Interessante articolo di Guido Guidi che ci offre la possibilità di approfondire due tra gli argomenti più interessanti per chi ama il freddo e l'inverno, con fenomeni annessi.
Si tratta del gelicidio, nel pdf allegato (in inglese) c'è un approfondimento sull'argomento, con tanto di immagini, e il Sudden Warming (altresì comunemente conosciuto come Stratwarming). Ebbene, per quanto riguarda il SW, la notizia rilevante è che il nuovo aggiornamento del modello ECMWF (di prossima uscita) conterrà importanti assimilazioni e modifiche orientate a prevederne l'insorgenza e gli effetti.
Come spiegato nell'articolo, la circolazione atmosferica invernale dell'emisfero settentrionale è fortemente influenzata dalle variazioni termiche che si producono in stratosfera, di qualunque entità esse siano (chiarmaente maggiore è l'intensità e più probabili sono effetti sulla circolazione). Differentemente la stratosfera antartica resta molto più stabile e non influenza molto le dinamiche di circolazione atmosferica australe.
Prima che venisse scoperto nel 1952 da un professore dell’università di Berlino, si credeva che la stratosfera fosse uno strato di aria fredda e secca, stratificata dal basso verso l'alto con termoclino ad andamento lineare e quindi stabile.
Poi ci si accorse che, i dati troposferici disponibili dagli anni 50 in poi, non erano in grado di spiegare l'insorgenza di molte variazioni, anche importanti, della circolazione atmosferica invernale. Con l'aumento dei radiosondaggi anche stratosferici ci si accorse che c'era una stretta relazione tra le due anomalie.
Oggi gli studi ci consentono di creare connessioni, e finalmente anche i modelli meteorologici deterministici stanno per introdurne la componente nei loro output.

http://www.ecmwf.int/sites/default/files/NL141.pdf
Invito alla lettura, Gelicidio e Sudden Warming
21 febbraio 2015
Articolo di Guido Guidi

L’immagine qui sopra l’ho intercettata su Twitter qualche giorno fa, non credo proprio che ci sia di mezzo la pioggia che gela (gelicidio), ma per certi aspetti c’è di mezzo la stratosfera. Infatti viene dagli USA, nel nord-est per essere un po’ più precisi, dove nelle ultime settimane il “Polar Vortex”, leggi un lobo del Vortice Polare Stratosferico, sta generando un freddo davvero proibitivo.
La pioggia che gela (anche detta gelicidio) è uno degli eventi atmosferici più insidiosi e pericolosi. Si tratta di fatto di una precipitazione che inizia solida, ma attraversando uno strato atmosferico più caldo nella sua discesa (reso tale da un’avvezione calda), torna allo stato liquido, pur mantenendo un elevato potenziale di ghiacciamento. All’ingresso in uno strato ancora inferiore più freddo, cioè nuovamente sotto zero, non riesce a ghiacciare prima di raggiungere il suolo, anch’esso freddo. Così il ghiacciamento è immediato al contatto con la superficie, con conseguente formazione di un ghiaccio molto solido e trasparente. Quando questo evento avviene in modo esteso ed intenso, i danni possono essere molto ingenti, per non parlare dell’insidia micidiale che presenta per la circolazione stradale.
Il Sudden Warming, invece, è un evento per il quale gli appassionati di meteorologia rinuncerebbero a dormire per giorni (e, di fatto, lo fanno). Si tratta di un repentino riscaldamento della stratosfera polare, in alcuni casi, quelli più intensi, con inversione della circolazione ciclonica che occupa la verticale del Polo durante la stagione invernale. Con il trasferimento in troposfera degli effetti di questa inversione, si possono attivare flussi ad elevata componente orientale o meridionale, tipicamente in grado di portare aria molto fredda verso le medie latitudini. L’argomento è molto vasto e non sto qui a dilungarmi, anche perché ne abbiamo parlato tante altre volte, vi basti sapere che quasi tutti gli eventi nevosi davvero importanti (1956, 1985, 2012), hanno avuto all’origine questi eventi.
Siamo dunque alle prese con due argomenti a scala spaziale e temporale molto lontani, ma dei quali poter disporre di dati prognostici efficaci è di vitale importanza. Nell’ultimo numero della Newsletter dell’ECMWF, il Centro Europeo per le previsioni a medio termine leader mondiale nel settore delle previsioni numeriche, ci sono due articoli interessanti, uno dedicato alla pioggia che gela e l’altro al Sudden Warming, ovvero agli sforzi che si stanno facendo per aumentarne la predicibilità. L’ultima versione del modello, che sarà operativa a breve, dovrebbe far segnare dei passi avanti importanti in questo senso.
