Peggioramento la cui genesi è magari più interessante della sua stessa fenomenologia, addebitandosi infatti alla inusuale traiettoria di un uragano atlantico. Ma di questo in particolare parliamo in altro topic.
L'aspetto interessante in sé della perturbazione è l'aria destinata a giungere sulla penisola italiana; aria di estrazione nord-atlantica, la prima della stagione, in arrivo dalla Valle del Rodano e dunque in grado di esprimere la prima, seria flessione termica dell'autunno. Per alcune zone del Meridione tirrenico, si tratterà sostanzialmente della rottura del caldo estivo.
Ecco in sequenza le mappe prodotte a 500 hpa da GFS12:
Qui vediamo il nucleo di vorticità e l'asse di saccatura entrare molto chiaramente dal Rodano. La forma a V dell'asse accredita l'ipotesi di fenomeni anche forti.

La traiettoria della linea temporalesca è fortemente meridiana; le coste tirreniche liguri, laziali e toscane ne saranno le principali beneficiarie.


L'interno, ed ancor di più l'Adriatico, dovranno attendere il secondo step della fase, quando un altro nucleo di vorticità sarà attirato, stavolta prettamente da Nord e, al suolo, dalla Porta della Bora, dall'asse di saccatura, determinando qualche ulteriore fenomeno in quelle lande per la giornata di giovedì.

Tutto questo è plasticamente rappresentato dalle mappe delle precipitazioni previste da ECMWF per mercoledì e giovedì, uno scenario davvero a double face. Nell'ultima mappa, infine, il risultato finale: il primo fresco, per l'Appennino il primo freddo, giunto ormai su tutta l'Italia.


