Quiete atmosferica sulle nostre regioni fino alle prime ore di domani martedì 9 febbraio, allorquando un centro di bassa pressione in avvicinamento dal Mediterraneo occidentale instaurerà un regime di correnti sud-orientali indotto dal centro medesimo di low press.
Questo primo peggioramento apporterà un marcato peggioramento su tutto lo scacchiere Italico con coinvolgimento più esteso e corposo per le centrali tirreniche, ove le piogge agiranno per almeno 24 ore.
In questa fase limite delle nevicate genericamente sui 900-1100 m a seconda delle porzioni appenniniche considerate.
Un temporaneo stop al peggioramento avverrà con il passaggio del minimo pressorio al di la del crinale appenninico, le correnti indotte in entrata da nord-est risulteranno talora veementi specie sull'area nord-appenninica; tutto questo mercoledì sera.
L'entrata delle correnti da nord-est andrà a confluire con il flusso freddo in avvicinamento dalle regioni Trans-Alpine apportando un progressivo nuovo peggioramento che praticamente andrà quasi a fondersi con lo step già descritto, determinando quindi un miglioramento totalmente effimero ed inefficace tanto quasi da considerare uniti i due momenti peggiorativi, se non fosse per il radicale cambiamento delle termiche a tutte le quote.
Stimati -5/-7°C alla sensibile quota di 850 hPa, -34/-36°C a 500 hPa, minimo pressorio in passaggio ad occhiale da nord-ovest verso sud-est con centri di rotazione sia in Adriatico che sul Tirreno, nelle aree prospicenti il Lazio addirittura.
Situazione barica riferita al suolo, per giovedì 11 febbraio ore 12 utc

Sarebbe il sopra-descritto, un mix che deporrebbe a favore della neve un pò ovunque al centro Italia, non fosse altro...la distanza temporale solita, tangibile di rivisitazioni anche importanti quindi ogni stima termico-barica citata.
Ai prossimi aggiornamenti.