Nel mio orto, gli asparagi coltivati sono già lunghi una decina di cm. e confido di poter avere il primo risottino nel giro di una settimana.
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Ecco mi dai un dispiacere! Ma con tutti gli asparagi che abbiamo nei nostri boschi... ti metti a coltivarli? Mica mi vorrai dire che hanno un buon sapore quegli affari così grossi e "finti"?

Carissimo,
la storia dei miei asparagi da giardino è lunga e forse merita un secondo di essere raccontata.
La loro coltivazione mi fu richiesta 10 anni fa dalla suocera bellunese, adusa a sapori più delicati dei nostri ed in ogni caso a quello del celebre asparago bianco vicentino.
Poiché non costa fatica, se non nella fase di impianto iniziale, l'ho accontentata, iniziando con 4-5 zampe.
E qui la sorpresa: coltivandoli biologicamente e non irrigandoli, né sottoponendoli a pratiche di imbianchimento, gli asparagi da giardino hanno praticamente lo stesso sapore di quelli di bosco, provare per credere! Oltre, naturalmente, a presentare minori difficoltà di raccolta...
Dopo le prime entusiasmanti esperienze, ho impiantato un'altra decina di zampe, ottenendo un filare di tutto rispetto, che addirittura l'anno scorso, pacciamato con un film di plastica, mi ha dato un abbondante e saporitissimo raccolto fino ai primi di LUGLIO, oltre a qualche frutto tardivo in ottobre.
Ovviamente, quando posso, continuo ad andare a raccoglierli per siepi ed uliveti, ma anche averli in casa, ti assicuro che fa un gran piacere. Il loro risotto (rigorosamente preparato col Carnaroli) è veramente una delizia.
Se te lo dice un amante dei sapori forti come me, devi credermi... Certo, se quegli affari grossi e finti son fatti crescere a suon di nitrati, fosfati ed acqua a pioggia, in terreni sabbiosi e pressoché privi di elementi nutritivi, è ovvio che ti facciano schifo.