#31 Cyborg Dom 03 Ott, 2010 18:19
Mi fà piacere vedere che ci sono persone come And1966 e Snow96 che hanno spiegato benissimo quali sono gli aspetti fondamentali della vera caccia.
Io vi parlo da cacciatore che non considera la caccia uno sport ma uno stile di vita (e che tra l'altro è appena tornato da una camminata di 4 ore senza sparare un colpo).
Capisco i punti di vista di chi non è cacciatore perchè mettendomi nei panni di una persona che non è mai andata a caccia, o che comunque non ne conosce il significato, sarei stato contrario anch'io, perchè sono una persona che ama l'ambiente e gli animali (molti penseranno che le due cose non possano esistere insieme).
Se la caccia è fatta con rispetto e dedizione è un'attività che dà delle emozioni che non paragono a nessun altra cosa, è un modo per evadere da questo mondo moderno fatto di lussi e falsità, è un modo per confrontarsi con la natura e riscoprire valori perduti.
In una società in cui ogni cosa che facciamo inquina, e pensateci bene, ormai non facciamo veramente più niente senza creare in qualche modo un rifiuto, è da iprocriti "sparare" a zero sui cacciatori, molti dei quali sono rimasti le poche persone che almeno sanno che la natura esiste (la maggior parte degli ambientalisti sono burattini che hanno sempre vissuto in città e che non hanno idea di cosa parlano).
Mi dispiace che molti non possano comprendere queste emozioni, e del perchè portino una persona a compiere sacrifici e a mettere a dura prova la mente e il fisico.
Svegliarsi presto per andare in montagna in pieno inverno con la temperatura sottozero e rimanerci per ore, oppure essere colti da una bufera di neve o dalla pioggia, sono tutti ricordi che porti dentro per sempre (e parlando a voi appassionati meteo è bello provare la furia degli elementi sulla tua pelle invece che standosene al calduccio in casa al computer).
Infine penso che per come questa società corrotta stà educando gli adolescenti (soprattutto attraverso la televisione) sia una cosa molto salutare praticare questa attività invece di passare le sere in discoteca tra alcool e droghe per poi poltrire fino a mezzogiorno.
Spero che anche chi non va a caccia possa comprendere quello che penso.
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#32 marvel Dom 03 Ott, 2010 19:17
Io non sono uno di quegli ambientalisti di cui parlate, anzi, chi mi conosce sa quanto io sia critico verso un certo tipo di politica ambientalista.
Mi dispiace continuare a sentire cacciatori che giustificano le loro azioni venatorie con le solite chiacchiere, quando i fatti sono ben altri.
Basterebbe dire, mi piace, è una passione e voglio farlo, giusta o sbagliata che sia!
Sarebbe più onesto che andare a cercare altrove, come al solito, i colpevoli delle estinzioni e dello stato penoso in cui riversa la fauna locale!
Nessuno nega che ci siano cause anche maggiori, ma questo continua a non giustificare la pratica della caccia nella nostra epoca e nella situazione attuale!
Non ha nessuna utilità se non fornirvi, parole vostre, una motivazione per andare nella natura, vivere dei momenti piacevoli ed indimenticabili...delle emozioni!
Unico neo: uccidete degli animali selvatici semplicemente per vostro diletto!
E poi ancora più grottesca è la polemica che puntualmente tirate fuori sugli animali di allevamento che, come dimostrato nei messaggi precedenti, non ci azzecca per niente!
Con tutto il rispetto, parlando tra persone amanti dell'ambiente e soprattutto intelligenti, non continuate a nascondervi dietro ad un dito!
Andare a sparare non ha più alcun senso! Non ha nessuno scopo nobile!
L'ipocrisia sta proprio qui: difendete la caccia semplicemente perché vi piace praticarla. Punto!
Se fosse per me vieterei la caccia dovunque tranne che, forse, in riserve circoscritte e dedicate ai cacciatori.
Non ha senso, invece, continuare a permettere la caccia nelle nostre campagne e montagne, vietandola solo in certe zone di ripopolamento! Andrebbe fatto il contrario! Ripopoliamo tutto, e lasciamo alla caccia solo certe aree!
La natura è di tutti?
Dobbiamo rispettarla tutti?
E allora iniziate a rispettare gli altri che non vogliono che vengano uccisi animali indifesi anche nei dintorni di casa propria o nelle campagne adiacenti!
Un po' come per il fumo, volete farlo?
Allora fatelo in zone vostre, dedicate, ma circoscritte.
Ma perché io devo tollerare che uno (magari uno) possa andarsene in giro armato a sparare contro un bene pubblico?
Se questa la dobbiamo considerare la massima espressione di civiltà ed evoluzione... beh, allora permettetemi una provocazione:
io da domani vado in giro a mettere miccette e rauti nel sedere dei gatti e cani (qualcuno, forse, mi verrà a dire che per qualche strano motivo cani e gatti meritano più rispetto di fagiani, lepri o quaglie) che incontro... vediamo quanto passa prima che mi vengano a prendere e rinchiudere!
Posso garantire che imparerò a farlo con stile e fair-play, distinguendo tra maschi, femmine e castrati, razze pure o bastardini, magari posso uscire alle 4 della mattina per farlo, mettermi in tuta mimetica, convincendomi pure di fare del bene all'ambiente e alle nostre città... in fondo sto eliminando bestie randage... e poi potrò anche convincermi di sentirmi anche in armonia con la natura, con la coscienza a posto ed avviare una tradizione che magari tra qualche secolo qualche mio discepolo pretenderà di chiamare anche ARTE!
Bèh, si che in questo modo avrei contribuito sicuramente a migliorare questo mondo!
E non me ne frega niente di chi pensa che braccare una bestiola, o nascondersi aspettando che spicchi il volo, possa essere considerata un'attività nobile e legittima!
Uccidere con un fucile delle bestiole oggigiorno NON è una cosa di cui poter andare fieri, né più e né meno che andare a fare qualche atto di teppismo!
Basta, capisco che non vogliate sentirvele dire certe cose, ma basta con queste stupide scuse!
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#33 Frasnow Dom 03 Ott, 2010 19:43
Per me è una tradizione da portare avanti e così farò, senza che nessuno mi faccia venire sensi di colpa, anzi tutt'altro!
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#34 snow96 Dom 03 Ott, 2010 19:46
E poi ancora più grottesca è la polemica che puntualmente tirate fuori sugli animali di allevamento che, come dimostrato nei messaggi precedenti, non ci azzecca per niente!
Ci azzecca e come se il punto del contendere è la brutalità e non la salvaguardia dell'ecosistema.
L'ipocrisia sta proprio qui: difendete la caccia semplicemente perché vi piace praticarla. Punto!
Mai sparato un colpo in vita mia.
Uccidere con un fucile delle bestiole NON è una cosa di cui poter andare fieri, né più e né meno che andare a fare qualche atto di teppismo!
Allevare degli animali per ucciderli, allora (lo ribadisco perché mi pare che appunto l'oggetto del contendere sia la brutalità dei trogloditi cacciatori) è ne più ne meno che un campo di concentramento. Un'attività NAZISTA. Si può andare fieri di questo? Vorrei che qualcuno mi rispondesse, perché, ripeto, se parliamo di ecosistema andiamo avanti, se parliamo di brutalità aspetto qualche ammissione di razionalità nel mio discorso ....
Me state a fa venì voja de fa la patente da CINGHIALARO co sti discorsi ....
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#35 marvel Dom 03 Ott, 2010 19:46
Per me è una tradizione da portare avanti e così farò, senza che nessuno mi faccia venire sensi di colpa, anzi tutt'altro! 
Analisi molto profonda ed introspettiva, complimenti!
Ma è il tuo pensiero e lo rispetto.
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#36 marvel Dom 03 Ott, 2010 19:57
E poi ancora più grottesca è la polemica che puntualmente tirate fuori sugli animali di allevamento che, come dimostrato nei messaggi precedenti, non ci azzecca per niente!
Ci azzecca e come se il punto del contendere è la brutalità e non la salvaguardia dell'ecosistema.
L'ipocrisia sta proprio qui: difendete la caccia semplicemente perché vi piace praticarla. Punto!
Mai sparato un colpo in vita mia.
Uccidere con un fucile delle bestiole NON è una cosa di cui poter andare fieri, né più e né meno che andare a fare qualche atto di teppismo!
Allevare degli animali per ucciderli, allora (lo ribadisco perché mi pare che appunto l'oggetto del contendere sia la brutalità dei trogloditi cacciatori) è ne più ne meno che un campo di concentramento. Un'attività NAZISTA. Si può andare fieri di questo? Vorrei che qualcuno mi rispondesse, perché, ripeto, se parliamo di ecosistema andiamo avanti, se parliamo di brutalità aspetto qualche ammissione di razionalità nel mio discorso .... 
Marco, come hai ben detto io non parlo in difesa degli allevamenti, per carità... il mio consumo di carne, tra l'altro, ormai è ridotto al lumicino!
Ma gli allevamenti hanno uno scopo, che non è solo quello di arricchire i proprietari, ma anche quello di fornire proteine a prezzi bassi... discutibile, certo, ma probabilmente anche utile.
L'utilità della caccia è invece circoscritta alla soddisfazione del cacciatore!
Tra parentesi: (anche i neri africani, non molto tempo fa, venivano braccati (spesso uccisi) come bestie per farne degli schiavi da deportare in America... poi la civiltà ha avuto il sopravvento, l'uomo in qualche misura è evoluto riconoscendo anche i diritti umani... forse abolire la caccia avrebbe anche il significato di intraprendere una strada verso una gestione più sana e rispettosa della fauna selvatica, della natura intera e, perché no, anche degli animali nella loro totalità)
PS( e pensare che molti cacciatori, in questi giorni, hanno avuto la faccia tosta di protestare contro quel decreto europeo che permetterà un testo definitivo della direttiva sulla vivisezione, meno restrittivo rispetto alla normativa in vigore... quello sugli esperimenti sugli animali! Questa si che è ipocrisia! Io pur essendo contrario anche a questa cosa, almeno so capire che un conto è uccidere per diletto, un altro è farlo per la ricerca!)
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#37 snow96 Dom 03 Ott, 2010 20:03
E poi ancora più grottesca è la polemica che puntualmente tirate fuori sugli animali di allevamento che, come dimostrato nei messaggi precedenti, non ci azzecca per niente!
Ci azzecca e come se il punto del contendere è la brutalità e non la salvaguardia dell'ecosistema.
L'ipocrisia sta proprio qui: difendete la caccia semplicemente perché vi piace praticarla. Punto!
Mai sparato un colpo in vita mia.
Uccidere con un fucile delle bestiole NON è una cosa di cui poter andare fieri, né più e né meno che andare a fare qualche atto di teppismo!
Allevare degli animali per ucciderli, allora (lo ribadisco perché mi pare che appunto l'oggetto del contendere sia la brutalità dei trogloditi cacciatori) è ne più ne meno che un campo di concentramento. Un'attività NAZISTA. Si può andare fieri di questo? Vorrei che qualcuno mi rispondesse, perché, ripeto, se parliamo di ecosistema andiamo avanti, se parliamo di brutalità aspetto qualche ammissione di razionalità nel mio discorso .... 
Marco, come hai ben detto io non parlo in difesa degli allevamenti, per carità... il mio consumo di carne, tra l'altro, ormai è ridotto al lumicino!
Ma gli allevamenti hanno uno scopo, che non è solo quello di arricchire i proprietari, ma anche quello di fornire proteine a prezzi bassi... discutibile, certo, ma probabilmente anche utile.
L'utilità della caccia è invece circoscritta alla soddisfazione del cacciatore!
Oh, ok, questo è un punto di vista condivisibile! Perché sennò pare che i cacciatori siano gli unici uccisori di animali del pianeta e anche i più brutali, mentre è indiscutibilmente vero il contrario. Ovvero, tra tutti i modi di uccidere animali, dopo quello a mani nude, quello del cacciatore è il più etico. Tutto qui ....
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#38 bix Dom 03 Ott, 2010 21:09
In una società in cui ogni cosa che facciamo inquina, e pensateci bene, ormai non facciamo veramente più niente senza creare in qualche modo un rifiuto, è da iprocriti "sparare" a zero sui cacciatori, molti dei quali sono rimasti le poche persone che almeno sanno che la natura esiste (la maggior parte degli ambientalisti sono burattini che hanno sempre vissuto in città e che non hanno idea di cosa parlano).
Spesso andando a funghi mi capita di camminare su lettiere di cartucce abbandonate da "ambientalisti cacciatori"
Svegliarsi presto per andare in montagna in pieno inverno con la temperatura sottozero e rimanerci per ore, oppure essere colti da una bufera di neve o dalla pioggia, sono tutti ricordi che porti dentro per sempre (e parlando a voi appassionati meteo è bello provare la furia degli elementi sulla tua pelle invece che standosene al calduccio in casa al computer).
Io spesso mi alzo presto per cercare qualche posto fotogenico a cui scattare qualche foto sfruttando la luce del primo mattino(affrontando brinate o neve) , o per andare a cercare funghi, o magari una bella escursione in montagna .
Non necessariamente si deve imbracciare un fucile per sentirsi vivo.
Infine penso che per come questa società corrotta stà educando gli adolescenti (soprattutto attraverso la televisione) sia una cosa molto salutare praticare questa attività invece di passare le sere in discoteca tra alcool e droghe per poi poltrire fino a mezzogiorno.
Spero che anche chi non va a caccia possa comprendere quello che penso. 
Si è salutare per chi la pratica un poco meno per le prede. Anche io, stufo l'inverno di andare in discoteca ad intontirmi di rumore ed alcool,
scelsi di imparare a sciare e di godermi la montagna.
Per non parlare di come le deroghe non vengano rispettate e tutti dicano : Allora a che spari!
Conosco chi ha riportato Caprioli !
Conosco anche chi ha IMPICCATO il cane perchè deluso dalle sue prestazioni.
Mi sforzo di comprendere ,ma penso che ci possano essere mille modi per vivere all'aria aperta a contatto con la natura senza possedere un arma.
____________ Saluti Fabrizio
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#39 Cyborg Dom 03 Ott, 2010 21:33
Alzi la mano chi ha un gatto!!
Spero che non l'abbiano alzata gli anti-caccia!
Sapete che fanno più morti i gatti dei cacciatori?
In Italia ci sono 7 milioni di gatti, che al ritmo medio di almeno 5 uccelli all'anno (sottostimato se consideriamo che spesso uccidono intere nidiate e soprattutto individui giovani indespensabili per il ripopolamento) uccidono 35 milioni di Uccelli!!!!!!!!
Adesso che lo sapete se continuerete a lasciare libero il vostro gatto diventerete assassini consapevoli e non nascondetevi dietro il fatto che è una morte indiretta...
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#40 Cyborg Dom 03 Ott, 2010 21:38
In una società in cui ogni cosa che facciamo inquina, e pensateci bene, ormai non facciamo veramente più niente senza creare in qualche modo un rifiuto, è da iprocriti "sparare" a zero sui cacciatori, molti dei quali sono rimasti le poche persone che almeno sanno che la natura esiste (la maggior parte degli ambientalisti sono burattini che hanno sempre vissuto in città e che non hanno idea di cosa parlano).
Spesso andando a funghi mi capita di camminare su lettiere di cartucce abbandonate da "ambientalisti cacciatori"
Per non parlare di come le deroghe non vengano rispettate e tutti dicano : Allora a che spari!
Conosco chi ha riportato Caprioli !
Conosco anche chi ha IMPICCATO il cane perchè deluso dalle sue prestazioni.
Mi sforzo di comprendere ,ma penso che ci possano essere mille modi per vivere all'aria aperta a contatto con la natura senza possedere un arma.
Tutto questo che c'entra????
E' ovvio che sto parlando della caccia fatta con rispetto e con criterio.
Questi discorsi sono veramente inutili, in ogni cosa c'è persona e persona, allora dovrebbero finire tutte le attività.
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#41 snow96 Dom 03 Ott, 2010 21:56
Alzi la mano chi ha un gatto!!
Spero che non l'abbiano alzata gli anti-caccia!
Sapete che fanno più morti i gatti dei cacciatori?
In Italia ci sono 7 milioni di gatti, che al ritmo medio di almeno 5 uccelli all'anno (sottostimato se consideriamo che spesso uccidono intere nidiate e soprattutto individui giovani indespensabili per il ripopolamento) uccidono 35 milioni di Uccelli!!!!!!!!
Adesso che lo sapete se continuerete a lasciare libero il vostro gatto diventerete assassini consapevoli e non nascondetevi dietro il fatto che è una morte indiretta... 
Ho un gatto, e non mi ammazza un topo nemmeno se lo paghi, ma passerotti e merli è una strage ogni anno! E mangia crocchette 3 volte al giorno!
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#42 bix Dom 03 Ott, 2010 22:00
Alzi la mano chi ha un gatto!!
Spero che non l'abbiano alzata gli anti-caccia!
Sapete che fanno più morti i gatti dei cacciatori?
In Italia ci sono 7 milioni di gatti, che al ritmo medio di almeno 5 uccelli all'anno (sottostimato se consideriamo che spesso uccidono intere nidiate e soprattutto individui giovani indespensabili per il ripopolamento) uccidono 35 milioni di Uccelli!!!!!!!!
Adesso che lo sapete se continuerete a lasciare libero il vostro gatto diventerete assassini consapevoli e non nascondetevi dietro il fatto che è una morte indiretta... 
Sii ! i gatti di casa ,non sono nemmeno capaci a catturare una lucertola,
pensa se riescono ad arrampicarsi su di un albero a 15 metri per catturare un passero.
Vorrei saper chi diffonde queste cacchiate.
Siamo seri!
E poi, anche fosse, rientra nella normalità della legge del più forte tipicamente animale e da questa noi dovremmo dimostrarci superiori.
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#43 burjan Dom 03 Ott, 2010 22:15
Leggo con notevole sbigottimento questa discussione, ed invito tutti a moderare un pochino i toni. Leggo anche tante cose che sento dire da molti, molti anni. Dico la mia, se mi è concesso.
Mio padre, mio nonno materno, mio zio sono cacciatori. Mio nonno ha posseduto, per molti anni, un'armeria dentro la quale sono cresciuto. Conosco benissimo la differenza fra gli effetti di una grana piombo n. 11 e una n. 7 (corazzate).
Dai sei anni fino ai 17 ho accompagnato a caccia mio padre un sacco di volte. Ho vissuto tutte quelle esperienze, quelle emozioni. Nella caccia c'è tutto: il fascino enorme dell'alzarsi presto, dell'emozione dell'apertura, i bei vestiti, l'odore delle armi, la tecnica. Dall'altra parte, trovi ogni momento la crudeltà: dover andare a recuperare e finire sbattendolo in terra l'uccellino ferito a morte, vedere altri cacciatori che violano le regole, quella vocina che ti dice dentro, ogni momento "in fondo, ammazzi per divertimento".
Un bel giorno, quella voce si è fatta forte, fortissima. Ho preso la tessera del WWF, che porto anche ora in tasca con orgoglio, e detto basta. Troppi rapaci portati a curare, troppe risate dopo un carniere pieno di "proibiti", troppa violenza. La pressione di 1.200.000 cacciatori nell'Italia dei primi anni '80 era veramente eccessiva. Raccolsi le firme nei referendum, mi giocai l'armonia familiare e la carriera politica (meno male!). Sono stato dentro quello scontro sociale e culturale fino in fondo, cosciente di essere di parte, di rappresentare il punto di vista di chi voleva cambiare il modo di rapportarsi con la natura. La maggior parte di noi ambientalisti non era il borghese di città che qui qualcuno dipinge: è una rappresentazione che mi offende e che non accetto nel modo più assoluto.
Il nostro estremismo ha cambiato l'Italia, anche se in molti non se ne sono accorti. Il senso comune di gran parte di questo paese è cambiato, e non solo di fronte alla caccia. Non trovo assolutamente giusto e corretto negare i meriti storici dell'ambientalismo, anche se quello italiano non è stato di certo fra i più avvertiti e organizzati d'Europa.
Poi è venuta la riforma, e quello scontro è rimasto sullo sfondo. il 10% del territorio nazionale è stato protetto. I cacciatori si sono dimezzati. La caccia non è più una delle prime emergenze ambientali; e come non essere d'accordo su questo? Rimane l'enorme problema di coscienza: l'Uomo che senza una necessità vera priva della vita un altro essere. Sono argomenti etici delicati, contraddizioni insolubili. Penso anche io che in fondo potrei mangiare meno carne, comprarla dal macellaio ed evitare di allevare e massacrare orrendamente ogni sei mesi dodici poveri pollastri. Penso che i cacciatori della Rufina, dove ho fatto il servizio civile, facevano in fondo un gesto di pietà, nello sparare a cani destinati altrimenti ad una vita di gabbia, per quattro-cinque domeniche l'anno passate a correre dietro inutilmente a fagiani più furbi di loro.
Dal punto di vista etico, in fondo Marco ha quindi ragione. La caccia è una cosa che a me sembra orrenda, e mi sembra tale dopo averla praticata per tanti anni, quindi a ragion veduta. Nel mondo venatorio c'è molta violenza ed illegalità, come in tutta la società italiana. Ma il suo rifiuto etico contiene molte incoerenze, e non possiamo innalzarlo come un presupposto, come un postulato indiscutibile di superiorità. Vada pure a caccia chi vuole e chi se la sente, rispettando però , e rigorosamente, tutte le regole.
Altro è il discorso ambientale. Premesso che l'impatto ambientale dei gatti è sicuramente grande, e tutto ancora da scoprire e valutare, la pressione venatoria e le sue distorsioni costituiscono ancora un problema. Gli insettivori stentano a riprendersi, i rapaci sono sempre minacciati, le specie non appetite si moltiplicano.
Le Regioni non riescono a varare calendari venatori sufficientemente rigidi e ad ignorare la pressione delle lobbies della doppietta. Questi sono problemi seri, reali, e in un forum che parla anche di ambiente non si possono ignorare.
Consiglio quindi a tutti di lasciar perdere le affermazioni apodittiche e la demonizzazione dell'"avversario", smettiamo di dipingere le figure del cacciatore violento e trinariciuto e dell'ambientalista borghese cittadino.
Almeno qui, almeno fra noi, evitiamo di ragionare per stereotipi e parliamo dell'incidenza della caccia sull'ambiente, di come aumentarne la compatibilità, se proprio ne vogliamo parlare. Alziamo il livello, per favore.
____________ Il dono della previsione è far comprendere quanto sia perfettamente inutile dare una risposta alle domande sbagliate (Ursula Le Guin)
Ultima modifica di burjan il Dom 03 Ott, 2010 22:36, modificato 1 volta in totale
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#44 and1966 Dom 03 Ott, 2010 22:32
Continuo a leggere interventi che, a mio avviso, vanno oltre la mera critica al sistema caccia: siamo all' odio ideologico, che se ve ne fosse altrettanta quantità per altri aspetti che concorrono (almeno questa parola, concorrono, cari Marvel e bix me la farete passare, spero .....  ) a degradare l'ambiente, e che ho abbondantemente citato, vivremo non sulla attuale, martoriata terra, ma praticamente su un ecosistema perfetto e con grado di inquinamento pari a -infinito.
Devo dire con estrema franchezza che sopratutto da Massimiliano, uomo da sempre abituato ad esporre con dati e cifre i suoi argomenti, non mi aspettavo una presa di posizione piu' ideologica che ragionata sui fatti ed i numeri, a mio avviso, ma tant'è, evidentemente ognuno di noi ha i suoi pallini e le sue idee......
Allo stesso Massimiliano faccio presente, se non lo ha notato/capito dai primi miei interventi, che il sottoscritto, esattamente come Marco, non ha mai sparato un colpo in vita sua.
Certo, vedere gente come mio padre o il nonno di Marco, sottoposta a paragoni quantomeno discutibili, mi lascia alquanto perplesso., anche perchè sia la mia che di altri pro caccia non erano posizioni aventiniane come invece quelle degli anticaccia. Cioè "di qua" ho letto autocritiche, " di là" quasi esclusivamente attacchi a testa bassa. Come quelli del cervo del filmato......
Chiudo qui, definitivamente.
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del Colle Eletto dal beato Ubaldo,
fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
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#45 and1966 Dom 03 Ott, 2010 22:45
Leggo con notevole sbigottimento questa discussione, ed invito tutti a moderare un pochino i toni. Leggo anche tante cose che sento dire da molti, molti anni. Dico la mia, se mi è concesso.
Mio padre, mio nonno materno, mio zio sono cacciatori. Mio nonno ha posseduto, per molti anni, un'armeria dentro la quale sono cresciuto. Conosco benissimo la differenza fra gli effetti di una grana piombo n. 11 e una n. 7 (corazzate).
Dai sei anni fino ai 17 ho accompagnato a caccia mio padre un sacco di volte. Ho vissuto tutte quelle esperienze, quelle emozioni. Nella caccia c'è tutto: il fascino enorme dell'alzarsi presto, dell'emozione dell'apertura, i bei vestiti, l'odore delle armi, la tecnica. Dall'altra parte, trovi ogni momento la crudeltà: dover andare a recuperare e finire l'uccellino ferito a morte, vedere altri cacciatori che violano le regole, quella vocina che ti dice dentro, ogni momento "in fondo, ammazzi per divertimento".
Un bel giorno, quella voce si è fatta forte, fortissima. Ho preso la tessera del WWF, che porto anche ora in tasca con orgoglio, e detto basta. Troppi rapaci portati a curare, troppe risate dopo un carniere pieno di "proibiti", troppa violenza. La pressione di 1.200.000 cacciatori nell'Italia dei primi anni '80 era veramente eccessiva. Raccolsi le firme nei referendum, mi giocai l'armonia familiare e la carriera politica (meno male!). Sono stato dentro quello scontro sociale e culturale fino in fondo, cosciente di essere di parte, di rappresentare il punto di vista di chi voleva cambiare il modo di rapportarsi con la natura. La maggior parte di noi ambientalisti non era il borghese di città che qui qualcuno dipinge: è una rappresentazione che mi offende e che non accetto nel modo più assoluto.
Rispondo, veramente spero a terminare, anche a te in quanto mi sento chiamato in causa.
Allora, visto che finalmente interviene uno che ha visto tutta la parabola, spero converrai con me che tu stesso hai visto, in prima persona, quella degenerazione di costume cui personalmente imputo (e credo che qui sarà la 10^ volta che lo dico....), il vero degrado della caccia: quelle 'troppe risate dietro a carnieri proibiti....ecc. ecc'.
Esatto, li' è il punto.
Si è passati da un'attività svolta come l'hai vista svolgere tu dai tuoi familiari, ad una specie di gioco al massacro. E questo secondo me è il vero punto dolente da combattere.
Ma da qui a giudicare chi va a caccia alla stregua di assassini o schiavisti (perchè in certi passaggi di qualche post non ci stiamo andando lontani, eh!), non ci sto!
Se a te offende essere considerato un borghese pantofolaio (ma credimi, insieme a gente come te che sapeva mettere i puntini sulle "i", di quei soggetti ne ho conosciuti, eccome, nei "duelli" verbali che ho sostenuto.....), figurati come debba sentrimi io nel sentire i miei avi maschi al completo considerati alla stregua di assassini distruttori. Concordo con te che un po' di moderazione, anche nelle idee, non guasti!!
Edit:
Proposta 1): concordo con Marvel sulla realistica proposta di riserve ad hoc (come in Francia, d'altronde....)
Proposta 2): ribadisco che per vedere la verità, sarei contento che la caccia fosse abolita totalmente. Cosi' poi avremo la cartina di tornasole. La prova 'provata' ..... e lì vedremo chi avrà avuto ragione.
____________ " Intra Tupino e l'acqua che discende
del Colle Eletto dal beato Ubaldo,
fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
Ultima modifica di and1966 il Dom 03 Ott, 2010 23:10, modificato 1 volta in totale
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