Infatti le depressioni presenti in area iberica e nel prospicente Oceano Atlantico, implicano la risalita di arie calde già dal cuore dell'Africa, le quali per effetto dell'insolazione via via crescente, iniziano ad arroventarsi e a termicizzarsi nel cuore del deserto Sahariano.
L'area Italica quindi inizia, seppur marginalmente ad essere sottoposta alle prime influenze provenienti da tali zone, che con oscillazioni più o meno marcate, vanno presentandosi nel brevissimo termine, ma anche come tendenza nel lungo.
Tutto ciò se confermato, sarà responsabile di temperature per un lungo periodo al di sopra delle medie del periodo con una seconda metà di aprile a 23-24°C fissi di giorno, con punte che potrebbero sfiorare anche i +30°C a fine mese, sempre se sarà confermata tale tendenza.
Come detto la falla barica in azione in una vasta zona dell'Europa estremamente occidentale, Iberia nella fattispecie, dopo un periodo diciamo di gestazione e provvisorio colmamento, sembra potersi ripresentare più forte ed organizzata a fine mese, con estensione dell'area depressionaria anche ai paesi Anglosassoni grazie alla ri-alimentazione della falla ricevuta dal rinvigorimento del vortice islandese che con le sue spire, invierà sacche di aria fredda ed instabile verso latitudini meridionali, carburante fresco ed ottimo per il rinvigorimento della ciclogenesi che sembrava in via di colmamento.
Gli effetti per noi saranno rappresentati dalla conseguente nuova risalita di aria calda sahariana su Italia, penisola balcanica ed Europa centrale in genere.
Seguiamo gli sviluppi delle elaborazioni modellistiche, ma questo aprile sembra improntato a tale tendenza.

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