Andrea mi scuserà se invio un ultimo messaggio OT in risposta a Fili,
ecco, questo è quello che intendevo dire col mio post precedente... ora che ha votato da una parte, l'Italia è improvvisamente diventata matura e democratica... :lol: :lol: ma và!? :roll:
Cambiare l'aria stantìa? :lol: :lol: Ma se quelli che voti tu, caro Paolo, stanno lì a magnare soldi da 30 anni col PCI :love:
Capitolo nucleare: posso essere d'accordo che non è sicuramente questa l'innovazione, perfetto... allora però chi dice NO proponga qualcosa di diverso, dato che come tutti sappiamo le rinnovabili non saranno ancora per qualche decennio (secolo?) la valida alternativa ai combustibili fossili. ;)
La scelta democratica e matura è rappresentata dalla grande partecipazione dei cittadini
a tematiche che li interessano direttamente, il risvolto politico c'è ma è secondario rispetto a questo. La scelta dei cittadini è stata libera dalle indicazioni di partito, è questo il punto più importante venuto fuori dai referendum.
Le mie scelte politiche sono meno scontate di quanto ti può sembrare; per "cambio d'aria" intendo proprio una ristrutturazione totale dell'ordine politico, che comprende in molte parti anche la sinistra. Può sembrare utopico, ma i pesi si stanno ridistribuendo, e ciò metterà sempre più in crisi certi sistemi sui quali i grandi partiti di destra e sinistra si appoggiano. C'è una sensibilità sociale e una coscienza critica crescente tra la popolazione, e i partiti dovranno costruire alternative valide per catturare il consenso;
o almeno lo spero... Forse non abbiamo ancora toccato il fondo, ma spero che il nuovo fermento che stiamo vivendo, rappresenti la vigilia di un vero cambiamento.
Sul nucleare non posso che essere strafelice della scelta referendaria, finalmente ci abbiamo messo una pietra sopra.
Ora serve un programma energetico serio, che impegni in maniera crescente le fonti rinnovabili, alternativa assolutamente valida per sostituire in larga parte le attuali fonti energetiche, e che incentivi la ricerca.
Fotovoltaico e centrali al torio sono le migliori alternative attuali, che gradualmente possono sostituire le attuali fonti, e altre alternative nascono continuamente, che ottimizzano lo sfruttamento delle energie rinnovabili, basta investirci.
Il problema però è il solito, sono alternative difficilmente monopolizzabili, e un'apertura del mercato energetico infastidisce le grandi lobby...