#1 marvel Ven 01 Lug, 2005 13:15
Insomma... é chiaro che qualunque intervento umano sulla natura, al 90%, non possa fare altro che peggiorare la situazione dell'ambiente, ma qui bisogna decidere se tornare tutti ai tempi dell'uomo delle caverne o permettere all'intera umanitá di beneficiare del progresso tecnologico con gli annessi miglioramenti della qualitá e durata della vita.
O si scende a compromesso, tutelando aree sempre piú estese sul pianeta, ma sviluppando aree altamente tecnologiche puntando sul rispetto dell'ambiente e quindi ottimizzando tutto ció che possa inquinare di meno, o lasciamo stare tutto e ricominciamo da zero, puntando su frecce ed arco...e allora li voglio vedere gli ambientalisti a spasso a lottare e a sgomitare per procacciarsi da mangiare.
Molti ambientalisti hanno ancora il mito del buon selvaggio, del pellerossa pacifico ed in armonia con la natura. Ma é solo un mito, visto che ha vissuto in armonia con essa anche perché non poteva ancora sottometterla, e poi, in quanto al selvaggio pacifico...béh.. l'uomo non tecnologico era anche piú spietato di quello attuale.
Senza contare, poi, che la vita media di 35 anni non é una bella prospettiva... e poi che tipo di vita!
Insomma, ditemi voi, ora, su quale fonte energetica dovrebbe puntare un paese in via di sviluppo come il Brasile... sulle cyclettes a dinamo???!!!
Anche l'idroelettrico sporca
R.S. a cura di Anna Ermanni
Chi considera l'energia idroelettrica come una fonte pulita, che non emette gas serra, si sbaglia. Anche le dighe hanno un ruolo importante nell'accumulo di anidride carbonica nell'atmosfera terrestre. A svelare lo “sporco segreto” di questa fonte energetica è una ricerca realizzata da Philip Fearnside dell'Istituto nazionale brasiliano per la ricerca sull'Amazzonia.
In uno studio che sarà pubblicato sulla rivista “Mitigation and Adaptation Strategies for Global Change”, Fearnside stima che le emissioni causate dalla diga brasiliana di Curuá-Una siano state tre volte e mezza quelle che si sarebbero avute generando la stessa quantità di energia dal petrolio. Questo perché la creazione del bacino idroelettrico ha causato l'emissione di grandi quantità di anidride carbonica dalle piante che sono marcite a causa dell'acqua. Inoltre, le piante che hanno iniziato a decomporsi sul fondo del bacino hanno prodotto grandi quantità di metano, che attraverso il passaggio dell'acqua nelle turbine della diga è stato disperso nell'atmosfera.
I cambiamenti stagionali nel livello delle acque, poi, fanno sí che non ci sia mai carenza di vegetazione che si decompone sul fondo del bacino. Insomma, in ultima analisi, dalla diga vengono emesse nell'atmosfera grandi quantità di metano, un gas la cui potenzialità da effetto serra è 21 volte maggiore di quella dell'anidride carbonica.
Questa scoperta ha anche un notevole peso politico. Nel 2006 infatti si deciderà probabilmente di non considerare più una fonte energetica libera dalle emissioni di gas serra l'idroelettrico. Però a quanto pare si terrà conto solo dei primi dieci anni di attività delle dighe e non si prenderanno in considerazione le emissioni di metano. Se invece questo avvenisse, paesi tropicali che si basano sull'idroelettrico potrebbero vedere aumentate le loro emissioni di gas serra. Per il Brasile ad esempio queste salirebbero del 7%.
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#2 Francesco Ven 01 Lug, 2005 13:32
Come siamo messi... assurdo.
Allora vale il detto: "Quel che faccio, sbaglio!"
Ci sarà un rimedio totale con soli pro e nessun contro? Non penso..
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#3 Mario Telluccio Sab 02 Lug, 2005 15:51
marvel ha scritto: Insomma... é chiaro che qualunque intervento umano sulla natura, al 90%, non possa fare altro che peggiorare la situazione dell'ambiente, ma qui bisogna decidere se tornare tutti ai tempi dell'uomo delle caverne o permettere all'intera umanitá di beneficiare del progresso tecnologico con gli annessi miglioramenti della qualitá e durata della vita.
O si scende a compromesso, tutelando aree sempre piú estese sul pianeta, ma sviluppando aree altamente tecnologiche puntando sul rispetto dell'ambiente e quindi ottimizzando tutto ció che possa inquinare di meno, o lasciamo stare tutto e ricominciamo da zero, puntando su frecce ed arco...e allora li voglio vedere gli ambientalisti a spasso a lottare e a sgomitare per procacciarsi da mangiare.
Molti ambientalisti hanno ancora il mito del buon selvaggio, del pellerossa pacifico ed in armonia con la natura. Ma é solo un mito, visto che ha vissuto in armonia con essa anche perché non poteva ancora sottometterla, e poi, in quanto al selvaggio pacifico...béh.. l'uomo non tecnologico era anche piú spietato di quello attuale.
Senza contare, poi, che la vita media di 35 anni non é una bella prospettiva... e poi che tipo di vita!
Insomma, ditemi voi, ora, su quale fonte energetica dovrebbe puntare un paese in via di sviluppo come il Brasile... sulle cyclettes a dinamo???!!!
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Chi considera l'energia idroelettrica come una fonte pulita, che non emette gas serra, si sbaglia. Anche le dighe hanno un ruolo importante nell'accumulo di anidride carbonica nell'atmosfera terrestre. A svelare lo “sporco segreto” di questa fonte energetica è una ricerca realizzata da Philip Fearnside dell'Istituto nazionale brasiliano per la ricerca sull'Amazzonia.
In uno studio che sarà pubblicato sulla rivista “Mitigation and Adaptation Strategies for Global Change”, Fearnside stima che le emissioni causate dalla diga brasiliana di Curuá-Una siano state tre volte e mezza quelle che si sarebbero avute generando la stessa quantità di energia dal petrolio. Questo perché la creazione del bacino idroelettrico ha causato l'emissione di grandi quantità di anidride carbonica dalle piante che sono marcite a causa dell'acqua. Inoltre, le piante che hanno iniziato a decomporsi sul fondo del bacino hanno prodotto grandi quantità di metano, che attraverso il passaggio dell'acqua nelle turbine della diga è stato disperso nell'atmosfera.
I cambiamenti stagionali nel livello delle acque, poi, fanno sí che non ci sia mai carenza di vegetazione che si decompone sul fondo del bacino. Insomma, in ultima analisi, dalla diga vengono emesse nell'atmosfera grandi quantità di metano, un gas la cui potenzialità da effetto serra è 21 volte maggiore di quella dell'anidride carbonica.
Questa scoperta ha anche un notevole peso politico. Nel 2006 infatti si deciderà probabilmente di non considerare più una fonte energetica libera dalle emissioni di gas serra l'idroelettrico. Però a quanto pare si terrà conto solo dei primi dieci anni di attività delle dighe e non si prenderanno in considerazione le emissioni di metano. Se invece questo avvenisse, paesi tropicali che si basano sull'idroelettrico potrebbero vedere aumentate le loro emissioni di gas serra. Per il Brasile ad esempio queste salirebbero del 7%.
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ma tu tutte queste notizie dove le trovi? sui settimanali "inquino magazine" , "disecologique" , "la pattumiera 24 ore" , "coltivare in gas serra" , "fecus", "donne e motori, gioie e dolori" , "mie scienze e scie menze" o altro?  Mario ciao
____________ Viva il sabato!
Viva la neve mista a gnocca!
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#4 marvel Dom 03 Lug, 2005 22:23
Mario Telluccio ha scritto: marvel ha scritto: Insomma... é chiaro che qualunque intervento umano sulla natura, al 90%, non possa fare altro che peggiorare la situazione dell'ambiente, ma qui bisogna decidere se tornare tutti ai tempi dell'uomo delle caverne o permettere all'intera umanitá di beneficiare del progresso tecnologico con gli annessi miglioramenti della qualitá e durata della vita.
O si scende a compromesso, tutelando aree sempre piú estese sul pianeta, ma sviluppando aree altamente tecnologiche puntando sul rispetto dell'ambiente e quindi ottimizzando tutto ció che possa inquinare di meno, o lasciamo stare tutto e ricominciamo da zero, puntando su frecce ed arco...e allora li voglio vedere gli ambientalisti a spasso a lottare e a sgomitare per procacciarsi da mangiare.
Molti ambientalisti hanno ancora il mito del buon selvaggio, del pellerossa pacifico ed in armonia con la natura. Ma é solo un mito, visto che ha vissuto in armonia con essa anche perché non poteva ancora sottometterla, e poi, in quanto al selvaggio pacifico...béh.. l'uomo non tecnologico era anche piú spietato di quello attuale.
Senza contare, poi, che la vita media di 35 anni non é una bella prospettiva... e poi che tipo di vita!
Insomma, ditemi voi, ora, su quale fonte energetica dovrebbe puntare un paese in via di sviluppo come il Brasile... sulle cyclettes a dinamo???!!!
Anche l'idroelettrico sporca
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Chi considera l'energia idroelettrica come una fonte pulita, che non emette gas serra, si sbaglia. Anche le dighe hanno un ruolo importante nell'accumulo di anidride carbonica nell'atmosfera terrestre. A svelare lo “sporco segreto” di questa fonte energetica è una ricerca realizzata da Philip Fearnside dell'Istituto nazionale brasiliano per la ricerca sull'Amazzonia.
In uno studio che sarà pubblicato sulla rivista “Mitigation and Adaptation Strategies for Global Change”, Fearnside stima che le emissioni causate dalla diga brasiliana di Curuá-Una siano state tre volte e mezza quelle che si sarebbero avute generando la stessa quantità di energia dal petrolio. Questo perché la creazione del bacino idroelettrico ha causato l'emissione di grandi quantità di anidride carbonica dalle piante che sono marcite a causa dell'acqua. Inoltre, le piante che hanno iniziato a decomporsi sul fondo del bacino hanno prodotto grandi quantità di metano, che attraverso il passaggio dell'acqua nelle turbine della diga è stato disperso nell'atmosfera.
I cambiamenti stagionali nel livello delle acque, poi, fanno sí che non ci sia mai carenza di vegetazione che si decompone sul fondo del bacino. Insomma, in ultima analisi, dalla diga vengono emesse nell'atmosfera grandi quantità di metano, un gas la cui potenzialità da effetto serra è 21 volte maggiore di quella dell'anidride carbonica.
Questa scoperta ha anche un notevole peso politico. Nel 2006 infatti si deciderà probabilmente di non considerare più una fonte energetica libera dalle emissioni di gas serra l'idroelettrico. Però a quanto pare si terrà conto solo dei primi dieci anni di attività delle dighe e non si prenderanno in considerazione le emissioni di metano. Se invece questo avvenisse, paesi tropicali che si basano sull'idroelettrico potrebbero vedere aumentate le loro emissioni di gas serra. Per il Brasile ad esempio queste salirebbero del 7%.
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ma tu tutte queste notizie dove le trovi? sui settimanali "inquino magazine" , "disecologique" , "la pattumiera 24 ore" , "coltivare in gas serra" , "fecus", "donne e motori, gioie e dolori" , "mie scienze e scie menze" o altro?  Mario ciao
Dott. Telluccio, si informi su riviste scientifiche serie prima di ironizzare...
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#5 snowfinder Lun 04 Lug, 2005 09:40
Citazione: Insomma... é chiaro che qualunque intervento umano sulla natura, al 90%, non possa fare altro che peggiorare la situazione dell'ambiente, ma qui bisogna decidere se tornare tutti ai tempi dell'uomo delle caverne o permettere all'intera umanitá di beneficiare del progresso tecnologico con gli annessi miglioramenti della qualitá e durata della vita.
O si scende a compromesso, tutelando aree sempre piú estese sul pianeta, ma sviluppando aree altamente tecnologiche puntando sul rispetto dell'ambiente e quindi ottimizzando tutto ció che possa inquinare di meno, o lasciamo stare tutto e ricominciamo da zero, puntando su frecce ed arco...e allora li voglio vedere gli ambientalisti a spasso a lottare e a sgomitare per procacciarsi da mangiare.
Molti ambientalisti hanno ancora il mito del buon selvaggio, del pellerossa pacifico ed in armonia con la natura. Ma é solo un mito, visto che ha vissuto in armonia con essa anche perché non poteva ancora sottometterla, e poi, in quanto al selvaggio pacifico...béh.. l'uomo non tecnologico era anche piú spietato di quello attuale.
Senza contare, poi, che la vita media di 35 anni non é una bella prospettiva... e poi che tipo di vita!
Insomma, ditemi voi, ora, su quale fonte energetica dovrebbe puntare un paese in via di sviluppo come il Brasile... sulle cyclettes a dinamo???!!!
Concordo perfettamente, è proprio per questo che pur essendo un amante della natura non mi considererò mai alla stregua di certi "ecologisti", (e ribadisco tra virgolette); E' chiaro che il progresso tecnologico ha portato non solo il benessere per l'uomo ma anche molti aspetti negativi, però secondo me bisognerebbe ripartire proprio da questo per cercare di ridurre al minimo tali aspetti e conseguenze per i paesi che si trovano in questo momento in forte via di sviluppo..
Insomma dal progresso difficilmente si torna indietro, sarebbe anacronistico oltre che controproducente, però tutto si può migliorare, questo è chiaro.
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