stamani guardando Sottocorona ha fatto uno schemettino per spiegare questo fenomeno.
Solita aria che sale dalle alpi che poi scendendo si riscalda per il fenomeno che tutti conosciamo.
Però ha detto che si riscalda solo se nei versanti esteri ci sono precipitazioni, sennò la temperatura della massa d'aria rimane la stessa, da versante a versante.
A me qualche dubbio rimane.
Secondo me la fase di compressione (e quindi di riscaldamento) rimane lo stesso, anche se in minura minore (perchè non scarica l'umidità al di la delle Alpi e quindi non si secca)
Bah.....voi che ne pensate????
:D
Domamdina didattica: il fohen
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.......si beh certo, se l'aria restasse umida si riscalderebbe molto più lentamente.
Ciao :bye:
Ciao :bye:
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comunque gli ho scritto poco fa per spiegarmelo tramite e-mail.
(fra l'altro è gentilissimo e cortese, mi ha sempre risposto ed è un tipo alla "bona"...lo vedrei bene ad un meteopranzo)
:bye:
(fra l'altro è gentilissimo e cortese, mi ha sempre risposto ed è un tipo alla "bona"...lo vedrei bene ad un meteopranzo)
:bye:
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poco fa il gentile Sottocorona mi ha risposto
"Allora, non bisogna dimenticare che l'aria che scende si riscalda, ma quella che sale si raffredda esattamente della stessa quantità!
Perché non ti torna che se una massa d'aria parte a 2 gradi e sale a, diciamo, 2000 metri raffreddandosi di venti gradi, poi scendendo si riscalda di altrettanti venti gradi tornando a 2?
Il gioco cambia solo e soltanto se sul versante di salita non solo si formano nuvole, ma si "perde" dell'acqua (pioggia o neve è uguale): in questo caso la temperatura di arrivo è più alta di quella di partenza, per un meccanismo non complessissimo ma che richiederebbe un po' di tempo e soprattutto qualche disegno...che potresti trovare sul mio libretto "Una finestra sul cielo". Fammi sapere che in caso ne riparliamo.
Ciao, un caro saluto Paolo "
in effetti sulla prima parte del discorso non ci avevo pensato :roll: :roll: :roll:
"Allora, non bisogna dimenticare che l'aria che scende si riscalda, ma quella che sale si raffredda esattamente della stessa quantità!
Perché non ti torna che se una massa d'aria parte a 2 gradi e sale a, diciamo, 2000 metri raffreddandosi di venti gradi, poi scendendo si riscalda di altrettanti venti gradi tornando a 2?
Il gioco cambia solo e soltanto se sul versante di salita non solo si formano nuvole, ma si "perde" dell'acqua (pioggia o neve è uguale): in questo caso la temperatura di arrivo è più alta di quella di partenza, per un meccanismo non complessissimo ma che richiederebbe un po' di tempo e soprattutto qualche disegno...che potresti trovare sul mio libretto "Una finestra sul cielo". Fammi sapere che in caso ne riparliamo.
Ciao, un caro saluto Paolo "
in effetti sulla prima parte del discorso non ci avevo pensato :roll: :roll: :roll:
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