Siamo tutti concordi: che sia colpa dell'uomo o no, che siano una serie di coincidenze o no, la nostra civiltà e la nostra vita quotidiana fanno sempre più a pugni con un clima che si mostra sempre meno amichevole.
Il buon vecchio Prigogine ci insegnava che più la civiltà umana diventa sofisticata, meno è probabile che la natura la possa assecondare.
Come in passato abbiamo creato i topic delle lamentazioni, questo vorrebbe essere il topic delle cose concrete che abbiamo fatto e pensato di fare per resistere al cambiamento climatico; per adattarci, se possibile per cavalcare la tigre.
Cambiamenti di varietà agricole, raccolta delle acque piovane, edilizia sostenibile, condizionatori ultimo modello, tutto quello che è la nostra quotidiana lotta contro il tempo "nemico".
Best practices, please!!
Storie di adattamento: QUI successi ed insuccessi nella lotta al cambiamento climatico
Titolo: Re: Storie di adattamento: QUI successi ed insuccessi nella lotta al cambiamento climatico
Bravo Luis, almeno possiamo evitare un bel po' di off-topic. ;)
Titolo: Re: Storie di adattamento: QUI successi ed insuccessi nella lotta al cambiamento climatico
Potrebbe essere un bel gioco quello di elencare 5 buone pratiche che discendono dalla nostra personale esperienza.
Io inizio con le mie, invito voi a fare altrettanto.
1) Sostituire l'aria condizionata con un bell'asciugamano bagnato con cui ci tamponiamo prima di andare a dormire. L'acqua che si asciuga sottrae calore al corpo.
2) Inserire nelle coltivazioni orticole sistemi come la pacciamatura con paglia e l'ombreggiatura. In questa estate ho sentito di parecchia gente che ha ottenuto ottimi risultati piantando sotto gli olivi, che garantiscono ombreggiatura costante ma parziale.
3) A proposito di olivicoltura: inerbimento e potatura a vaso policonico, che aiuta la pianta a richiamare acqua dagli strati profondi.
4) Utilizzare calzature con maglia a rete. Può sembrare una scemenza ma non lo è. I piedi non si surriscaldano e si guadagna in benessere.
5) Limitare al massimo l'uso di caffè ed alcoolici. La loro azione vasodilatante aumenta enormemente la sensazione di caldo.
Io inizio con le mie, invito voi a fare altrettanto.
1) Sostituire l'aria condizionata con un bell'asciugamano bagnato con cui ci tamponiamo prima di andare a dormire. L'acqua che si asciuga sottrae calore al corpo.
2) Inserire nelle coltivazioni orticole sistemi come la pacciamatura con paglia e l'ombreggiatura. In questa estate ho sentito di parecchia gente che ha ottenuto ottimi risultati piantando sotto gli olivi, che garantiscono ombreggiatura costante ma parziale.
3) A proposito di olivicoltura: inerbimento e potatura a vaso policonico, che aiuta la pianta a richiamare acqua dagli strati profondi.
4) Utilizzare calzature con maglia a rete. Può sembrare una scemenza ma non lo è. I piedi non si surriscaldano e si guadagna in benessere.
5) Limitare al massimo l'uso di caffè ed alcoolici. La loro azione vasodilatante aumenta enormemente la sensazione di caldo.
Titolo: Re: Storie Di Adattamento: QUI Successi Ed Insuccessi Nella Lotta Al Cambiamento Climatico
Intanto qualche considerazione generale.
Io credo che l'importante sia capitalizzare ciò che di buono proviene dalle annate e dai singoli eventi favorevoli.
Ovvero, evitare di rilassarsi quando tutto torna nella norma, precipitazioni e temperature, poiché siamo abilissimi nell'esercizio della memoria corta.
Non credo che il nostro clima diverrà come quello di Agrigento, però ad esempio gli abitanti di quella bellissima città, come in parecchie altre nel sud, si sono quasi tutti organizzati e hanno installato cisterne di raccolta dell'acqua piovana e di quella potabile. Cisterne, vasche, canalizzazioni: si può fare molto.
Poi per l'agricoltura immaginerei una soluzione già proposta (non so se in parte già realizzata) per il Po, ovvero la creazione di una serie di bacini artificiali in corrispondenza delle anse dei fiumi.
Per il resto, protezione e tutela ferrea dei boschi; comunque la Natura si adegua per conto suo ai cambiamenti climatici.
Il discorso relativo ai comportamenti personali è lungo, magari in un altro post con relativa classifica e i 5 punti. ;)
Io credo che l'importante sia capitalizzare ciò che di buono proviene dalle annate e dai singoli eventi favorevoli.
Ovvero, evitare di rilassarsi quando tutto torna nella norma, precipitazioni e temperature, poiché siamo abilissimi nell'esercizio della memoria corta.
Non credo che il nostro clima diverrà come quello di Agrigento, però ad esempio gli abitanti di quella bellissima città, come in parecchie altre nel sud, si sono quasi tutti organizzati e hanno installato cisterne di raccolta dell'acqua piovana e di quella potabile. Cisterne, vasche, canalizzazioni: si può fare molto.
Poi per l'agricoltura immaginerei una soluzione già proposta (non so se in parte già realizzata) per il Po, ovvero la creazione di una serie di bacini artificiali in corrispondenza delle anse dei fiumi.
Per il resto, protezione e tutela ferrea dei boschi; comunque la Natura si adegua per conto suo ai cambiamenti climatici.
Il discorso relativo ai comportamenti personali è lungo, magari in un altro post con relativa classifica e i 5 punti. ;)
Titolo: Re: Storie di adattamento: QUI successi ed insuccessi nella lotta al cambiamento climatico
La Natura si adatta, l'uomo (specie in epoca social) si lamenta.
Possiamo attuare una serie di contromisure per limitare la nostra percezione del caldo ma se tutto è mutevole lo è anche la composizione delle nostre colture. Vorrei un parere dei più esperti: abbiamo avuto sempre la stessa vegetazione?
Dico, alle nostre latitudini, si sono sempre coltivate uva, olive, zucche et simili o sono esistiti periodi in cui si coltivava tutt'altro?
Credo che l'uomo nella sua lunghissima storia sia già sopravvissuto a periodi molto caldi senza condizionatori, ombreggiature, particolari tecniche di potatura od altro.
Volete il mio personale metodo per soffrire meno il caldo? Togliete i termometri esterni dagli uffici pubblici 8))
Possiamo attuare una serie di contromisure per limitare la nostra percezione del caldo ma se tutto è mutevole lo è anche la composizione delle nostre colture. Vorrei un parere dei più esperti: abbiamo avuto sempre la stessa vegetazione?
Dico, alle nostre latitudini, si sono sempre coltivate uva, olive, zucche et simili o sono esistiti periodi in cui si coltivava tutt'altro?
Credo che l'uomo nella sua lunghissima storia sia già sopravvissuto a periodi molto caldi senza condizionatori, ombreggiature, particolari tecniche di potatura od altro.
Volete il mio personale metodo per soffrire meno il caldo? Togliete i termometri esterni dagli uffici pubblici 8))
Titolo: Re: Storie Di Adattamento: QUI Successi Ed Insuccessi Nella Lotta Al Cambiamento Climatico
Secondo me cè troppo allarmismo..appena tre anni fa de sti tempi si dibbateva sul perche l estate non fosse esistita.l anno scorso..si diceva finalmente un estate come una volta..regà damise na calmata..un estate questa si tremenda per carità battuti tutti i record di caldo..negli inverni del 29''del 56..,dell 85'mica si parlava di un imminente glaciazione..suvvia.anche il clima ha i suoi cicli..tra qualche mese magari parleremo dell autunno piu piovoso degli ultimi 50anni o dell inverno più nevoso ..io ancora credo che tutto si riequilibri..parere mio ovvio
Titolo: Re: Storie di adattamento: QUI successi ed insuccessi nella lotta al cambiamento climatico
Questo non vuole essere il topic delle considerazioni sul caldo. Scriviamo cosa stiamo facendo per combatterlo. On topic, please.
Titolo: Re: Storie di adattamento: QUI successi ed insuccessi nella lotta al cambiamento climatico
Discorso interessante.
La civiltà umana ha sempre adottato misure di adattamento contro i cambiamenti climatici. Soprattutto nelle zone "border line" con il deserto o con i poli. La più importante è stata senz'altro l'adozione dell'irrigazione, di fronte al deserto che avanzava a partire dal 3.500 a.C., e questo ha portato alla nascita delle civiltà urbane e dello Stato, in Mesopotamia e in Egitto.
La variazione climatica può essere abbastanza lenta da consentirti l'adattamento: vedi la Piccola Età Glaciale. In Inghilterra nell'arco di duecento anni passarono dalla viticoltura alle fiere sul Tamigi ghiacciato. In duecento anni sono passati dalla cerealicoltura alla pastorizia ed hanno inventato l'industria tessile.
La civiltà Micenea è crollata dopo tre anni di siccità totale nel 1177 a.C.. Si seccarono anche i boschi e i contadini infuriati diedero l'assalto alle cittadelle reali. Di civiltà greca se ne riparlò dopo trecento anni. Non parliamo poi dei pueblo dell'Arizona, civiltà agricola indiana sofisticata cancellata dalla siccità nel XIII secolo.
Nelle nostre latitudini si sono sempre coltivate le stesse cose, Leo. L'unica variazione è stata apportata dalle specie americane (patate e c.). Soltanto il limite altitudinale dell'olivo e della vite è mutato in funzione del clima. Subito dopo la fine della PEG la vite fece la sua comparsa anche sulle nostre montagne (Annifo e Colfiorito!!).
L'uomo sopravvive, quasi sempre, ma spesso pagando prezzi molto alti. Come probabilmente dovremo fare noi di fronte all'AGW (l'ho detto :muhehe: ).
Poranese457 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Discorso interessante.
La civiltà umana ha sempre adottato misure di adattamento contro i cambiamenti climatici. Soprattutto nelle zone "border line" con il deserto o con i poli. La più importante è stata senz'altro l'adozione dell'irrigazione, di fronte al deserto che avanzava a partire dal 3.500 a.C., e questo ha portato alla nascita delle civiltà urbane e dello Stato, in Mesopotamia e in Egitto.
La variazione climatica può essere abbastanza lenta da consentirti l'adattamento: vedi la Piccola Età Glaciale. In Inghilterra nell'arco di duecento anni passarono dalla viticoltura alle fiere sul Tamigi ghiacciato. In duecento anni sono passati dalla cerealicoltura alla pastorizia ed hanno inventato l'industria tessile.
La civiltà Micenea è crollata dopo tre anni di siccità totale nel 1177 a.C.. Si seccarono anche i boschi e i contadini infuriati diedero l'assalto alle cittadelle reali. Di civiltà greca se ne riparlò dopo trecento anni. Non parliamo poi dei pueblo dell'Arizona, civiltà agricola indiana sofisticata cancellata dalla siccità nel XIII secolo.
Nelle nostre latitudini si sono sempre coltivate le stesse cose, Leo. L'unica variazione è stata apportata dalle specie americane (patate e c.). Soltanto il limite altitudinale dell'olivo e della vite è mutato in funzione del clima. Subito dopo la fine della PEG la vite fece la sua comparsa anche sulle nostre montagne (Annifo e Colfiorito!!).
L'uomo sopravvive, quasi sempre, ma spesso pagando prezzi molto alti. Come probabilmente dovremo fare noi di fronte all'AGW (l'ho detto :muhehe: ).
Titolo: Re: Storie Di Adattamento: QUI Successi Ed Insuccessi Nella Lotta Al Cambiamento Climatico
Ultima modifica di alias64 il Mer 23 Ago, 2017 19:25, modificato 2 volte in totale
infatti il mio è un intervento per dire che secondo me ancora è presto per cambiare..e che tutti sti discorso catastrofisti non hanno ancora un senso..caro luis.se poi dovrò..un giorno comprare cammelli..e puantare baobab..mi adatterò..please..burjan ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Ultima modifica di alias64 il Mer 23 Ago, 2017 19:25, modificato 2 volte in totale
Titolo: Re: Storie Di Adattamento: QUI Successi Ed Insuccessi Nella Lotta Al Cambiamento Climatico
per una volta sono assolutamente d'accordo con te ;)
mi ricorda molto da vicino il cambiamento di opinioni nel mondo del calcio...una squadra vince 3 partire, è favorita per lo scudetto. Ne perde 2, è crisi nera.
Un po' di pazienza non farebbe male, penso sia il migliore rimedio possibile contro caldo e siccità.
:bye:
alias64 ha scritto: [Visualizza Messaggio]
per una volta sono assolutamente d'accordo con te ;)
mi ricorda molto da vicino il cambiamento di opinioni nel mondo del calcio...una squadra vince 3 partire, è favorita per lo scudetto. Ne perde 2, è crisi nera.
Un po' di pazienza non farebbe male, penso sia il migliore rimedio possibile contro caldo e siccità.
:bye:
Titolo: Re: Storie Di Adattamento: QUI Successi Ed Insuccessi Nella Lotta Al Cambiamento Climatico
Magari lo avete visto .. ma è intressante e raccapricciante (??) allo stesso tempo
https://video.repubblica.it/socialn...0-C6-P2-S2.6-T1
https://video.repubblica.it/socialn...0-C6-P2-S2.6-T1
Titolo: Re: Storie di adattamento: QUI successi ed insuccessi nella lotta al cambiamento climatico
Non sono assolutamente d'accordo. Penso che dobbiamo costruire un modello di sviluppo e delle abitudini che ci mettano maggiormente in sicurezza rispetto a questi problemi.
Cammelli e baobab sono un'estremizzazione che non ci porta da nessuna parte.
Pensavo che si potessero passare in rassegna i mille piccoli adattamenti che tutti noi abbiamo attuato quest'estate o che pensiamo di attuare.
Evidentemente, sono stato frainteso. Per me il topic si può pure chiudere.
Ultima modifica di burjan il Mer 23 Ago, 2017 21:34, modificato 1 volta in totale
Fili ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Non sono assolutamente d'accordo. Penso che dobbiamo costruire un modello di sviluppo e delle abitudini che ci mettano maggiormente in sicurezza rispetto a questi problemi.
Cammelli e baobab sono un'estremizzazione che non ci porta da nessuna parte.
Pensavo che si potessero passare in rassegna i mille piccoli adattamenti che tutti noi abbiamo attuato quest'estate o che pensiamo di attuare.
Evidentemente, sono stato frainteso. Per me il topic si può pure chiudere.
Ultima modifica di burjan il Mer 23 Ago, 2017 21:34, modificato 1 volta in totale
Titolo: Re: Storie Di Adattamento: QUI Successi Ed Insuccessi Nella Lotta Al Cambiamento Climatico
Su su, ognuno esprime le sue opinioni ed è libero di condividere o meno quelle degli altri.
Per me invece è un topic interessante che va mantenuto e arricchito... ;)
Per me invece è un topic interessante che va mantenuto e arricchito... ;)
Titolo: Re: Storie di adattamento: QUI successi ed insuccessi nella lotta al cambiamento climatico
Anche io sono convinto che una parentesi come quella di quest'estate vada considerata ancora una parentesi appunto... anche se i mesi che l'hanno preceduta, la stagione estiva appunto, non sono stati ahimé da meno a livello di caldo e siccità. Ma ritengo che ci sia tutto il tempo perché la situazione possa essere tamponata e risolta.
Nonostante questo però, credo che qualche misura, non drastica, possa essere presa, se non altro per fronteggiare un possibile periodo ben più lungo di quello che ci ha preceduto e che stiamo vivendo.
Come? Non lo so, perché non sono un tecnico, non faccio l'agricoltore, né sono un botanico. Però anche in questo topic ho letto di cisterne e vasche di raccolta, canalizzazioni... insomma, interventi che anche a scala locale potrebbero non essere così invasivi, anche se il futuro non si dovesse essere poi così disastroso. Ma se lo fosse, o se comunque un periodo come questo dovesse ripresentarsi, potrebbero risultare utili e farci trovare un po' meno impreparati.
Certo, non sarà un topic a smuovere le cose... ma semplicemente per parlarne... perché no? ;)
Nonostante questo però, credo che qualche misura, non drastica, possa essere presa, se non altro per fronteggiare un possibile periodo ben più lungo di quello che ci ha preceduto e che stiamo vivendo.
Come? Non lo so, perché non sono un tecnico, non faccio l'agricoltore, né sono un botanico. Però anche in questo topic ho letto di cisterne e vasche di raccolta, canalizzazioni... insomma, interventi che anche a scala locale potrebbero non essere così invasivi, anche se il futuro non si dovesse essere poi così disastroso. Ma se lo fosse, o se comunque un periodo come questo dovesse ripresentarsi, potrebbero risultare utili e farci trovare un po' meno impreparati.
Certo, non sarà un topic a smuovere le cose... ma semplicemente per parlarne... perché no? ;)
Titolo: Re: Storie di adattamento: QUI successi ed insuccessi nella lotta al cambiamento climatico
Ah... sulle misure personali, beh... lo zio non ne ha fatto menzione, ma il banalissimo ma sempre efficace consiglio di non sprecare acqua, lo ritengo sempre importante. E ritengo che il messaggio debba essere più presente, specie in periodi come questo. Pubblicità in TV, su Internet, sui cartelloni nelle città... e alla ripresa delle scuole proposto in 100 salse ai nostri ragazzi, per sensibilizzare il più possibile anche chi come noi, nel nostro piccolo, può fare molto.
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