L'elemento comune ad entrambe è la presenza, ingombrante ed anomala, dell'alta pressione delle Azzorre in pieno Atlantico, come sarebbe auspicabile vederla nei mesi invernali.
Tale posizione favorirà due distinti attacchi perturbati all'Italia: il primo, tra oggi e giovedì, ad opera di una depressione mediterranea, un piccolo ciclone a dire il vero, che apporterà maltempo al centro-sud con piogge diffuse ma in un contesto termico definibile "nella media" (anche se le piogge terranno piuttosto bassi i valori diurni)


non finisce qui: nelle mappe postate è evidente il nucleo di aria molto fredda ed instabile (per il periodo) presente sul Mare del Nord. Quest'ultimo si getterà dritto come un fuso sull'Europa Centrale lungo la Valle del Rodano, aiutato proprio dalla presenza in Oceano dell'Alta Pressione, andando a generare nel fine settimana una depressione (la cui profondità è ancora tutta da valutare) sul Mar Ligure.

sarà la volta del centro-nord a fare i conti col maltempo, stavolta a carattere freddo: isoterme degne di inizio marzo caratterizzeranno questa depressione, con piogge e nevicate che tra Appennino settentrionale ed arco alpino scenderanno fino a quote davvero basse per il periodo, anche sotto i 1000 metri di quota.
Ovviamente data la distanza temporale ed il "fuoristagione" della situazione, tutto è ancora possibile di ridimensionate anche notevoli. E' probabile che il nucleo molto freddo si fermi Oltralpe, venendo meno la spinta meridiana dell'HP Oceanica (come si vede nell'ultima mappa). Avremo quindi piogge e freddo, ma neve a quote più "umane" per la fine di maggio, oltre 1500/1800 metri.