieri al gioco, spesso in maniera contraddittoria (lo stesso mezzo di stampa citato nell'articolo, qualche giorno fa, titolava in maniera ben diversa). Stiamo già a -40°C, in molte zone sub-polari, e non siamo neanche a novembre...
Mi chiedo come sia possibile tanta disparità di opinioni su dati che, in fondo, dovrebbero essere abbastaza obiettivi. Non resta che sospendere il giudizio ed attendere ancora un paio di anni, magari quando il pack raggiungerà le coste dell'Islanda...
:confuso: :confuso: :confuso: :confuso:

Titolo: Re: Cambiamenti Sconvolgenti Nell'Artico
In quest'altro articolo del giornalista Luigi Bignami, si parla di un'altra catastrofe:
http://www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3?id_article=869
Buona lettura...

Titolo: Re: Cambiamenti Sconvolgenti Nell'Artico
Pigimeteo ha scritto: [Visualizza Messaggio]
In quest'altro articolo del giornalista Luigi Bignami, si parla di un'altra catastrofe:
http://www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3?id_article=869
Buona lettura...


Che si tratti di esempio lampante di catastrofismo giornalistico non ci sono dubbi, l'unica cosa sarebbe leggere per intero le ricerche o quanto meno gli abstract. Non mi fido minimamente dei giornalisti il cui unico scopo è fare sensazionalismo e far chiacchierare la gente. :|

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Titolo: Re: Cambiamenti Sconvolgenti Nell'Artico
Moriremo tutti e la colpa è solo la nostra...ma per piacere!!!! :evil: :vomito: :? :?

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Titolo: Re: Cambiamenti sconvolgenti nell'Artico
Quest'immagine, prodotta dal Norwegian Polar Institute, che non è certo l'ultimo arrivato in fatto di studi sui ghiacci artici, mostra il massimo di estensione superficiale della banchisa artica (in Aprile) rilevata durante gli ultimi 400 anni sul settore Atlantico dell' Artico. La mappa si basa sul database elaborato su registrazioni dei diari di navigazione delle navi.
Sembra che nel 1779, ancora in piena PEG, i ghiacci fossero arretrati ben più sensibilmente di adesso (o meglio, più che negli anni appena trascorsi), confermando che le stesse dinamiche glaciali sono molto variabili e probabilmente, come riportato dagli ultimi studi, dipendenti in gran parte dalle dinamiche delle correnti oceaniche e di quelle atmosferiche più che dalle temperature.
Inoltre il cosiddetto ghiaccio storico che si ventilava essere stato perso negli ultimi decenni, molto probabilmente di storico non ha niente, visto che è stato ripetutamente perso nei secoli scorsi (1779 compreso) e che addirittura prima della PEG (alla fine dell'Optimum Medievale) non restasse che un limitato settore glaciale agganciato al Nord America! (in questo caso si parla di stime su sedimenti, tra l'altro testimoniate dall'espansione coloniale dei Vichinghi che di ghiacci per i mari non ne vedevano traccia.

Allora... di quale sconvolgimento epocale stiamo parlando??? :mah: :mah: :mah:

seaicesvalbardsince1769

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Titolo: Re: Cambiamenti Sconvolgenti Nell'Artico
L'artico ha da sempre avuto anni con avanzamenti e anni che ha avuto geggli arretramenti, basta che arretri di un metro che i "giornalisti catastrofisti" gridano allo scioglimento dei ghiacci o altri che nel caso di un aumento parlano subito di nuova peg.
In verita il ghiaccio è una struttura soggetta a cambiamenti climatici più o meno intensi, quindi basta un minimo cambiamento che può portare alla modifica della sua estensione le variabili in gioco sono molteplici.
La cosa preoccupante sono i ghiacciai alpini i quali inesorabilmente arretrano di anno in anno (lo si vede a vista d'occhio in anni successivi) per fortuna si sta cercando di limitare anche questo coprendi il ghiaccio nel periodo estivo con dei teli che riflettono la luce, i primi ad arrivarci furono gli austriaci ma anche in italia ci si sta muovendo.

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Titolo: Re: Cambiamenti Sconvolgenti Nell'Artico
elgnaro ha scritto: [Visualizza Messaggio]
La cosa preoccupante sono i ghiacciai alpini i quali inesorabilmente arretrano di anno in anno (lo si vede a vista d'occhio in anni successivi) per fortuna si sta cercando di limitare anche questo coprendi il ghiaccio nel periodo estivo con dei teli che riflettono la luce, i primi ad arrivarci furono gli austriaci ma anche in italia ci si sta muovendo.

Non capisco per quale motivo i ghiacciai alpini dovrebbero destare più preoccupazione di quelli polari...
capisco l'aspetto estetico-naturalistico, rappresentano sicuramente dei bellissimi paesaggi, o anche dal punto di vista idrico, anche se la società moderna, certo, non soddisfa il proprio fabbisogno idrico con i ghiacciai, ma dal punto di vista di variabilità climatica sono essi stessi dipendenti da qualsiasi oscillazione, si tratti di variazioni di circolazione, di temperatura e piovosità!
Insomma, quando la calotta arretrava lo facevano anche i ghiacciai alpini!
Durante l'optimum medievale si parla di Alpi completamente prive di ghiacci in estate!
:bye:

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